Bmw M1 Procar, una storia incredibile
Una preziosa M1 Procar abbandonata è stata portata all’antico splendore grazie alla passione e alla maestria del team Canepa.
Nel 1978 debuttò sul mercato la Bmw M1, supercar dal fascino indiscusso derivata dalla concept Bmw Turbo del 1972. La M1 si fece strada anche nel motorsport, infatti nel corso degli anni partecipò nel gruppo 5 sfidando le “invincibili” Porsche.
Tiratura limitatissima
La versione stradale di questo bolide, prodotto in una tiratura di appena 456 esemplari, diventò presto un vero e proprio oggetto di culto tra gli appassionati del marchio e i collezionisti in generale, sia per la rarità che per l’indiscussa bellezza delle sue forme.
Dedicata alle competizioni
Successivamente, la M1 fu iscritta al campionato Gran Turismo 1978/79 nel Gruppo 4, ma poco tempo dopo la Casa di Monaco abbandonò anche quest’ultima categoria per organizzare un campionato monomarca ProCar (Production car). Della limitatissima tiratura della M1, solo 40 unità furono realizzate nella variante ProCar. Ora però, una di queste rarità è tornata alla ribalta grazie agli specialisti di Canepa, factory specializzata in restauri di vetture d’epoca che ha riportato la vettura al suo antico splendore.
Un tesoro nel fienile
L’esemplare in questione, che risulta anche omologato per circolare in strada, ha una storia decisamente particolare e avvincente che ha inizio nel 2012, quando Canepa comprò una M1 Procar abbandonata. L’auto era stata infatti ritrovata quasi per caso in un fienile in Texas (USA) ed era verniciata in maniera piuttosto strana. Questo perché la vettura (la numero 30 delle 40 realizzate) era appartenuta ad un pittore che l’aveva utilizzata come una vera e propria tela per le sue opere. Canepa ha restaurato la M1 ProCar con pazienza e perizia, riportandola in condizioni perfette grazie all’uso di componenti originali.
Mai scesa in pista
Questo bolide da oltre 800 CV ha inoltre un dettaglio in più di non poco conto, ovvero non ha mai visto la pista, un dettaglio che potrebbe far salire di molto la sua quotazione che negli ultimi anni sembra essere in forte rialzo, anche se non ha raggiunto valori di altre vetture ugualmente rare, ma più blasonate.