F1 GP di Monza: top e flop
Alla fine del weekend di gara andato in scena a Monza scopriamo i top e i flop tra i protagonisti che si sono sfidati sul circuito brianzolo
Con una scia di polemiche si è chiuso il GP di Monza di F1, una gara folle ed appassionante, che ha visto Daniel Ricciardo tornare sul gradino più alto del podio nel giorno della storica doppietta McLaren.
Ricciardo Top: riconquista la vittoria e la fiducia dopo aver beffato la Red Bull in partenza
Ricciardo è un campione, un pilota fortissimo, ma qualcuno iniziava a dubitarne, altri pensavano che non sarebbe riuscito a riprendersi nel confronto con Lando Norris, sorridente fuori dalla monoposto e cattivissimo tra i cordoli, ma a Monza Daniel è tornato a sorridere, ha finalmente trovato gli automatismi con la McLaren ed è stato lui a riportare la vettura di Woking alla vittoria, non l’astro nascente inglese, e questo nel team ora è chiaro a tutti! Si attendeva una risposta da Ricciardo ed è arrivata, magari un po’ tardiva, ma in maniera clamorosa, con quella grinta e quell’autorevolezza che lo contraddistinguono nelle giornate migliori.
Il suo peregrinare fino alla McLaren, dopo che Marko l’ha costretto indirettamente a lasciare la Red Bull in cui tutto avviene in funzione di Verstappen, è stato foriero di una parentesi interessante in Renault, e l’ha condotto ad un difficile avvio di stagione con il team di Woking, ma a Monza, quando poteva mettere i bastoni tra le ruote di Max, non ci ha pensato minimamente, è scattato sospinto dall’orgoglio, ed ha conquistato la testa della gara prima di diventare irraggiungibile per tutti, anche per Norris, che ha sfoggiato un sorriso tirato e complimenti di circostanza, maturi ma di circostanza, su quel podio in cui è stato costretto a guardarlo dal basso. Il suo sorriso è l’immagine più bella di questo weekend di F1, più forte delle polemiche tra Hamilton e Verstappen, e di una formula di qualifiche che sta per cambiare ma è ancora in sperimentazione.
Red Bull Flop: Marko e Horner non riescono a gestire Verstappen ed aumentano i pericoli in pista
Potrebbe essere l’anno di Max Verstappen, la classifica lo vede davanti ad Hamilton, e la Red Bull non è mai stata così in forma nell’era delle F1 ibride, ma il team delle lattine volanti rischia di gettare al vento un mondiale per le intemperanze del suo pilota. Diciamoci la verità, Verstappen non è mai stato un angioletto, appena ha potuto ha gettato letteralmente fuori pista i suoi avversari, le immagini dei GP degli ultimi anni sono pieni di inquadrature in cui l’olandese ha fatto incetta di scontri, solamente che adesso lotta per il titolo piloti ed ha molto da perdere e con lui tutto il team.
A Monza ha agito con malizia, sapeva che sarebbe finita così, ma ha pensato bene di trarre vantaggio da un incidente di gara contro Hamilton con il risultato che solo l’halo ha salvato il 7 volte campione del mondo, e la causa di un atteggiamento tanto incauto è la cattiva gestione del suo talento da parte di Marko ed Horner, che l’hanno spinto ad agire così, dopo averlo spalleggiato per 3 settimane con inutili polemiche dopo il GP di Silverstone. In pratica, a Verstappen, che non alza mai il piede di suo anche quando dovrebbe, è stata data carta bianca, e lo scontro alla chicane è il risultato di tanta libertà d’espressione. Così, è toccato alla FIA riportare il fenomeno olandese con i piedi per terra, arretrandolo di 3 posizioni in griglia nel prossimo appuntamento, e togliendogli 2 punti sulla patente, come a dire: sei pericoloso!
Putroppo questo non è Top Gun e Verstappen non è Maverick, questa è la F1, ed anche se le monoposto sono sicure, si rischia la vita! La penalizzazione è giusta, perché dopo la farsa del Belgio si sarebbe dato un vantaggio non meritato a Verstappen, ma è giusta soprattutto per la sicurezza. In Casa Red Bull devono avere più polso, ma è ormai chiaro che è Verstappen a fare il bello ed il cattivo tempo, il ragazzo con il volante in mano è fortissimo, uno dei talenti più puri tra quelli in pista attualmente, ma per diventare campione deve dimostrare anche maturità caratteriale, e in questo i vertici della squadra inglese non l’aiutano. A parti invertite, se Hamilton fosse salito sopra alla Red Bull di Verstappen, sarebbe in atto una tempesta mediatica di proporzioni bibliche.
