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F1 GP di Australia: le pagelle

Leclerc da 10, Sainz da 5, ma la Ferrari è in forma mondiale

Il GP di Melbourne di F1 ha confermato la superiorità della monoposto di Maranello con cui Leclerc riesce a fare praticamente tutto, mentre Sainz ha più di qualche difficoltà. Verstappen inizia a sentire il suo numero 1 a rischio, le Mercedes inseguono ma sono ancora troppo lontane. Intanto vediamo i voti più significativi dopo la gara.

Leclerc voto 10: praticamente perfetto!

Qualcuno ancora lo apostrofa come “il predestinato”, ma francamente un appellativo del genere a Leclerc inizia ad andare stretto come un paio di scarpe di 2 numeri in meno. Anche a Melbourne ha praticamente dominato Verstappen, siglando, nell’ordine, pole position, vittoria, e giro veloce! E’ la prima volta che il monegasco torna a casa con questo tris, ma ormai corre da veterano, e, ad onor del vero, inizia ad avere anche una certa esperienza in F1 nonostante la giovane età. E’ presto per sbilanciarsi, ma se i valori in campo, a livello di monoposto, rimanessero questi, a fine stagione potrebbe guardare tutti dall’alto in basso con distanze siderali. Sempre che qualche commissario non si diletti a mischiare le carte, ma quest’anno, fortunatamente, il vento è cambiato, e in pista c’è più rispetto delle regole perché nelle stanze dei bottoni c’è maggior controllo. Il bello è che corre con disinvoltura, tranquillità, e sembra che per lui tutto sia semplice, Binotto ci vide giusto quando salutò Vettel in favore di Leclerc, perché in numero 16 è il presente e il futuro della Ferrari e presto toglierà quel 6 dal muso della sua F1-75.

Sainz voto 5: sfortuna ed errori lo condizionano

Sarà il confronto con un pilota che sta dimostrando a tutti di essere nettamente il più forte di questa F1 ad effetto suolo, sarà la voglia di rincorrere, sarà la responsabilità di non deludere con una Ferrari così veloce, ma Sainz in Australia è crollato a suon di errori, prima in qualifica e poi in gara. Anche se nelle prove è stato penalizzato da una bandiera rossa generato dal solito Latifi. Torna a casa con uno zero molto pesante per lui e per il team, ma è difficile per lo spagnolo ritrovarsi tra le mani la vettura migliore del lotto e nel box un compagno di squadra che porta i gradi di capitano.

Verstappen voto 8: non molla mai

Un Leclerc così farebbe paura a tutti, ma Verstappen ci prova sempre a metterlo in difficoltà, il problema è che non ci riesce mai, e anche nella gara scorsa, se non ci fossero state le bandiere gialle e le safety car, il monegasco l’avrebbe salutato senza problemi… In Australia ha spinto tanto che la sua Red Bull l’ha lasciato a piedi per la seconda volta in 3 gare, lui comunque è sempre impavido e con una carica agonistica incredibile! Certo che adesso che è sotto l’occhio dei commissari, che si sono inventati anche la regola per evitare l’affiancamento tra le vetture in regime di safety car, deve stare molto più cauto, e comunque Leclerc non gli usa i modi gentili di Hamilton: anche a Melbourne, in occasione di una ripartenza l’ha gentilmente accompagnato all’esterno della curva. Ha trovato pane per i suoi denti insomma, ma la carenza di affidabilità è un boccone amaro da mandare giù quando sei quello con il numero 1 sul musetto!

Perez voto 9: una seconda guida che corre come un leader

Altro che programma giovani promesse, per la seconda guida Marko ha pescato un usato sicuro con esperienza che porta più punti di Ibra al Milan. Perez è diventato un signor pilota, è maturato come un vino di qualità, e adesso che è stato fatto respirare con una monoposto da top team sta dimostrando tutto il suo valore. Solamente la qualità dei sorpassi su Hamilton la dice lunga su cosa sia capace di fare, e, addirittura, sul giro secco riesce persino ad impensierire Verstappen. In Australia ha fatto il massimo, perché Leclerc non l’avrebbe preso nemmeno un meteorite con quel missile!

Mercedes voto 7: migliora ma è ancora lontana

Il team che ha dominato per 8 anni nell’era ibrida cambiando colore per l’ennesima volta sembra aver perso la sua imbattibilità. La vettura della Stella salta come un canguro a Melbourne, e il terzo posto di Russell è lontanissimo anni luce dal primo di Leclerc. Per di più la lotta tra i due piloti, la leggenda e il giovane affamato di vittorie, non è salutare, perché Hamilton ha iniziato a lamentarsi per la strategia di Russell, e con tutto il suo malcontento potrebbe addirittura pensare di cambiare aria, per andare dove non si sa, ma la storica accoppiata potrebbe essere giunta ai titoli di coda. E’ il classico problema di avere 2 galli nel pollaio… La monoposto senza pance comunque è migliorata, e con un’evoluzione ulteriore potrebbe avvicinarsi ancora, ma basterà per farle avere delle chance di vittoria? Almeno Toto Wolff è calmo come una casalinga dopo una tisana serale, e non sbatte più i pugni sul tavolo…

Vettel voto 3: cosa gli è successo?

Vettel non è più lui, d’accordo il covid, ma sembra più a suo agio con lo scooter che con l’Aston Martin, e sia in qualifica che in gara lotta solo per posizioni di rincalzo. Certo, la sua Aston non è la Red Bull dei giorni mondiali, ma appare distratto, poco concentrato, ed è più falloso di quando tentava di inseguire Hamilton con la Ferrari… Il fatto che un pilota come Stroll non sfiguri al suo cospetto la dice lunga sul suo momento, che però dura da troppo tempo. Concediamogli l’alibi fisico e quello della monoposto, ma solo per la simpatia che abbiamo verso l’uomo sempre impegnato nel sociale!

McLaren voto 6: prestazione appena sufficiente

Sufficienza meritata e spietata: la McLaren ha ottenuto qualche acuto nelle prove, poi in gara è sparita, plafonata nelle posizioni a ridosso del podio e mai in grado di impensierire i migliori. Sono lontani i tempi in cui Norris stupiva tutti, e quelli in cui Ricciardo beveva dalla scarpa. Chiaramente, anche nel recente passato si trattava di occasioni sporadiche, adesso per McLaren è impensabile pensare di ripeterli. Un quinto ed un sesto posto possono sembrare incoraggianti, ma Sainz era fuori dal terzo giro, e Verstappen si è ritirato, quindi sarebbero arrivate ancora più indietro nel GP d’Australia.

Alonso voto 8: è veloce come i giovani fenomeni

Cattivo, concentrato, sempre pronto a lottare anche per una posizione di rincalzo, Alonso a Melbourne avrebbe potuto compiere una qualifica da prime file se non avesse avuto problemi al cambio, e in gara avrebbe potuto lottare con le Mercedes. Ma non è andata così, la sua Alpine l’ha tradito, ma quando non lo farà Nando potrà farci ancora divertire. Per adesso si accontenta di rendere la vita difficile ad Hamilton appena lo vede nei retrovisori.

Latifi voto 3: filo diretto con la safety car

C’è un rapporto causa effetto tra Latifi e la safety car troppo ripetitivo e nei circuiti cittadini o semicittadini il pilota canadese con i suoi errori finisce per condizionare in modo importante i weekend degli altri. E’ il caso che ritrovi concentrazione ma forse il confronto con Albon, meno veloce di Russell, ma comunque più competitivo del canadese, lo sta mettendo oltre modo sotto pressione.

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