BYD è il primo costruttore cinese in Europa per auto NEV
La crescita di BYD in Europa segna un nuovo capitolo per la mobilità sostenibile, con nuovi modelli e la prima fabbrica europea
BYD, il colosso cinese della tecnologia automobilistica, ha superato un traguardo significativo nel mercato europeo. A novembre 2024, l’azienda ha venduto 5.252 auto NEV (New Energy Vehicle) in Europa, registrando un aumento del 15% rispetto al mese precedente. Questo risultato la posiziona come il principale costruttore cinese nel continente, superando brand come MG e segnando un’importante conquista nel settore delle vetture elettriche.
Il 2025 sarà l’anno decisivo per BYD in Europa. L’azienda prevede il lancio di nuovi modelli che risponderanno sempre più alle aspettative dei consumatori europei e alle normative ambientali del continente. Tra le novità in arrivo, il SEALION 7, un veicolo che rappresenta l’avanguardia tecnologica di BYD. Il prossimo anno vedrà anche l’apertura della prima fabbrica BYD in Europa, in Ungheria. Questo stabilimento eliminerà i dazi doganali, un passo cruciale per migliorare la competitività e favorire la crescita del mercato e della filiera di fornitori locali.
Nel contesto di un mercato europeo che ha visto una domanda stagnante e un aumento dei dazi sulle auto cinesi, l’azienda ha mantenuto una forte performance, beneficiando di una sovrattassa doganale inferiore rispetto ai concorrenti. Il mercato delle auto elettriche sta evolvendo, e BYD è pronta a rispondere con una serie di modelli che soddisfano non solo i gusti dei clienti, ma anche le rigorose regolamentazioni europee.
Il 2024 si chiude con un bilancio positivo per BYD, anche grazie alla guida di un nuovo management che sta tracciando la rotta per portare l’azienda ai vertici del mercato automobilistico europeo. Il 2025 si preannuncia ancora più ambizioso, con una serie di nuovi veicoli, l’espansione della rete di vendita e assistenza, e l’obiettivo di superare i 500 punti vendita in tutta Europa.
BYD, con la sua offerta di auto ecologiche, non è solo un protagonista nella transizione verso la mobilità sostenibile, ma anche un motore di crescita economica per l’industria automobilistica europea, che ora si prepara ad affrontare una nuova era di innovazione e sviluppo.