Codice della Strada: tutto quello che devi sapere sul prestito dell'auto

Guida alle norme del Codice della Strada sul prestito dell'auto: chi può guidare, limiti temporali e come evitare multe fino a 3.000 euro

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 15 gen 2025
Codice della Strada: tutto quello che devi sapere sul prestito dell'auto

Il Codice della Strada italiano si evolve costantemente per adattarsi alle nuove esigenze tecnologiche e sociali. Tra i temi più dibattuti, le regole sul prestito auto generano ancora molti dubbi tra i guidatori. Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla normativa e sulle possibili conseguenze in caso di violazione.

Codice della Strada: è consentito guidare l’auto di un’altra persona?

In base all’articolo 94, comma 4-bis, introdotto nel 2014, è consentito guidare un veicolo non di proprietà, ma con alcune limitazioni temporali. I familiari conviventi possono utilizzare liberamente l’auto senza alcun vincolo di tempo. Tuttavia, per amici o conoscenti, se il prestito supera i 30 giorni, è obbligatorio comunicare il cambio di conducente alla Motorizzazione Civile. Questa disposizione si applica anche ai familiari non conviventi, come ad esempio un figlio che vive in un’altra abitazione.

È fondamentale sapere che, anche in caso di prestito, il proprietario del veicolo rimane responsabile delle eventuali sanzioni derivanti da infrazioni. La mancata comunicazione del cambio di conducente comporta sanzioni amministrative che partono da 700 euro e possono superare i 3.000 euro. Inoltre, la carta di circolazione viene ritirata e inviata all’ufficio competente.

Auto non di proprietà: per quanto tempo si può usare?

Per chi necessita di utilizzare un’auto non di proprietà per un periodo superiore ai 30 giorni, è possibile stipulare un contratto di comodato uso. Questo accordo deve essere formalizzato e registrato presso la Motorizzazione Civile tramite il modulo TT2119, corredato da una dichiarazione firmata dal proprietario del veicolo.

Sebbene il nuovo Codice della Strada non abbia modificato queste regole, sono state introdotte pene più severe per altre infrazioni. Ad esempio, l’uso del cellulare alla guida, considerato estremamente pericoloso, può ora comportare multe fino a 1.000 euro. Queste misure mirano a rafforzare la sicurezza stradale e a scoraggiare comportamenti irresponsabili al volante, affinché le strade di tutti giorni possano essere un luogo più sicuro.

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