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Due campioni del mondo contro la Ferrari

Due campioni del mondo come Jacques Villeneuve e Damon Hill, hanno criticato ferocemente la gestione della stagione di F1 da parte della Ferrari.

La stagione di F1 della Scuderia Ferrari è fatta – finora – di alcuni picchi di gioia e di molte delusioni. La SF-75 si è rivelata una monoposto veloce e competitiva, talvolta poco affidabile, ma sicuramente capace di lottare fino in fondo con la Red Bull per entrambe le classifiche iridate. Dopo il GP di Francia, con il grave errore di Charles Leclerc finito a muro e a secco di punti, nonché la cattiva gestione di Carlos Sainz da parte del muretto, la Ferrari sembra aver svanito la sua buona stella, così come le speranze di titolo in entrambe le classifiche. Nel frattempo ci sono due campioni del mondo di F1 che hanno criticato aspramente la gestione delle vicende sportive da parte degli uomini di Maranello.

Villeneuve all’attacco della rossa

Jacques Villeneuve è stato in pista un avversario del Cavallino Rampante, il canadese iridato nel 1997 lottò proprio con Michael Schumacher per quel campionato. Nonostante la rivalità in pista, il figlio di Gilles si è sempre dimostrato schietto e imparziale nel giudicare le vicende della F1, e dopo il weekend francese non ci ha pensato due volte a tirare alcune bordate sulla Ferrari e la gestione di Carlos Sainz.

Sainz era infelice. Prima le cose sono andate storte durante il suo pit stop, poi c’è stata la penalità che ha ricevuto, che penso avrebbero dovuto scontare dopo la bandiera a scacchi. Sainz ha fatto una manovra davvero brillante ai danni di Pérez e sembrava avere ancora la velocità per allontanarsi. Hanno agito con esitazione al muretto dei box della Ferrari e questo è costato punti a Sainz. Sembrava che non si fidasse della sua squadra, ma ricordate, ascoltiamo solo dei frammenti delle comunicazioni radio. Inoltre, la squadra ha i dati, è a conoscenza delle condizioni delle gomme. Ma se hai intenzione di farlo entrare, fallo prima, così poi gli dai il tempo di sistemare le cose.

L’ex pilota della Williams ha parlato anche di Leclerc, interrogandosi sul perché in Austria fosse riuscito a reggere la pressione di Verstappen, mentre in Francia è incappato in un grave errore che lo allontana sempre più dalla lotta per il titolo mondiale.

Leclerc e Verstappen avevano lo stesso ritmo, ma Leclerc ha commesso un altro errore che non avrebbe dovuto fare. Lo ha ammesso lui stesso, questo genere di cose significa che non merita il campionato. Non capisco nemmeno io, in Austria ha resistito bene alla pressione. Questa è la grande differenza con Verstappen, a lui non succede. E se viene battuto da Leclerc, spesso arriva secondo, quindi l’enorme divario non si ridurrà rapidamente. Quindi abbiamo un campionato con due vetture più o meno uguali, ma dove una ha un grande vantaggio in classifica. Questo è il miglior esempio di come non vincere un campionato‘.

Damon Hill stronca il muretto Ferrari

Anche il campione del mondo del 1996, Damon Hill, dopo l’ennesimo weekend amaro per la Ferrari ha detto la sua sulla gestione da parte del team di Maranello dei momenti difficili di gara, quelli in cui si vive una grande tensione. Non è la prima volta che gli strateghi della rossa sbagliano qualcosa, basti pensare a Silverstone e Monaco, ma questi errori poi si pagano a caro prezzo nelle due classifiche iridate. L’ex pilota della Arrows ha criticato aspramente le scelte che hanno riguardato la sorte di Sainz, lanciato verso il podio dopo una gara pazzesca.

Abbiamo visto la Ferrari fare questo almeno un paio di volte. Monaco è stata una e anche a Silverstone si è trovata di fronte a una situazione in cui hanno dovuto decidere quale macchina far rientrare. E ancora, è successo nel GP Francia. Forse avrebbero potuto semplicemente andare avanti e sperare per il meglio. Sainz poteva effettivamente annullare la penalità di cinque secondi e salire sul podio se fosse andato avanti e non avesse fatto il pit stop. Quindi, ancora una volta, la Ferrari sembra essere in alto mare quando si tratta di prendere decisioni cruciali e sotto pressione.

Il suggerimento che l’ex driver britannico dà agli uomini di Maranello, è quello di stabilire dei ruoli chiari e distinti. C’è chi deve prendere le decisioni e chi no, perché altrimenti il rischio è di disperdere un patrimonio tecnico e umano notevole, vista la capacità dei due piloti della Ferrari e le potenzialità della SF-75.

Penso che la Ferrari debba assolutamente dare un’occhiata a se stessa e chiedersi cosa stanno facendo di sbagliato. Hanno la macchina e i piloti per farlo, ma devono dar loro istruzioni chiare quando si tratta di piloti che parlano al muretto dei box. Anche gli strateghi, quando comunicano con i piloti su quale sia l’ordine da seguire. Non puoi avere persone diverse che prendono decisioni diverse e poi cambiano idea all’ultimo minuto.

Due campioni del mondo criticano la Ferrari

Due iridati, due figure di spicco della recente storia della Formula 1 hanno le idee chiare su cosa non stia funzionando in Ferrari. La Scuderia di Maranello sta dilapidando un patrimonio e sta buttando via una stagione con le proprie mani. Quando siamo arrivati a metà campionato, il divario nella classifica punti tra Leclerc e il leader Verstappen è di 63 punti, mentre la situazione è peggiore nei costruttori dove la Ferrari insegue di 82 punti la Red Bull. Eppure, a detta di molti esperti, le due auto si equivalgono. È il fattore umano a fare la differenza tra i due team.

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