Emissioni CO2, a gennaio evitati 370 milioni di euro di multe in Italia

Scopri come i nuovi limiti sulle emissioni di CO2 influenzeranno il mercato auto nel 2025. Sanzioni, previsioni e prospettive future

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 14 feb 2025
Emissioni CO2, a gennaio evitati 370 milioni di euro di multe in Italia

321 milioni di euro di sanzioni auto, 49 milioni per i veicoli commerciali e una previsione che oscilla tra i 3 e i 4,5 miliardi di euro per l’intero 2025. Sono questi i numeri che delineano l’impatto delle nuove normative europee sulle emissioni CO2 nel settore automotive italiano, ancora in sospeso.

Emissioni di CO2, cosa hanno rischiato le Case auto in Italia

L’Unione Europea ha introdotto – ma sono ancora in sospeso -, a partire da gennaio 2025, limiti più severi per le emissioni delle nuove immatricolazioni, abbassando la soglia da 115,1 a 93,6 g/km. Una stretta che sta già mettendo in difficoltà le principali case automobilistiche, come evidenziato dai dati di gennaio elaborati da Dataforce.

Nel primo mese dell’anno, le auto immatricolate in Italia hanno registrato emissioni medie di 119 g/km, ben al di sopra dei nuovi standard. Tra i costruttori più colpiti si segnalano Audi, Fiat e Volkswagen, con sanzioni rispettivamente di 34, 28 e 26 milioni. In controtendenza, Byd e Toyota si distinguono per le loro gamme a basse emissioni, accumulando crediti positivi.

Le previsioni sul 2025

La situazione appare ancora più critica nel segmento dei veicoli commerciali leggeri, dove le emissioni medie di 190 g/km superano ampiamente il limite di 153,9 g/km imposto dall’UE.

Le proiezioni per il mercato auto 2025 delineano due scenari possibili. Nel più ottimistico, con l’abolizione delle sanzioni, il mercato potrebbe raggiungere 1,8 milioni di veicoli immatricolati, ma le multe supererebbero i 4,5 miliardi di euro. Nello scenario peggiore, con regole invariate, le immatricolazioni crollerebbero a 1,2 milioni di unità, con sanzioni pari a 3 miliardi.

Questa pressione normativa sta accelerando la trasformazione del mercato. Le previsioni indicano una crescita significativa delle auto elettriche, che potrebbero raggiungere il 10% di quota nel caso peggiore, mentre le motorizzazioni tradizionali subirebbero un forte ridimensionamento. Nel caso più favorevole, invece, sarebbero gli ibridi plug-in a dominare la scena, con le elettriche ferme al 7% del mercato.

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