Dazi USA, John Elkann traccia un futuro nebuloso per l'auto

John Elkann avverte: normative UE e dazi USA minacciano l'industria automobilistica. Stellantis chiude il 2024 con profitti in calo del 70%

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 16 apr 2025
Dazi USA, John Elkann traccia un futuro nebuloso per l'auto

Il settore automobilistico occidentale si trova in una fase critica, come evidenziato dalle recenti dichiarazioni di John Elkann, presidente di Stellantis, durante l’assemblea degli azionisti. Elkann ha criticato le politiche europee che impongono un’accelerazione verso l’elettrificazione, definendole “irrealistiche” e disconnesse dalla realtà del mercato. In particolare, ha sottolineato il ritiro degli incentivi all’acquisto in un contesto in cui l’infrastruttura di ricarica rimane inadeguata, una mossa che penalizza gravemente la competitività delle case automobilistiche occidentali.

Una crisi che potrebbe aggravarsi

Questa crisi si aggrava ulteriormente a causa delle normative emissioni CO2 imposte dall’Unione Europea e delle politiche protezionistiche degli Stati Uniti, creando una pressione significativa sulle aziende del settore. In questo scenario, il mercato automobilistico cinese continua a crescere rapidamente, superando per la prima volta la somma dei mercati statunitense ed europeo, grazie a politiche mirate e investimenti in infrastrutture e tecnologie elettriche.

Il 2024 si è rivelato particolarmente difficile per Stellantis, con una drastica riduzione dei profitti del 70%, scesi a 5,5 miliardi di euro. Questo ha portato a una riduzione del dividendo unitario a 0,68 euro, meno della metà rispetto all’anno precedente. Elkann ha ammesso che parte delle difficoltà sono attribuibili a errori interni, esacerbati dal disallineamento con l’ex CEO Carlos Tavares, che ha lasciato la società nel dicembre 2024. Da allora, un comitato esecutivo ad interim guida l’azienda, con la nomina di un nuovo amministratore delegato prevista entro la metà del 2025. Tra i candidati in lizza figurano due nomi interni: Antonio Filosa, responsabile per il Nord America, e Maxime Picat, capo degli acquisti.

Il passo indietro di Trump

Un barlume di speranza arriva dagli Stati Uniti, dove le recenti aperture di Donald Trump sulle materie prime come alluminio e acciaio sono state accolte favorevolmente da Elkann. Il presidente ha definito queste esenzioni “un passo positivo verso una transizione più ordinata”, segnalando una possibile attenuazione delle difficoltà per il settore automobilistico.

Nonostante il contesto sfavorevole, Stellantis rimane focalizzata sul lancio di nuovi prodotti e sull’ottimizzazione delle attività operative. L’azienda ha già intrapreso azioni concrete, come la riduzione delle scorte e un maggiore coinvolgimento di concessionari, fornitori e sindacati. Tuttavia, il futuro dell’industria automobilistica occidentale rimane incerto, stretto tra regolamentazioni stringenti e la crescente concorrenza dei mercati emergenti.

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