Home Motorsport Formula 1 F1, Arabia Saudita 2022: le nostre pagelle

F1, Arabia Saudita 2022: le nostre pagelle

Bene Ferrari e Red Bull, steccano invece Mercedes e McLaren, mentre proseguono le difficoltà della Williams fanalino di coda.

La nuova era della Formula 1 sembra aver imboccato la strada giusta, fatta di grande divertimento e spettacolo in pista. Anche i più acerrimi dei detrattori non possono che ricredersi davanti ai duelli messi in scena dai piloti della massima competizione motoristica a quattro ruote. Sulla pista di Jeddah in Arabia Saudita abbiamo assistito a una grande pagina di sport, accesa dalla formidabile lotta per la vittoria tra Max Verstappen e Charles Leclerc, due assi del volante. Se il buongiorno si vede dal mattino, il 2022 della F1 sembra promettere adrenalina, scintille ed emozioni pure per tutti gli appassionati, con quei due contendenti al titolo che non sembrano per nulla intenzionati a risparmiarsi. Intanto noi diamo i voti ai protagonisti del weekend di F1, con le nostre pagelle.

Ferrari: voto 9

Il Cavallino Rampante è tornato e si conferma anche sulla difficile pista di Jeddah, ritenuta un feudo della Red Bull. La Ferrari esce da questo weekend con un doppio podio, firmato Leclerc e Sainz. Peccato per la vittoria soltanto sfiorata dal pilota monegasco, fermato dalla sfortuna per le bandiere gialle, dalla poca democraticità della Virtual Safety Car e dalla tenacia (nonché dal talento) del suo rivale, Max Verstappen. Il numero 16 della Rossa può consolarsi con il giro veloce, strappato all’ultimo giro. Il bottino conquistato sin qui è veramente grande, Leclerc scappa nella classifica piloti, mentre nei costruttori la Scuderia di Maranello è in fuga, con Mercedes ancora seconda forza. Pensare a dove remava 12 mesi e a guardare i successi di oggi, si potrebbe quasi gridare al miracolo anche se niente – in realtà – è lasciato al caso. Il progetto è buono e il sacrifico delle scorse annate sta dando i suoi primi frutti.

Red Bull: Voto 9+

È giusto tributare il voto più alto alla scuderia austriaca, data per favorita alla viglia e rispettosa del pronostico al cospetto di una Ferrari agguerrita e tremendamente veloce. La Red Bull ha piazzato al sabato Perez a rovinare la festa per pole position alla scuderia di Maranello, ha condotto la prima parte di gara con saggezza sempre con il messicano, poi ha dato la zampata determinante con il suo campione del mondo quando si è entrati nel momento caldo e decisivo. Verstappen infine ha dato sfoggio del suo repertorio da grande campione, conducendo il duello con Leclerc con maturità e freddezza. Il pacchetto auto poi è di quelli da leccarsi i baffi, la stagione è partita male in Bahrain, ma questo riscatto ha rimesso nei binari un team che punta dritto al titolo iridato.

Mercedes: voto 5

Potevamo forse essere più severi al cospetto di chi ha dominato in lungo e in largo la precedente era della F1, invece diamo un’insufficienza non grave alla Mercedes che ha condotto in porto un weekend brutto, ma che poteva essere davvero disastroso. L’esito della domenica ha raddrizzato una situazione che prometteva di far sprofondare all’inferno la scuderia anglo-tedesca, con un Hamilton scattato dalla 16esima piazzola e finito a punti, mentre Russell ha disputato una gara in solitaria nella terra di nessuno. Il quinto posto dell’ex Williams ha messo in luce una Mercedes che sul passo gara può giocarsi le sue carte, mentre Hamilton è stato autore di una gara combattiva e in rimonta, seppur culminata con un solo punto a referto. Al termine del weekend saudita il Team di Toto Wolff resta la seconda forza della classifica costruttori. Poteva andare decisamente peggio.

Alpine: voto 6,5

Bello lo spettacolo in pista dell’Alpine coi due piloti che hanno battagliato senza esclusione di colpi, con buon pace del suo team principal, visibilmente preoccupato per un duello che ha fatto scintille. Peccato per Alonso ritirato per un guasto tecnico alla sua vettura quando si trovava in sesta posizione, piazzamento poi andato proprio al suo compagno Esteban Ocon. La vettura francese sembra avere tutte le carte in regola per giocarsi il ruolo di quarta forza del campionato, grazie a buon equilibrio tra prestazione pura e dinamicità. Potrebbe essere la mina vagante di questa stagione.

