Collezionista scopre che la sua Porsche 911 era stata rubata 50 anni fa: il tribunale fa giustizia

Una Porsche 911 rubata a Napoli nel 1974 torna al collezionista: il tribunale riconosce la buona fede. Caso emblematico per il mondo delle auto storiche

Di Fabrizio Caratani
Pubblicato il 18 feb 2025
Collezionista scopre che la sua Porsche 911 era stata rubata 50 anni fa: il tribunale fa giustizia

“La passione per i motori non ha prezzo, ma può costare cara”. Un collezionista di Frosinone ha vissuto questa verità sulla propria pelle quando la sua preziosa Porsche 911, acquistata regolarmente, si è rivelata essere stata rubata 50 anni prima a Napoli. Una vicenda che sembrava destinata a un epilogo amaro, ma che ha avuto invece un lieto fine inaspettato.

Porsche 911 rubata a Napoli nel 1974

L’incubo ha preso forma quando le autorità hanno scoperto che il veicolo, una rarissima edizione limitata degli anni ’60, era stato sottratto nel 1974 a un imprenditore tedesco in vacanza nel capoluogo campano. Nonostante l’auto d’epoca avesse cambiato proprietario quattro volte e tutti i documenti fossero apparentemente in regola, il numero del motore ha rivelato la sua origine illecita.

Per il collezionista ciociaro, titolare di un’officina specializzata nel restauro di vetture Porsche, è scattato il sequestro del veicolo con l’accusa di riciclaggio. Un colpo durissimo che rischiava di minare non solo la sua reputazione, ma anche l’attività professionale costruita sulla passione per le storiche auto della casa di Stoccarda.

Il tribunale ci mette una pezza

La svolta è arrivata grazie alla difesa dell’avvocato Nicola Ottaviani, che ha dimostrato l’impossibilità per il suo assistito di verificare la provenienza illecita dell’auto. Il numero del motore, infatti, non era consultabile nei registri pubblici, mentre libretto di circolazione, matricola del telaio e targa risultavano perfettamente regolari.

Il 14 febbraio, proprio nel giorno di San Valentino, il tribunale del Riesame ha accolto la tesi difensiva, ordinando il dissequestro dell’auto. Una decisione che ha permesso al collezionista di riabbracciare il suo gioiello su quattro ruote e che ha messo in luce l’urgenza di un sistema di controllo più efficace nel mercato delle auto d’epoca, dove la trasparenza non è sempre garantita.

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