Mercedes Flop: l’errore ai box costa la gara ad Hamilton
Quando sei il team di riferimento e il tuo pilota può sopravanzare l’avversario per il mondiale con la strategia, non puoi permetterti il lusso di perdere tempo in un pit-stop: si getta alle ortiche il lavoro di chi è impegnato a limare decimi giro dopo giro, e si creano situazioni come quella dell’incidente tra Hamilton e Verstappen, che ha favorito l’olandese ed ha messo a rischio il campione del mondo. Occorre una strigliata da parte di Wolff a tutta la squadra, perché manca concentrazione, e forse sta scemando quella fame di vittoria dopo tanti anni al vertice. Di certo, i segnali non sono incoraggianti e se a questa situazione aggiungiamo un Bottas libero da vincoli dopo la firma con l’Alfa Romeo, non sarà semplice per Hamilton vincere l’ottavo titolo mondiale piloti…
Giovinazzi Top: l’italiano è sfortunato ma può stare tra i grandi
Avrà imprecato, si sarà disperato, e forse si sarà chiesto perché il fato si è accanito contro di lui, Antonio Giovinazzi potrebbe essere costretto a lasciare l’Alfa Romeo il prossimo anno per cedere il suo sedile all’ennesimo pilota con la valigia; soldi al posto del talento, ma questa è la F1, assetata di soldi anche a scapito dei risultati. Intanto a Monza l’italiano ha dimostrato, ancora una volta, di essere veloce, anzi velocissimo. Nel venerdì di prove ha conquistato il Q3 con autorevolezza, è stato guardingo nella sprint qualifying e poi, in gara è partito forte mettendosi tra le due Ferrari.
Ecco le Ferrari, proprio una di loro, una cugina di pista, quella di Sainz, l’ha buttato fuori costringendolo a quella sosta forzata che l’ha relegato oltre la zona punti. E dire che Giovinazzi aveva il ritmo dei primi, e chissà dove sarebbe potuto arrivare senza essere tamponato da Sainz… Il ragazzo merita di rimanere in F1, l’Italia merita un pilota nel circus, e la speranza di tutti è che questo accada, anche perché Antonio ha un conto aperto con la fortuna!
Ferrari Flop: troppo distante dalle posizioni che contano
Alla fine, con una Red Bull ed una Mercedes out, e Perez penalizzato di 5 secondi, Leclerc ha conquistato un insperato quarto posto, mentre Sainz non è andato oltre il sesto, troppo poco nella gara di casa, davanti al proprio pubblico, troppo poco con le McLaren, avversarie dirette, che filano come missili e si prendono le prime 2 posizioni. Mancano 20 CV, d’accordo, ma al tifoso questo interessa poco, il tifoso vuole le Ferrari che corrono più veloci delle altre, e vuole festeggiare i piloti in rosso sotto il podio.
E’ troppo tempo che la Ferrari insegue, è ora di accelerare il passo, di mostrare i muscoli, di riprendersi il ruolo da protagonista, lo esige la piazza. Non si vince un mondiale piloti dal 2007, e Raikkonen sta per andare in pensione, è il momento di rimboccarsi le maniche e di dimostrare, non si può temporeggiare ad oltranza, ed il 2022 è già carico di aspettative esagerate!
Stroll Top: a Monza indossa i gradi da capitano
Vettel a Monza è l’ombra di se stesso, passeggia con il padre sulla pista, medita sul futuro, non incide, e continua a dar seguito ad una stagione controversa. L’Aston Martin vorrebbe tenerlo, ma forse potrebbe raggiungere Raikkonen fuori dal circus prendendo una pensione anticipata, ad ogni modo la squadra inglese sul circuito brianzolo non ha potuto fare altro che appoggiarsi sulle spalle di Stroll, il quale ha portato la monoposto a punti, in settima posizione, comunque davanti ad un “cagnaccio” come Alonso, mentre il 4 volte campione del mondo è rimasto 12esimo. In questo momento sembra essere lui il capitano, e quando nel box c’è un pilota con 4 mondiali in bacheca non è un segnale incoraggiante, anche se è comunque motivo di crescita per il canadese.