Codice della Strada: novità e nuove norme in vigore dal 1 gennaio 2022
Modifiche sostanziose che riguardano non solamente la sicurezza propria (e soprattutto altrui), ma anche più attenzione alle donne in gravidanza, alle famiglie con bambini, una maggiore tutela di categorie più deboli e più riguardo all’ambiente.
Con il 1 gennaio 2022 entrano in vigore diverse novità al Codice della Strada: un’articolata serie di modifiche finalizzate all’applicazione del DL n. 121 del 10 settembre 2021 convertito in legge (n. 156 del 9 novembre 2021) e pubblicata in Gazzetta Ufficiale lo scorso novembre.
È da segnalare che le sanzioni, oltre a riguardare i comportamenti scorretti alla guida di un veicolo, interessano anche in modo particolare la salvaguardia dell’ambiente e della collettività. Sicurezza, dunque, ed ancora più tutela delle persone. Ma andiamo con ordine.
Le principali novità
Lotta a chi sporca la strada
C’è (ed era ora!) un concreto giro di vite nei confronti di chi viene pizzicato mentre getta rifiuti dal finestrino dell’auto in sosta o in movimento, infischiandosene bellamente di sporcare la strada. in questo caso, le sanzioni raddoppiano: si va da un minimo di 52 euro ad un massimo di 204 euro.
Sanzione raddoppiata anche per chi getta qualsiasi oggetto dal finestrino del veicolo, mentre questo è in movimento: gli importi aggiornati vanno da un minimo di 216 euro ad un massimo di 866 euro (proprio perché l’atto di gettare oggetti dal veicolo in corsa è un atto potenzialmente criminale nei confronti dei conducenti e dei passeggeri degli altri veicoli che seguono o che si incrociano).
Linea dura sui parcheggi per disabili
Un altro comportamento che, oltre ad essere da sempre sanzionato, è anche particolarmente odioso, è l’occupazione abusiva degli stalli di sosta riservati ai disabili. Si tratta di una (bruttissima) consuetudine, che se la coscienza personale non riesce a sradicare, per lo meno ci pensa il legislatore, colpendo i trasgressori nel loro punto più debole, ovvero… il portafoglio (inteso come denaro e custodia della patente).
Chi, senza averne diritto (cioè non possiede il contrassegno specifico, esposto sul parabrezza della vettura) occupa un posto auto riservato ai disabili, incorre in una sanzione amministrativa che va da un minimo di 168 euro fino ad un massimo di 672 euro. In più, c’è la sanzione accessoria della decurtazione di quattro punti dalla patente (è raddoppiata, dunque: prima della nuova legge, i punti in meno erano due).
Attenzione: vengono colpiti anche i “furbetti”. Chi, nella fattispecie, espone un contrassegno farlocco (come ad esempio una fotocopia) o un’autorizzazione che non sia personale (cioè intestata ad un’altra persona) oppure ancora scaduta, incorre in una sanzione amministrativa compresa tra 87 euro e 344 euro e nel “taglio” di ben sei punti dalla patente di guida (sanzione accessoria triplicata, perciò).
Sempre dal 1 gennaio 2022, gli automobilisti titolari di contrassegno disabili potranno lasciare la propria vettura in sosta, senza dover pagare il parcheggio, anche nei posti auto delimitati dalle “strisce blu” se gli stalli riservati ai disabili sono già occupati.
Nuove regole di precedenza per i pedoni
Bisognerà avere più occhio, dal 1 gennaio, quando ci si avvicinerà agli attraversamenti pedonali. La nuova norma adottata da Codice della Strada prescrive, in effetti, che chi è alla guida di veicoli è obbligato a dare la precedenza, rallentando o fermandosi, non solamente ai pedoni che hanno iniziato l’attraversamento (e ci mancherebbe!), ma anche a chi si accinge a farlo.
Detta in soldoni: è sempre bene moderare la marcia del veicolo che si sta conducendo, in quanto si dovrà essere pronti a fermarsi. Si ritiene di consigliare, ai pedoni, di avvisare per tempo i conducenti sulla propria intenzione, magari sollevando leggermente un braccio in direzione dei veicoli che sopraggiungono, per indicare che ci si sta preparando ad attraversare la strada.
Nuovi divieti di sosta
C’è maggiore severità sulla disciplina del parcheggio dei veicoli. Nello specifico, il Codice della Strada introduce tre nuovi casi di divieto di sosta:
- Negli spazi riservati alla fermata e alla sosta degli scuolabus;
- Negli stalli dedicati alle donne in stato di gravidanza ed ai genitori (muniti di contrassegno specifico) con figli fino a due anni di età presenti a bordo del veicolo al momento della sosta (“Parcheggi rosa”);
- Nei posti riservati alla ricarica delle auto elettriche e ibride plug-in.
Agli amministratori comunali si dà la possibilità di istituire aree specifiche destinate alle categorie sopra indicate. Per i trasgressori, la sanzione prevista varia da un minimo di 25 euro ad un massimo di 100 euro (ciclomotori e motocicli a due ruote) e da un minimo di 42 euro ad un massimo di 173 euro (per tutti gli altri veicoli).
Sosta per le auto elettriche
La nuova legge di modifica al Codice della Strada perfeziona il regime di sosta per gli autoveicoli “zero emission” e ibridi plug-in, vietandone il prolungamento del parcheggio – in corrispondenza della colonnina – oltre un’ora dall’avvenuto completamento del ciclo di ricarica delle batterie. Il divieto decade nelle ore notturne (fra le 23 e le 7 del giorno successivo), ad esclusione degli stalli riservati alla ricarica fast ed ultra-fast (cioè di potenza superiore a 50 kW).
Più rigore contro gli smartphone
Entrambe le mani devono essere sempre impegnate a tenere saldo il volante o il manubrio del veicolo. Nella fattispecie: vengono inasprite le sanzioni previste per chi usa, in maniera scorretta mentre è alla guida di un veicolo, il telefono cellulare (smartphone) nonché computer portatili, notebook, tablet e in generale qualunque altro dispositivo che comporti anche solo temporaneamente l’allontanamento delle mani dagli organi di comando del mezzo.