Come (non) prendere un dosso con una Ferrari
Purtroppo la rete viaria, su larga scala, non sempre è alleata del comfort e della sicurezza degli automobilisti.
Il video odierno non è adatto ai deboli di cuore, specie se innamorati delle supercar. Protagonista del filmato è infatti una Ferrari 488 Pista, che colpisce duro un dosso in un’autostrada di San Diego, California. Su queste arterie viarie il manto d’asfalto dovrebbe essere liscio come un tavolo da biliardo, ma noi italiani siamo perfettamente consapevoli che non sempre è così. Stupisce che pure negli Stati Uniti accadano cose del genere.
Il salto che non ti aspetti
Non sappiamo se il dosso di cui ci stiamo occupando fosse segnalato, ma ormai il danno è stato fatto e a noi appassionati piange il cuore nel vedere l’auto sportiva di Maranello spanciare in modo violento, per poi sollevarsi dal suolo e ricadere a terra con veemenza. Immagino la rabbia del proprietario di questa 488 Pista, per la triste disavventura patita.
L’altra Ferrari si salva
È andata meglio all’amico che lo segue a breve distanza su un’altra creatura del “cavallino rampante”, una 488 Pista Spider, che vive più morbidamente il passaggio, grazie al suo posizionamento più a sinistra rispetto al dosso. Il video racconta il modo discutibile con cui si gestiscono molte infrastrutture in giro per il mondo. Nel Belpaese abbiamo migliaia di esempi in tal senso, con strade colabrodo, piene di buche, dossi e compagnia bella.
Una “rossa” da sogno
Protagonista infelice dei fotogrammi odierni, come dicevamo, è una Ferrari 488 Pista di colore grigio. Questa magnifica supercar è spinta da un motore V8 biturbo da 3902 centimetri cubi di cilindrata, che eroga una potenza massima di 720 cavalli a 8000 giri al minuto, con un picco di coppia di 770 Nm a 3000 giri al minuto. L’auto si giova di diverse soluzioni provenienti dalla 488 Challenge e dalla 488 GTE. Incredibile il livello prestazionale, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 2.85 secondi e da 0 a 200 km/h in 7.6 secondi. La velocità massima si spinge a quota 340 km/h. Il quadro emotivo è al top.