Cosa sta rischiando l'Italia coi nuovi dazi di Trump

Il settore automotive italiano in crisi per i dazi Usa: perdite tra 61 e 200 milioni e 15 mila posti a rischio. Piemonte e Lombardia le più colpite

Di Fabrizio Caratani
Pubblicato il 7 apr 2025
Cosa sta rischiando l'Italia coi nuovi dazi di Trump

La crisi che sta travolgendo il settore automotive italiano ha raggiunto proporzioni senza precedenti, con gravi ripercussioni economiche e sociali. Si stimano perdite complessive che spaziano dai 200 milioni di euro per i produttori principali, ai 2,5 miliardi per i subfornitori, con un impatto diretto su oltre 15.000 posti di lavoro a rischio.

I dazi USA colpiscono l’export italiano

Le difficoltà derivano in parte dai dazi USA, che hanno colpito duramente l’export Italia Usa, causando una riduzione significativa dei margini di profitto e una contrazione delle vendite, calate tra il 15% e il 20%. I subfornitori, pilastro fondamentale dell’economia con un fatturato annuo di 25 miliardi di euro, risultano particolarmente vulnerabili.

In questo contesto, persino aziende specializzate come Brembo, leader nei settori motorsport e aftermarket, stanno affrontando perdite che si aggirano tra i 25 e i 70 milioni di euro. Le regioni più colpite sono Piemonte e Lombardia, con una forte incidenza sulle PMI e sugli stabilimenti orientati all’esportazione.

Situazione critica

La situazione appare critica anche per il gruppo Stellantis, che potrebbe ridurre fino a 2.000 posti di lavoro nei siti di Melfi e Pomigliano. Allo stesso tempo, i sistemisti e modulisti del settore rischiano di affrontare fino a 3.000 esuberi, aggravando ulteriormente la crisi del settore auto.

Per superare questa fase di trasformazione e sfide globali, è essenziale implementare strategie mirate a sostenere il comparto, proteggendo i lavoratori e salvaguardando la competitività del Made in Italy sui mercati internazionali.

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