Haas: Voto 7

La Haas e il suo pilota Mick Schumacher possono ringraziare i grande progressi che le Formula 1 hanno fatto nel corso degli anni, perché l’incidente del tedesco è stato impressionante, eppure il figlio d’arte seppur con un po’ di paura è uscito dall’abitacolo senza gravi conseguenze. Archiviato lo spavento, la scuderia gestita da Gunther Steiner ha corso con una sola punta, ma che grinta per Kevin Magnussen. Il pilota danese, appiedato da un anno e mezzo e richiamato in fretta e furia per prendere il posto di Nikita Mazepin, licenziato per i noti motivi, è andato a punti anche a Jeddah. Dopo lo straordinario quinto posto del Bahrain, K-Mag ha conquistato altri due punti. Pensare che lo scorso anno erano l’ultima forza per distacco. Che bravi!

McLaren: voto 5

Un anno fa il papaya orange era un colore di tendenza, la McLaren danzava tra le curve e metteva a referto anche una splendida doppietta in quel di Monza. Oggi la squadra di Woking sembra essere smarrita in un sentiero oscuro, complesso e molto complicato. Senza ombra di dubbio è la squadra che ha fatto i maggiori passi indietro rispetto all’anno precedente e il weekend di Jeddah ha confermato una tendenza negativa. Non è stato ripetuto il disastro del Bahrain, anche grazie al sesto posto ottenuto da Lando Norris – seppur in modo rocambolesco – mentre Ricciardo ha perso il suo consueto sorriso dopo il ritiro per un guasto. Il team britannico ha navigato nei bassifondi della classifica per gran parte del weekend, mentre e il progetto tecnico sembra altamente deficitario. Cercasi aiuto per risalire la china.

Alpha Tauri: voto 5,5

Un’Alpha Tauri dal doppio volto. Da una parte quello infelice di Tsunoda, bloccato il sabato e non partito la domenica, dall’altra Pierre Gasly che ottiene i primi punti della stagione grazie al suo ottavo posto. Un bilancio negativo per una squadra ambiziosa e competitiva, la stagione fin qui non è iniziata nel migliore dei modi, con una dea bendata che sembra non avere ancora nelle grazie la scuderia di Faenza. Un fine settimana saudita agrodolce per Alpha Tauri, ma ci sono ampie possibilità di invertire la rotta già a partire dalla prossima sfida di Melbourne.

Alfa Romeo: voto 5-

L’Alfa Romeo ci aveva deliziati con un GP inaugurale scoppiettante, in Arabia Saudita però la magia non è stata ripetuta. A fronte di un sabato di qualifica interessante, la gara di domenica è stata avara di soddisfazioni. Bottas competitivo e veloce, in grado di mettere in difficoltà sia Alpine che Mercedes, sul più bello è stato tradito dalla sua monoposto rinunciando alla battaglia, mentre Zhou ne ha combinate più di Carlo in Francia. Il cinese a punti in Bahrain, stavolta ha collezionato penalità su penalità e finendo davanti soltanto a Hulkenberg. Viva le montagne russe.

Williams: voto 3

C’era una volta un team che faceva tremare il mondo con auto avveniristiche e in grado di stracciare la concorrenza con soluzioni tecniche pionieristiche. Quei tempi però sono passati e sono un ricordo buono per gli almanacchi, ormai ingialliti. La Williams fa paura ma non in senso positivo, infatti le sue prestazioni sono colpevolmente negative. Latifi è riuscito ad andare a muro sia il sabato che la domenica, mettendosi in mostra solamente per gli incidenti. Albon invece si è fatto notare soltanto per il suo scontro con Stroll per la quattordicesima posizione, un incidente avvenuto sul finale e che ha tagliato le gambe allo spettacolo che stava per vivere il suo apice con il duello finale tra Verstappen e Leclerc.Meglio sfogliare l’albume dei ricordi.

Aston Martin: voto 2

Bellissima la livrea verde che esalta le telecamere che spesso inquadrano queste auto lente e pachidermiche. L’Aston Martin al suo secondo anno in Formula 1 dopo il suo atteso ritorno, è la vera delusione della stagione. Per adesso orfana di Sebastian Vettel, sostituito senza tante pretese da Nico Hulkenberg, si affida a Lance Stroll che continua a combinare disastri. Per il momento si gioca la palma di scuderia fanalino di coda con Williams e lo fa con merito. Potrebbe essere la delusione in negativo di tutta la stagione, per adesso gli zero punti in classifica costruttori sembrano annunciare un disastro inevitabile…salvo miracoli.

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