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Dakar 2023, tutto pronto per il rally raid del deserto

L’iconica Dakar 2023 si prepara al via del prossimo 31 dicembre in Arabia Saudita con quattro team favoriti per l’agognata vittoria. I partecipanti dovranno affrontare ben 8.549 chilometri, di cui 4.700 di prove speciali (14 in totale).

L’edizione 2023 della Dakar, ovvero il rally raid più duro ed emozionante della storia dell’automobilismo, è ormai alle porte. A questo punto non ci resta che chiederci cosa ci riserverà il nuovo capitolo di questa estenuante corsa che si svolgerà per la terza volta consecutiva tra le dune del deserto dell’Arabia Saudita.

Dakar 2023: si corre nell’Empty quarter

Per prima cosa, gli organizzatori della competizione hanno identificato una inedita e disabitata area del paese arabo dove far svolgere la corsa. Si tratta dell’Empty quarter, luogo sperduto dove cercheranno la vittoria almeno quattro team principali, con altrettanti bolidi dalle prestazioni entusiasmanti.

Dakar 2023: partenza il 31 dicembre

La gara prenderà il via il prossimo 31 dicembre e i partecipanti dovranno affrontare ben 8.549 chilometri, di cui 4.700 di prove speciali (14 in totale). Le auto percorreranno un cost to cost dal Mar Rosso al Golfo Persico e quest’ultimo luogo verrà raggiunto dopo ben 4 giorni di estenuante corsa effettuata nell’area più desolata dell’intero paese. Tra le tappe troveremo Ha’il, ma anche la capitale Riyadh (il 9 gennaio), mentre l’arrivo è stato fissato per il 15 gennaio a Dammam. Non mancheranno prove marathon della durata di due giorni, durante i quali non sarà permessa l’assistenza tecnica dei team. I vincitori di tappa saranno costretti a partire per primi il giorno successivo, con tutti i problemi che ne conseguiranno.

Audi

Per il secondo anno consecutivo troveramo la Casa dei quattro anelli con la RS Q e-tron, opportunatamente evoluta nella nuova denominata “E2”, alimentata con eco-carburante. La vettura targata Audi  può contare sulla spinta di due unità elettriche MGU (motor generator unit), montate rispettivamente una per ogni asse, così da offrire una trazione 4×4. A questi due motori elettrici si aggiunge un motore endotermico che funge da generatore, aiutando in questo modo alla ricarica della batteria. L’unità in questione è un 2.0 TFSI, per la prima volta alimentato con biocarburante rinnovabile a base di residui vegetali. Questo tipo di carburante promette di ridurre le emissioni nocive del 60% rispetto a quelle di uno tradizionale. Gli equipaggi saranno composti da Peterhansel e Sainz, che divideranno le vetture rispettivamente con Boulanger e Cruz. Non mancherà la coppia Ekstrom-Bergkvist.

Toyota

La principaòle rivale della squadra tedesca è rappresentata dalla Toyota che con il suo Hilux è pronta a difendere il titolo conquistato la scorsa edizione fino all’ultimo istante. Il pickup nipponico sviluppato dal team Toyota Gazoo Racing è stato ulteriormente affinato, in particolare per quanto differenziali e sospensioni, grazie a bracci trasversali rinforzati. Al via trovereremo il vincitore del 2022 (e di altre tre edizioni) Nasser al-Attiyah con Mathieu Baumel,  a cui si aggiunge  la copia Villiers-Murphy e Lategan-Cummings.

BRX

Degno di nota anche il team BRX (Bahrain Raid Xtreme) forte della vettura battezzata Hunter. BRX può contare sulla vittoria ottenuta dai piloti Chicerit e Winocq al Rally del Marocco 2022, che può considerarsi una “prova generale” della mitica Dakar. Ricordiamo che alla prova che si è svolta nel paese nord africano,  le vetture Audi avevano partecipato fuori classifica, perché non erano riuscite ad ottenere l’omologazione.

Le auto del team di Dave Richards possono contare su un  V6 3.5 litri biturbo alimentato da carburante biofuel e in grado di sviluppare 400 CV, limite prescritto dal regolamento. Alla Dakar, la vettura potrà contare su cerchi da 17 pollici e pneumatici da 37 pollici che ora sono permessi dal nuovo regolamento. Per questo motivo, l’auto da rally è stata equipaggiata con carreggiate più larghe e un’escursione delle sospensioni passata da 280 a 350 mm (+70 mm). L’affascinante estetica dell’auto è frutto della matita di Ian Callum, ex Jaguar. Nomi altisonanti compongono la lista dei piloti: Sébastien Loeb, Orlando Terranova e Guerlain Chicerit, mentre risulta assente Nani Roma che risulta in ripresa da una grave malattia.

MINI

Il poker delle squadre più temibili è completato dalle MINI del team X-Raid che può contare su una serie di vittorie numerose e pesanti alla Dakar: parliamo di sei vittorie in altrettante edizioni anche con la MINI in versione Buggy. La MINI che parteciperà alla Dakar 2023 è un’evoluzione della John Cooper Works da rallyraid che è stata rinominata “Plus”. Anche in questo caso, il motore è alimentato da un eco-fuel ricavato da scarti vegetali e bottiglie di plastica. Rispetto alla precedente versioni, questa nuova MINI vanta un passo più lungo, carreggiate allargate e una più generosa escursione delle sospensioni. Le migliorie hanno riguardato anche il comparto aerodinamico, appositamente studiato per ottimizzare il raffreddamento di freni e ammortizzatori. Le MINI JCW Plus di X-raid saranno pilotate da Kuba Przygonski e Sebastian Halpern; mentre le  JCW Buggy da Denis Krotov e Kalid al-Qassimi.

 

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