Cinghia di distribuzione a bagno d'olio, non solo PureTech: quali auto la montano

Analisi sui problemi delle cinghie di distribuzione a bagno d’olio, i danni ai motori e le misure di risarcimento di Stellantis e altri costruttori

Di Giulia Darante
Pubblicato il 19 feb 2025
Cinghia di distribuzione a bagno d'olio, non solo PureTech: quali auto la montano

46.000 auto richiamate, 3 generazioni di motori coinvolti, oltre 200.000 proprietari potenzialmente interessati dal problema: sono i numeri della crisi che sta investendo il gruppo Stellantis a causa dei difetti della cinghia di distribuzione a bagno d’olio.

Non solo PureTech

La tecnologia della cinghia di distribuzione in gomma immersa nell’olio motore, inizialmente adottata per ridurre costi e rumorosità, si è rivelata un boomerang per numerosi costruttori automobilistici, con Stellantis in prima linea nell’affrontare le conseguenze di questa scelta tecnica.

Il problema, particolarmente evidente nei motori PureTech montati su veicoli Peugeot, Citroën, Opel e Fiat, ha costretto il gruppo a implementare un programma di risarcimenti motori per i proprietari colpiti dal difetto. La soluzione definitiva è arrivata solo con la terza generazione di questi propulsori, dove la cinghia è stata sostituita da una più affidabile catena metallica.

Cinghia di distribuzione a bagno d’olio: anche Volkswagen, Ford e Honda

Ma il fenomeno non si limita al gruppo Stellantis. Anche Ford con i suoi motori EcoBoost ed EcoBlue, Volkswagen con i TSI e TDI, e Honda con i VTEC Turbo hanno registrato problematiche simili. L’usura cinghia prematura può causare il rilascio di particelle di gomma nell’olio, compromettendo la lubrificazione del motore e rischiando danni irreparabili.

La manutenzione corretta, con particolare attenzione alla qualità dell’olio motore, diventa cruciale per prevenire guasti. I costruttori hanno risposto con diverse iniziative: dalle campagne di richiamo ai programmi di compensazione, cercando di tutelare i clienti e preservare la reputazione dei propri marchi.

L’esperienza ha dimostrato come l’equilibrio tra innovazione e affidabilità rimanga una sfida fondamentale nell’industria automobilistica. Mentre i costruttori corrono ai ripari, gli automobilisti devono prestare particolare attenzione alla manutenzione dei propri veicoli, seguendo scrupolosamente le indicazioni delle case costruttrici.

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