Bugatti-Rimac: l’erede della Chiron nascerà da un foglio bianco
L’erede dell’attuale supercar francese sarà il primo prodotto nato dalla nuova Joint-Ventur Bugatti-Rimac. Non arriverà prima del 2025 e il marchio croato si occuperà di creare da zero il nuovo powertrain ibrido, incluso il motore termico. Il progetto partirà da un foglio bianco e il prodotto finale non avrà nulla in comune con l’attuale Chiron, né con i prodotti elettrici del marchio Rimac. La prima auto completamente elettrica Bugatti-Rimac non è prevista invece prima del 2030.
L’erede della Bugatti Chiron sarà un’hypercar ibrida con motore termico, sviluppata da Rimac, che farà un’eccezione e si espanderà oltre la mobilità elettrica. Lo ha confermato lo stesso Mate Rimac, CEO di Bugatti-Rimac.
Questa nuova hyper car è prevista per non prima del 2025, massimo per il 2027, ma ora Mate ha lasciato intendere che i primi dettagli potrebbero essere svelti già il prossimo anno. E ha promesso che i clienti rimarranno stupiti da ciò che Bugatti ha in serbo per il futuro.
Si sapeva già che l’auto sarebbe stata un’ibrida, ma non che Rimac si sarebbe occupata anche del motore a benzina. Si ipotizzava che l’intervento della casa croata si sarebbe limitato solo ed esclusivamente alla sezione elettrica, ma nulla di più falso.
Motore termico sviluppato da Rimac
Mate Rimac a dichiarato ad Autoexpress.co.uk in Gran Bretagna:
“Sapevo come volevo che fosse la prossima auto, dopo la Chiron, quindi abbiamo iniziato a sviluppare un motore a combustione per conto nostro. Già che sveleremo il prossimo anno è pazzesco. Penso che tutti saranno stupiti da quello che abbiamo fatto. Abbiamo iniziato a sviluppare un nuovo motore a combustione due anni prima di assumere il controllo dell’azienda, cosa che nessuno si aspettava”.
Quei due anni di margine non sono gratuiti: è il tempo trascorso tra la prima volta che il Gruppo Volkswagen ha sollevato la possibilità di assumere il controllo della Bugatti e la costituzione della Bugatti-Rimac in quanto tale.
Un progetto creato da zero
Mate ha anche dato alcune pennellate sull’approccio di questo progetto. Che rappresenta un vero e proprio cambio di passo rispetto alla strategia iniziale del marchio.
“Sarà una hypercar ibrida e completamente nuova. Non avrà parti di nessun’altra auto. Non conserva nulla della Chiron o della nostra Nevera. Tutto sarà costruito a partire da zero. Abbiamo lavorato su alcuni progetti importanti con Volkswagen. Quando Winkelmann era l’amministratore delegato di Bugatti, è venuto a trovarci un paio di volte per sviluppare la nuova vettura. Inizialmente doveva essere un CUV elettrico simile a quella che è poi diventata la Ferrari Purosangue. Stavamo per riconfigurare il powertrain della Rimac 2, il prototipo che, però, è poi è la Rimac Nevera”.
La prima Bugatti-Rimac
Da lì le cose sono cambiate. Il Gruppo Volkswagen ha voluto avvicinare la sua posizione a Rimac e mettere sul tavolo la possibilità di trasferire al brand croato la proprietà della Bugatti. Il risultato è Bugatti-Rimac, una joint venture posseduta al 55% da Rimac e al 45% da Porsche, dove convivono Bugatti Automobiles e Rimac Automobili.
A medio termine, dunque, il futuro di Bugatti passa attraverso questa inedita hypercar ibrida. La sua prima auto elettrica non è prevista prima del 2030.