Il biocarburante ENI arriva nelle stazioni di servizio
Il recente provvedimento comunitario, che impedisce la vendita di vetture nuove a benzina o diesel nel Vecchio Continente, a partire dal 2035, sta facendo molto discutere, perché comporta rischi oggettivamente rilevanti per l'economia e per la libera mobilità delle persone. Crescono, comunque, gli sforzi verso i ben più pratici biocarburanti. In alcune ENI Live Station sono già disponibili.
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Mentre le istituzioni politiche europee spingono con decisione verso l’elettrificazione del parco circolante, dimenticando il principio di neutralità tecnologica, che alimenta il vero progresso, cominciano a trovare le prime applicazioni concrete i biocarburanti. ENI fa sapere che presso 50 Live Station del marchio in Italia è disponibile un biocarburante 100% ricavato da materie prime rinnovabili. Entro fine marzo le stazioni di servizio che lo metteranno a disposizione della clientela cresceranno a 150.
Un biocarburante innovativo
Si tratta di un diesel di origine rinnovabile, prodotto da materie prime di scarto e residui vegetali e da oli generati da colture non in competizione con la filiera alimentare. Questo carburante di ENI Sustainable Mobility è stato battezzato HVOlution. Il suo arrivo e la sua diffusione può concorrere in modo immediato e semplice alla decarbonizzazione del settore dei trasporti, anche pesanti. Il tutto con vantaggi pratici di grandissima rilevanza, come la possibilità si utilizzare le attuali infrastrutture e le motorizzazioni omologate*, mantenendo invariate le prestazioni.
Frutto di una strategia a lungo termine
L’arrivo sul mercato italiano di questo innovativo biocarburante è stato reso possibile dall’investimento realizzato da ENI, sin dal 2014, sulla trasformazione delle raffinerie di Venezia e Gela in bioraffinerie, che da fine 2022 sono palm oil free. La tecnologia proprietaria Ecofining consente, infatti, di trattare materie prime vegetali di scarto e oli non edibili per produrre biocarburante HVO (Hydrotreated Vegetable Oil, olio vegetale idrogenato) di cui Eni Sustainable Mobility è il secondo produttore in Europa.
Già testato in ambito reale
HVOlution è un biocarburante composto al 100% da HVO puro. Prima della commercializzazione nelle stazioni di servizio ENI, è stato oggetto di sperimentazione sul campo, usando alcuni mezzi per la movimentazione dei passeggeri a ridotta mobilità in ambito aeroportuale e alcuni veicoli commerciali della logistica. Inoltre, questo biocarburante è stato aggiunto al gasolio classico, nella misura del 15%, sul prodotto Eni Diesel +, disponibile in oltre 3.500 stazioni di servizio in Italia.
Accordi internazionali
Per procurarsi la materia prima, ENI ha siglato alcune partnership in Africa. Qui, paesi come Kenya, Mozambico e Congo, vedranno crescere una rete di agri-hub in cui verranno prodotti oli vegetali in terreni marginali, creando opportunità di lavoro sul territorio. Proprio dal Kenya, in tempi recenti, è arrivato alla bioraffineria di Gela il primo carico di olio vegetale prodotto nell’agri-hub di Makueni, mentre a Venezia è arrivato il primo carico di oli di frittura esausti. L’obiettivo è di coprire il 35% dell’approvvigionamento delle bioraffinerie Eni entro il 2025.
*È possibile verificare la compatibilità dei veicoli all’utilizzo di HVOlution, prodotto EN 15940 (XTL), sul libretto di manutenzione.
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