BYD si lavora per la fabbrica in Europa: pronta a ottobre
BYD investe in Europa con un nuovo stabilimento in Ungheria e valutazioni per altre fabbriche, puntando su innovazione e collaborazione con la filiera locale
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“Non penso che sia intelligente da parte dell’Unione Europea applicare i dazi, perché alla fine danneggia i consumatori finali europei, che dovranno pagare di più”, afferma Stella Li, vicepresidente esecutivo di BYD, commentando le recenti politiche commerciali europee. Nel frattempo, il colosso cinese delle auto elettriche accelera la sua espansione nel continente con piani ambiziosi e investimenti strategici.
Un nuovo stabilimento in Ungheria
Il gigante cinese rafforza la sua presenza in Europa con l’apertura di un nuovo stabilimento in Ungheria, prevista per ottobre. Questa nuova struttura segna un passo importante nella strategia globale dell’azienda e rappresenta solo l’inizio di un piano di espansione più ampio. Secondo Alfredo Altavilla, consulente speciale di BYD per l’Europa, sono già in corso trattative per la costruzione di una seconda fabbrica. Tuttavia, la decisione finale dipenderà dai volumi di vendita che il mercato europeo sarà in grado di generare nei prossimi anni.
L’investimento europeo di BYD non è una risposta immediata ai dazi recentemente introdotti dall’Unione Europea sulle auto elettriche cinesi, ma il risultato di una strategia a lungo termine pianificata già due anni fa. La dirigenza dell’azienda sottolinea che ogni paese europeo potrebbe candidarsi per ospitare futuri stabilimenti, offrendo così opportunità economiche significative per l’intero continente.
Componentistica italiana
In particolare, per la componentistica italiana, che sta affrontando una crisi dovuta alla riduzione dei volumi di produzione, l’arrivo di BYD rappresenta una concreta possibilità di rilancio. L’azienda ha già avviato colloqui con diverse realtà italiane per esplorare potenziali collaborazioni nella fornitura di componenti per i veicoli elettrici. Questo potrebbe costituire un’opportunità strategica per il settore manifatturiero italiano, permettendo di integrare tecnologie avanzate e di partecipare attivamente alla transizione verso una mobilità più sostenibile.
Un altro elemento cruciale della strategia di BYD è l’impegno nell’innovazione tecnologica. L’azienda sta sviluppando sistemi di guida assistita di ultima generazione e batterie avanzate, che promettono di migliorare significativamente l’efficienza e l’autonomia dei veicoli elettrici. Queste innovazioni non solo offrono un vantaggio competitivo sul mercato, ma contribuiscono anche a rendere la mobilità elettrica una scelta sempre più accessibile e conveniente per i consumatori europei.
Una filiera integrata
Oltre alla semplice produzione, BYD punta a creare una filiera integrata e sostenibile in Europa. Questo approccio potrebbe fornire al continente gli strumenti necessari per competere efficacemente con altre potenze globali nel settore della mobilità elettrica. Tuttavia, il successo di questa visione dipenderà in gran parte dalla capacità dell’Unione Europea di creare un ambiente favorevole agli investimenti e di sostenere politiche che incentivino la transizione verso l’elettrico.
La scelta di localizzare la produzione in Ungheria riflette l’obiettivo di BYD di stabilire una base operativa solida nel cuore dell’Europa, riducendo i costi logistici e garantendo una maggiore vicinanza ai mercati chiave. Questo investimento rappresenta un segnale forte della fiducia dell’azienda nelle potenzialità del mercato europeo e della sua determinazione a giocare un ruolo di primo piano nella rivoluzione elettrica.
Con una strategia che combina espansione industriale, collaborazione con le realtà locali e sviluppo di tecnologie all’avanguardia, BYD si posiziona come un attore centrale nel panorama delle auto elettriche in Europa. L’impegno verso la sostenibilità e l’innovazione potrebbe non solo accelerare la transizione verso una mobilità più verde, ma anche rafforzare la competitività dell’intero continente nel lungo termine.
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