Citroen lascia l’Australia, dove vende meno di Ferrari
Scelta difficile, ma necessaria, per i vertici della casa francese, costretti dai numeri a tagliare un ramo morto.
A volte anche le storie d’amore più lunghe giungono al capolinea. Il settore automotive non fa eccezione. La conferma giunge da Citroen, che lascia l’Australia, dove era attiva dal 1923. Quello del “double chevron” era il marchio di più lunga presenza in quel territorio, ma l’evidenza dei numeri ha costretto i vertici aziendali ad assumere l’amara decisione. Del resto, non era sostenibile una rete degna di un costruttore generalista, avendo cifre di mercato inferiori a quelle messe a segno dalla Ferrari.
Nel primo semestre dell’anno, infatti, in Australia sono state vendute più auto del “cavallino rampante” che della casa transalpina. Inevitabile la decisione di troncare la lunga liaison commerciale con quel bacino di sbocco. Non è stata una scelta presa a cuor leggero, ma negli affari il sentimentalismo conta solo fino a un certo punto. I manager hanno bisogno di far quadrare i conti e di garantire un’adeguata redditività. I rami morti, in un quadro del genere, non possono resistere per tanto tempo.
Così Citroen ha deciso di lasciare l’Australia, dove vantava il titolo di costruttore dalla presenza più longeva. Ancora i canali di vendita sono attivi, ma entro il 1° novembre la casa del “double chevron” smetterà di accettare ordini in quel mercato, dove ha venduto solo 87 automobili nei primi 6 mesi del 2024: meno della Ferrari (113 esemplari), la cui line-up produttiva ruota su auto da sogno dal costo particolarmente elevato, destinate a pochi eletti, dalle possibilità economiche indubbiamente grandi.
Le cifre di Citroen in Australia non sono state felici per il costruttore transalpino nell’ultimo lustro, con vendite annuali nell’ordine delle 200 unità. Davvero poca roba per continuare la permanenza, destinata a un poco importante ruolo simbolico. La gamma locale ancora proposta in quel bacino di sbocco è composta dalla vecchia C3, dal crossover C4, dal SUV C5 Aircross e dal crossover fastback C5 X. Il distributore locale Inchcape Australia assicura l’intenzione di onorare la garanzia di cinque anni a chilometraggio illimitato con manutenzione a prezzo fisso, per gli ordini già evasi e per le vendite realizzate nel periodo rientrante nella copertura. Evidentemente Citroen non è riuscita ad intercettare le nuove e mutevoli esigenze dei consumatori australiani.
Fonte | Carscoops