Criticità del decreto Alcolock, possibili valanghe di ricorsi
Criticità nel decreto Alcolock del MIT: problemi su taratura, sigilli e omologazione rischiano di generare ricorsi. Dettagli e analisi.
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Oltre 2.000 euro di costo iniziale, boccagli monouso per ogni utilizzo e sanzioni fino a 638 euro con sospensione della patente per chi non rispetta le regole. Sono i numeri del nuovo sistema Alcolock, il dispositivo che impedisce l’avvio del motore in presenza di alcol nel respiro del conducente.
Il recente decreto ha delle falle
Il recente decreto Alcolock emanato dal Ministero dei Trasporti introduce l’obbligo di installazione per chi viene fermato con tassi alcolemici superiori a 0,8 g/l, ma evidenzia diverse criticità normative sottolineate dall’Associazione Italiana Periti Estimatori Danni (Aiped).
Tra le problematiche principali emerge l’assenza di controlli da parte della motorizzazione civile durante l’installazione e la rimozione del dispositivo. Questo aspetto solleva dubbi sulla regolarità della circolazione del veicolo dopo lo smontaggio dell’apparecchio e sull’omologazione del mezzo in tali condizioni.
Il decreto stabilisce inoltre l’obbligo per il conducente di esibire un certificato di taratura sigilli valido, senza però chiarire chi debba verificarne l’autenticità e la correttezza, lasciando così un vuoto procedurale nei controlli stradali.
Un ulteriore punto critico riguarda i sigilli anti-manomissione: cosa accade in caso di danneggiamento accidentale? In assenza di indicazioni specifiche, un sigillo rotto potrebbe automaticamente configurarsi come tentativo di alterazione del dispositivo, con conseguente raddoppio delle pene.
Potrebbero esserci molti ricorsi legali
Luigi Mercurio, presidente dell’Aiped, ha sottolineato come queste ambiguità normative possano generare numerosi ricorsi legali, compromettendo l’efficacia del provvedimento.
L’obbligo di installazione varia in base alla gravità dell’infrazione: due anni per tassi alcolemici tra 0,8 e 1,5 g/l, tre anni per valori superiori. Tutti i costi, dall’installazione alla manutenzione, restano interamente a carico dell’automobilista.
Nonostante rappresenti un’importante iniziativa per migliorare la sicurezza stradale e contrastare la guida in stato di ebbrezza, l’Alcolock necessita di un quadro normativo più chiaro per garantirne l’effettiva efficacia e prevenire contenziosi legali. Vedremo se le previsioni verranno rispettate accuratamente o saranno smentite.
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