DS9: la prova su strada
Comoda e di design, la DS9 offre comfort e sostenibilità con la power unit ibrida plug-in.
La DS9 è la berlina in salsa DS, quindi con tutte le accortezze che il Brand francese riesce a dare alle sue vetture. Si pone come alternativa alle tedesche, alle giapponesi ed anche alle svedesi di stampo premium.
DS9: design che si fa guardare
Esternamente la DS9 presenta un corpo vettura elegante con le cromature al punto giusto, che sulla Performance Line della nostra prova sono state mantenute nei punti strategici. Infatti si trovano sul cofano anteriore, nella parte bassa del paraurti, a cornice degli scarichi, e intorno alla vetratura laterale. Dietro e sulla grande calandra invece, sono state sostituite da elementi opachi.
Non mancano i badge tesi ad identificare questo allestimento, così come i dettagli rossi nella zona centrale dei cerchi bicolore. La linea è filante, con una lunghezza di 4,93 metri, ed un’altezza di 1,46 metri. I fari anteriori sono animati, a Led, di mancherebbe, quelli posteriori hanno una trama 3D, e sui montanti posteriori ci sono delle luci di posizione. Insomma, per l’occhio c’è tanto da indagare, uno sguardo solo non basta.
DS9: ti coccola con il massaggio
All’abitacolo della DS9 si accede mediante le maniglie a filo con la carrozzeria, che si aprono in segno di riverenza verso gli occupanti. Lo spazio è abbondante sia davanti che dietro, grazie ad un passo di 2,89 metri. Il bagagliaio è di 510 litri, quindi offre una capacità piuttosto ampia. Appaganti gli assemblaggi e ricercati i materiali, con pelle ed Alcantara che la fanno da padrone. I sedili sono ventilati e persino massaggianti, e poi c’è una chicca: quello del passeggero anteriore può essere mandato in avanti da chi siede dietro tramite un pratico pulsante sul fianco sinistro. L’effetto limousine è assicurato.
Sempre d’effetto l’orologio che si mostra all’accensione, una sorta di Reverso incastonato sulla plancia; pratico l’alloggiamento per lo smartphone. Meno convincenti, invece, i pulsanti sul tunnel centrale, come quelli per azionare gli alzavetri. Anche il sistema d’infotainment, che propone la gestione di tutti i dispositivi dell’auto attraverso lo schermo, come il climatizzatore ad esempio, non è il massimo della praticità. Convince di più la strumentazione digitale che può essere anche personalizzata.
Più comoda che affilata
Quando si guida, la DS9 scandaglia la strada con un sistema di telecamere ed adatta l’assetto alle sconnessioni. Quindi l’effetto tappeto volante è sempre percepibile, anche se bisogna fare i conti con un certo rollio. Questo fenomeno, che in città e nella guida fluida non disturba, tra le curve diventa, a tratti, fastidioso. Poco male, ci sono anche i doppi vetri e la power-unit ibrida plug-in ad incrementare il comfort generale. La potenza complessiva è di 250 CV e la batteria ha una capacità contenuta, precisamente di 15,6 kWh, e si ricarica in circa 2 ore con una wallbox da 7 kW. Questa consente consente comunque di viaggiare in elettrico fino a 70 km.
Ottimo l’accoppiamento al cambio automatico ad 8 rapporti dal funzionamento morbido. I consumi sono suscettibili alla ricarica della batteria, perché in modalità ibrida, con il suo apporto si è intorno ai 21-22 km/l, mentre si scende intorno ai 14 km/l a quando è scarica. La DS9 è piuttosto fornita a livello di ADAS, visto che si può avere anche la visione notturna attraverso la strumentazione digitale. In questo modo, con la tecnologia ad infrarossi è possibile distinguere anche nel buio totale o in situazione di nebbia estesa, persino persone e animali.
Prezzo: si parte da 59.300 euro
La gamma della DS9 presenta due motorizzazioni ibride plug-in, rispettivamente da 250 e 360 CV, con la seconda che è abbinata anche alla trazione integrale. Il listino è degno di una berlina con il suo blasone, e parte da poco meno di 60.000 euro, precisamente da 59.300 euro, ed arriva ai 72.000 della E-Tense 360 4×4 Rivoli+.