Daniele Rugani, condannato a sei mesi e patente revocata per guida in stato di ebbrezza

Ex difensore Juventus, ora all'Ajax, Daniele Rugani condannato per guida in stato di ebbrezza: 6 mesi condizionale, multa e confisca Maserati

Di Fabrizio Caratani
Pubblicato il 14 feb 2025
Daniele Rugani, condannato a sei mesi e patente revocata per guida in stato di ebbrezza

Chi pensava che i calciatori professionisti fossero immuni dalle conseguenze delle proprie azioni dovrà ricredersi: Daniele Rugani, difensore dell’Ajax, è stato condannato per guida in stato di ebbrezza dal Tribunale di Torino. La sentenza prevede sei mesi di arresto con la condizionale, una multa di 2.000 euro e la revoca della patente.

Daniele Rugani, la vicenda risale al 2023

L’ex juventino si è trovato al centro di un procedimento giudiziario nato da un incidente avvenuto il 21 luglio 2023, quando la sua Maserati è finita fuori strada lungo un raccordo torinese. I controlli della polizia stradale hanno rivelato un tasso alcolemico superiore ai limiti consentiti dalla legge, portando alla confisca del veicolo.

La vicenda ha segnato un punto di svolta nella carriera del calciatore, che nei mesi successivi ha lasciato la Juventus per approdare all’Ajax sotto la guida di Farioli. Un trasferimento interpretato da molti come un tentativo di voltare pagina dopo un periodo difficile sia in campo che fuori.

Una condanna severa

La severità della condanna, emessa il 13 febbraio 2025, riflette l’attenzione crescente delle autorità verso i reati stradali legati all’abuso di alcol. Il caso ha assunto particolare rilevanza mediatica, considerando il ruolo pubblico del calciatore e la sua influenza sui giovani tifosi.

Il procedimento giudiziario si è concluso con una sentenza che, pur tenendo conto dell’assenza di feriti nell’incidente, mira a lanciare un messaggio chiaro sulla necessità di rispettare le norme sulla sicurezza stradale. Per Rugani si apre ora una fase di riflessione personale, mentre il suo caso diventa emblematico nella lotta contro la guida in stato di ebbrezza.

La vicenda ha innescato un ampio dibattito sulla responsabilità sociale degli atleti professionisti, evidenziando come il loro comportamento possa influenzare l’opinione pubblica. L’auspicio è che questa esperienza possa trasformarsi in un’opportunità per sensibilizzare sul tema della sicurezza stradale, partendo proprio dal mondo dello sport.

Ultime notizie