Emoji su WhatsApp e la Ferrari SF90: il caso che ha fatto giurisprudenza

Un'emoji su WhatsApp ha influenzato una sentenza tra un cliente e un concessionario Ferrari. Un caso che ridefinisce le comunicazioni

Di Fabrizio Caratani
Pubblicato il 27 gen 2025
Emoji su WhatsApp e la Ferrari SF90: il caso che ha fatto giurisprudenza

Un’ emoji inviata su WhatsApp è diventata il fulcro di una curiosa disputa legale tra un concessionario tedesco e un cliente, legata all’acquisto di una Ferrari SF90 Stradale personalizzata. La vicenda, che ha catturato l’attenzione per il suo esito singolare, si è conclusa con una sentenza che ha penalizzato il rivenditore, sottolineando il peso crescente delle comunicazioni digitali nelle transazioni commerciali.

L’emoji della discordia

Il cliente aveva ordinato una Ferrari SF90 Stradale, una supersportiva dal valore complessivo di circa 600mila euro, con personalizzazioni per oltre 170mila euro. Tuttavia, a causa di ripetuti ritardi nella consegna, il cliente ha deciso di rescindere il contratto, richiedendo la restituzione della caparra di 60mila euro. Il concessionario, invece, si è opposto, avanzando una richiesta di risarcimento di 110mila euro per le personalizzazioni effettuate.

In primo grado, la disputa si era risolta a favore del concessionario, ma in appello il tribunale regionale superiore di Monaco di Baviera ha ribaltato la sentenza, dando ragione al cliente. Al centro della decisione, un messaggio inviato su WhatsApp dal concessionario, che informava il cliente di un ulteriore ritardo nella consegna, previsto per la prima metà del 2022. La risposta del cliente, contenente l’espressione “Oops” seguita da un’emoji con il sorriso a denti stretti, è stata interpretata come un segnale di disappunto e non come un consenso alla proroga.

Il tribunale ha stabilito che, per accettare una modifica al contratto, sarebbe stato necessario un consenso esplicito, che nel linguaggio digitale può essere rappresentato da un’emoji come il “pollice in su”. L’assenza di tale conferma ha invalidato la pretesa del concessionario di prorogare la consegna fino a giugno 2022, riconoscendo al cliente il diritto di rescindere il contratto a partire da aprile 2022.

Ferrari SF90, un caso dal valore giuridico

Questa sentenza ha un impatto significativo sul modo in cui le comunicazioni digitali vengono valutate in ambito legale. L’uso di emoji, spesso percepito come informale, può assumere un valore giuridico rilevante, influenzando le interpretazioni contrattuali. Il caso della Ferrari SF90 Stradale evidenzia l’importanza di chiarezza e formalità nelle comunicazioni, anche su piattaforme come WhatsApp.

Il cliente ha ottenuto la restituzione della caparra, mentre il concessionario non ha ricevuto alcun risarcimento per le personalizzazioni richieste. Questa vicenda non solo ha creato un precedente giuridico, ma ha anche alimentato il dibattito sull’importanza del linguaggio digitale nei rapporti commerciali.

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