Briatore imbottigliato in autostrada: «Non dovremmo pagare il ticket»
Flavio Briatore, rimasto in coda in autostrada, si sfoga in modo colorito e pone in risalto un problema vissuto da tanti automobilisti.
A volte i lavori autostradali e i limiti posti dai gestori sono incomprensibili e producono grande fastidio. A tutti, probabilmente, è capitato di avere qualcosa da ridire in casi del genere. Il coro si allarga ora con la voce di Flavio Briatore, rimasto in coda sulla A10. L’imprenditore cuneese, è sbottato, pubblicando su TikTok un video di forte disappunto, che interpreta un sentire diffuso, al quale dà ampia risonanza. Bersaglio delle critiche, il gestore autostradale, contro il quale si è scagliato.
Chi conosce Flavio Briatore sa che è un uomo senza peli sulla lingua. Lui usa un lessico diretto, senza troppi giri di parole. Anche in questo caso non si è smentito. Ecco alcune delle sue dichiarazioni estrapolate dal video:
Le autostrade italiane fanno schifo e chi le amministra non è all’altezza. Non solo non dovremmo pagare il ticket, ma dovremmo chiedere i danni“. L’ex team manager di Formula 1, rimasto imbottigliato a lungo nel traffico, contesta la gestione dei cantieri e il modo in cui si cura il rapporto con gli automobilisti: “Non è possibile, trattano le persone come se fossero degli stracci.
Flavio Briatore punta l’indice anche contro i cartelli che segnalano dei lavori, già da tutta l’estate sulla A10, senza che lui abbia mai visto nessuno operare nei cantieri. La replica di Autostrade per l’Italia, in un articolo sul Corriere della Sera, non si è fatta attendere:
La normativa vigente richiede di installare delle limitazioni sulla carreggiata per consentire attività di indagine alla base o sulle strutture, che non sono visibili all’automobilista.
I lavori, in pratica, non sarebbero fermi, ma avverrebbero fuori dal campo visivo degli utenti. La risposta basterà a calmare l’irritazione di Briatore e degli altri utenti della strada? Penso di no. Qualche giorno fa anche Roberto Mancini si era sfogato in modo forte per la chiusura di un tratto autostradale all’altezza dello svincolo per la A26.