F1 GP di Imola: le pagelle
Versteppen da 10, Leclerc da 7, perché ci mette il cuore, Hamilton da 3 nel confronto impietoso con Russell
Il GP di Imola di F1 ha dimostrato che la Red Bull non è mai doma e che sarà un osso durissimo per la Ferrari in un campionato così lungo, ma ha messo in luce anche le difficoltà di Hamilton e la voglia di Leclerc di gettare sempre il cuore oltre l’ostacolo, anche troppo.
Leclerc Voto 7: sbaglia per eccesso di generosità
Da leader del mondiale poteva sicuramente accontentarsi del terzo posto, ma mettevi voi al volante della Ferrari, ad Imola, davanti ad un pubblico così caldo che ti scotta con il suo boato ad ogni sorpasso, e poi ditemi se non vedete rosso con una Red Bull a tiro. Certo, le strane decisioni di vietare il DRS per tanto tempo non hanno aiutato il monegasco per tanti giri con una Ferrari in deficit di velocità massima, ma quando ha visto anche solo una possibilità, ci ha provato, con tutto il cuore, alla Villeneuve, altro che predestinato, questo nomignolo suona ormai come una macumba, ma alla variante alta si è preso troppa confidenza con il cordolo ed è uscito. Però, è tornato ai box, ha cambiato gomme, ed è risalito dalla nona alla sesta posizione, quindi non si è arreso, e in questa stagione, statene sicuri non lo farà mai. Nella gara sprint ha anche rischiato di vincere, e solo l’usura delle gomme l’ha relegato in seconda posizione, quindi il mio voto è 7. Le giornate storte capitano a tutti, anche ai campioni, e in questa gara Leclerc non è stato fortunato neanche con l’ingresso delle safety car, meno che in altre occasioni; inoltre, ha perso il fido scudiero Sainz in partenza per colpa di un tamponamento ad opera di Ricciardo, e così ha dovuto lottare con due Red Bull da solo.
Verstappen voto 10: si è preso tutti i punti in palio
Pole position, gara sprint, gara lunga e giro veloce, Verstappen ad Imola è stato il padrone indiscusso, ed ha sfruttato al meglio una Red Bull che questa volta non l’ha tradito. Inoltre, ad Imola anche Perez è andato forte e questo l’ha aiutato a gestire il confronto con Leclerc, anche se la sua vettura, bisogna riconoscere che era nettamente la più veloce in pista, ovviamente anche per via delle sue grandiose doti di guida. Verstappen porta il numero 1 sulla sua Red Bull con orgoglio, e se la Red Bull è riuscita a recuperare a livello tecnico con degli aggiornamenti, sarà difficile strapparglielo.
Hamilton voto 3: il momento buio del campione
La Mercedes non è quella delle stagioni passate, ma Russell, più motivato che mai, è arrivato quarto, mentre Hamilton non è riuscito ad andare a punti con la stessa monoposto. Dopo un mondiale perso in circostanze nebulose, e ben 7 mondiali in carriera, il dominatore dell’era ibrida sta vivendo una fase involutiva, vuoi per mancanza di motivazioni, sa di non poter lottare per la vittoria, almeno per qualche altro GP, vuoi per una sorta di stanchezza psicologica che è comprensibile dopo i tanti anni passati al centro dell’attenzione. C’è anche un affiatamento poco appagante con la Mercedes ad effetto suolo, ma occhio a non darlo per rinunciatario, perché potrebbe tornare protagonista all’improvviso, a meno che non stia pensando di cambiare aria, ma per andare dove? La verità la conosce solamente lui, e, in parte anche Toto Wolff, ma con Leclerc in Ferrari, Verstappen in Red Bull, e Norris in McLaren è difficile capire dove potrebbe andare. Forse in Aston Martin al posto di Vettel o in McLaren per chiudere nel team dove aveva iniziato?
Norris voto 8: sempre pronto a salire sul podio
E’ bastato un errore di uno dei piloti dei team più in forma del momento, e Lando Norris ha conquistato un podio niente male. Il ragazzo ormai è maturo, e commette sempre meno sbavature, oltre tutto, ha praticamente azzerato Ricciardo, perché se si toglie la vittoria dello scorso anno a Monza, Daniel continua a soffrire il giovane inglese in maniera costante. Se avrà una monoposto vincente sarà lì con Leclerc, Verstappen e, probabilmente anche con Russell, per contendergli i campionati del futuro.
Bottas voto 7: porta in alto il nome Alfa Romeo
Molti lo davano per bollito, lo identificavano come pilota poco combattivo, ma da quando in Alfa Romeo ha indossato i gradi di capitano, Bottas ha dimostrato di avere ancora tanto da dare in pista. La sua gara è stata entusiasmante e per poco non riusciva a superare quel talento di Russell che gli ha soffiato il posto in Mercedes. Comunque, una quinta piazza ad Imola con l’Alfa Romeo è tanta roba, mancava solo quel sorpasso e sarebbe stato perfetto. Ma intanto ha dimostrato che nei duelli sa farsi rispettare, anche quando non parte dalla pole position.
Gasly voto 5: una gara con poco mordente
A parte il duello con Hamilton, per una poco edificante 12esima posizione, Gasly non è stato all’altezza di altre occasioni, e delle prestazioni a cui ci aveva abituato. Inoltre, il settimo posto di Tsunoda rende più amaro il risultato del pilota arrivato in Alpha Tauri dalla Red Bull. Per il team di Faenza era la gara di Casa, in un certo senso anche più della Ferrari, per cui da Gasly ci si aspettava molto di più, ma con il DRS disattivato per grand parte del GP era difficile superare nel traffico, quindi non è stato possibile per lui risalire fino alla zona punti.
Aston Martin voto 7: per la prima volta a punti nel 2022
Per un team che ha ingaggiato Vettel per puntare in alto arrivare a punti dovrebbe essere la norma, ma in questo inizio di stagione difficile per i motorizzati Mercedes, e in cui non aveva conquistato fino ad ora neanche un punto mondiale, un’ottava ed una decima posizione possono essere considerati come un nuovo inizio, una ripartenza, anche se vedere Vettel plafonato nelle retrovie non è mai un buon segnale. Ad ogni modo il campionato è lungo e questo round di Imola può essere il punto di svolta in vista dei prossimi GP, in attesa degli aggiornamenti previsti per Barcellona.