Esenzioni allo stop per le auto endotermiche? Porsche non è d’accordo
L’AD di Porsche, Oliver Blume, si è dichiarato contrario alla possibilità di esenzione dal bando delle endotermiche per le auto della Motor Valley.
La transizione energetica è un tema caldo e spinoso, ma non solo per gli appassionati più viscerali del mondo automobilistico, per coloro che adorano sentire un motore termico urlare e strepitare, lo è anche per chi lavora in prima persona in questo settore, dal ramo più basso della gerarchia a quello più alto. L’attuale normativa europea mette al bando le auto endotermiche entro il 2035, soluzione che desterà non poche preoccupazioni anche sul piano occupazionale.
Nel frattempo dall’Italia, tramite la bocca del Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, è stata pensata un’esenzione per i Brand della Motor Valley: Ferrari, Lamborghini e Pagani. Questa soluzione è stata ponderata per salvaguardare chi ha scritto la storia dei motori endotermici, in virtù del fatto che hanno a supporto dei volumi di vendita limitati. Dalla Germania, per voce dell’AD di Porsche, Oliver Blume, arriva un netto rifiuto a questa opportunità.
Il no di Blume
L’amministratore delegato della Casa di Zuffenhausen è intervenuto sulla questione durante il recente IAA Mobility di Monaco, rilasciando un’intervista a Bloomberg TV, nella quale ha affermato che l’esenzione “sarebbe un errore”. Innanzitutto, il tedesco ha spiegato che non si deve pensare all’elettrico come un motore non in grado di raggiungere standard elevati di prestazioni, infatti a suo avviso, “nel prossimo decennio l’elettrico sarà imbattibile”.
Inoltre, per il manager tedesco, anche costruttori come Ferrari hanno l’obbligo di contribuire con la loro parte nella lotta ai cambiamenti climatici. “La decarbonizzazione è una questione globale e tutti devono contribuire”, ha affermato il numero uno di Porsche, marchio che è un concorrente diretto, in particolare nel mercato delle sportive ad alte prestazioni. Vedremo se ci sarà una risposta direttamente da parte dei brand citati in causa.