Christopher Pagani: ‘Le attuali batterie EV non permettono di creare auto leggere’
Le hypercar di Pagani continueranno ad utilizzare per il momento il V12 biturbo di origine Mercedes-AMG
Christopher Pagani, figlio del fondatore dell’azienda Horacio Pagani e direttore marketing, è stato recentemente intervistato da Top Gear e ha parlato del futuro elettrico della casa automobilistica di San Cesario sul Panaro.
Almeno per il momento, il brand italiano non ha alcuna intenzione di annunciare un’hypercar 100% elettrica. Questo perché le batterie disponibili al momento sono troppo pesanti per realizzare una vettura leggera che rappresenti al meglio il nome Pagani.
“Il nostro obiettivo è creare qualcosa che sia leggero. Guardando Pagani, quello che vedete è comune a tutti i veicoli che produciamo, devono essere leggeri. Devi avere un feeling speciale alla guida, che a volte puoi chiamare divertimento. Puoi chiamarlo piacere. Ma il peso è sicuramente il nostro primo punto interrogativo. Quindi probabilmente, al giorno d’oggi con la tecnologia esistente, non possiamo creare la Pagani nel modo in cui vorremmo”, ha dichiarato Pagani.
Tuttavia, il direttore marketing ha precisato che, quando sarà il momento giusto, lo storico marchio automobilistico potrebbe lanciare una vettura del genere. In Europa, i piccoli produttori di auto come Pagani hanno tempo fino al 2035 (salvo proroghe) per continuare a costruire auto con motori a combustione interna. Dunque, il costruttore ha ancora diversi anni avanti a sé per progettare un’auto elettrica.
La futura hypercar potrebbe usare componenti Mercedes
Il figlio di Horacio Pagani ha anche rivelato che ci sono stati diversi incontri con il suo partner Mercedes circa il potenziale impiego di componenti EV. Almeno per il momento, però, Pagani continuerà a utilizzare il suo V12 biturbo da 6 litri di origine Mercedes-AMG.
“Per quanto tempo avremo il V12? Questo dipende davvero da come stanno andando le normative. Sappiamo che per i piccoli produttori possiamo averlo almeno fino al 2035. Ma non abbiamo paura di avvicinarci a un altro powertrain in futuro. Dobbiamo solo sapere quali sono le regole”, ha concluso Christopher Pagani.