In questo concessionario il tempo si è fermato: gioielli del passato intatti
Scoperto un concessionario abbandonato in Belgio con auto anni '80 e '90 in ottime condizioni. Un tesoro per gli appassionati di auto d'epoca
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Un vero e proprio tesoro automobilistico è stato recentemente portato alla luce, nascosto tra la polvere di un concessionario abbandonato in Belgio. Questo luogo, rimasto intatto per decenni, ha rivelato una collezione straordinaria di vetture iconiche degli anni ’80 e ’90, tra cui spiccano modelli come la Peugeot 106 Rallye, l‘Alfa Romeo 33, la Renault 5 GT Turbo e la Golf GTI. Un ritrovamento che ha fatto sognare gli appassionati di automobili d’epoca, trasformando il sito in una sorta di “Disneyland dell’automobilismo vintage”.
Protette da un velo di polvere
Le auto, nonostante il lungo abbandono, si presentano in condizioni incredibilmente integre. Protette solo da un sottile strato di polvere, conservano ancora pneumatici in buono stato e carrozzerie quasi completamente prive di ruggine. Questo dettaglio sorprende, considerando il tempo trascorso e l’apparente assenza di manutenzione. Le fotografie che hanno iniziato a circolare sul web mostrano i veicoli disposti come se lo showroom fosse rimasto bloccato nel tempo, un vero paradiso per gli appassionati di auto anni ’80 e auto anni ’90.
Oltre ai modelli già citati, la collezione include anche rarità Abarth e BMW, tutte allineate come se il concessionario fosse ancora in piena attività. Tuttavia, il mistero avvolge le ragioni dell’abbandono: difficoltà finanziarie, dispute legali o forse la scomparsa del proprietario senza eredi interessati a prendersi cura della struttura. Qualunque sia stata la causa, il risultato è un autentico museo non ufficiale, purtroppo inaccessibile a causa di complesse questioni giuridiche.
Esistono luoghi speciali
Questo straordinario ritrovamento solleva inevitabilmente domande su quanti altri luoghi simili possano esistere nel mondo, e in particolare in Italia. Concessionarie e officine abbandonate potrebbero nascondere altri gioielli a quattro ruote, ma il rischio di deterioramento è sempre dietro l’angolo. Senza interventi tempestivi, queste vetture potrebbero subire danni irreversibili, perdendo per sempre il loro valore storico e collezionistico.
Recuperare legalmente queste auto non è affatto semplice. La procedura richiederebbe un lungo iter amministrativo, coinvolgendo le autorità locali e probabilmente aste pubbliche. I costi elevati e la burocrazia scoraggiano spesso anche i collezionisti più appassionati, lasciando questi veicoli alla mercé del tempo e degli agenti atmosferici.
Nonostante le difficoltà, la comunità degli appassionati segue con grande interesse l’evolversi della situazione. Il desiderio di preservare questi testimoni della storia automobilistica è forte, ma il tempo stringe. Chiunque abbia informazioni su questo o altri ritrovamenti simili è invitato a condividerle, contribuendo così alla salvaguardia di un patrimonio che rappresenta un’epoca irripetibile dell’automobilismo.
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