F1 GP di Spagna: Top e Flop
Dopo la gara vinta da Hamilton sul circuito di Barcellona andiamo a scoprire i Top e i Flop del GP di Spagna.
Concluso il quarto GP di F1 della stagione, siamo a 3 gare ad 1 per Hamilton contro Verstappen, che continua a rimanere in scia al Campione del mondo nonostante la Red Bull non sia più quella della prima corsa. Scopriamo i Top e i Flop del gran premio andato in scena in Spagna nel weekend appena trascorso.
Mercedes Top
La Mercedes è stata stimolata dalle prestazioni della Red Bull nella prima gara e, spinta da una reazione carica d’orgoglio, ha reso la sua monoposto praticamente perfetta, facendola tornare la più veloce del lotto. Certo, il vantaggio nei confronti delle lattine volanti si è assottigliato rispetto al 2020, ma ancora è sufficiente per vincere. Con un pilota come Hamilton tutto diventa più facile, ma nella gara spagnola il muretto box merita un applauso: strategia differenziata, Verstappen attaccato su due fronti, e vittoria finale. Alla fine Hamilton è salito in trionfo sul gradino più alto del podio, ma il successo di Barcellona è una vittoria di squadra, a cui ha contribuito anche Bottas.
Perez Flop
Quando il tuo compagno di squadra lotta contro due Mercedes devi dare un contributo, aiutare a mettere pressione agli avversari, e consentire al box di lavorare sulle strategie. Invece Perez oggi è stato lontano dalla zona podio, così lontano che anche Leclerc gli è arrivato davanti, la sua prestazione al di sotto delle aspettative è stata sottolineata da Verstappen che non ha risparmiato certo delle critiche al messicano dicendo come in realtà corre da solo contro i due piloti della Stella a Tre Punte. L’atmosfera in Red Bull non è certo delle migliori e le performance di Perez non aiutano a riportare l’armonia in un team dove ogni driver che affianca Verstappen ad ogni GP viene sottoposto all’esame della vita, e nel quale la stella olandese inizia a spazientirsi nel non poter brillare di luce mondiale. Inoltre, c’è un certo Helmut Marko che decide le sorti dei piloti in maniera quantomeno originale, tanto che Bottas ha sottolineato che non è la Mercedes a cambiare driver a stagione in corso. Under Pressure cantavano i Queen e David Bowie in un brano che sarà di sicuro il più ascoltato nella playlist di Perez!
Ferrari Top
La Ferrari cresce gara dopo gara, e se l’obiettivo era quello di arrivare davanti alle McLaren, è stato raggiunto e addirittura superato grazie al quarto posto di Leclerc. Il monegasco ha gettato il cuore oltre l’ostacolo, ha superato Bottas in partenza, ma poi non ha potuto contrastare la superiorità velocistica della Mercedes nel ritorno del finlandese. Niente podio per “Carletto” ma che soddisfazione potersi mettere alle spalle Perez e Ricciardo! Peccato per Sainz che ha rincorso l’australiano per un lungo tratto di corsa senza riuscire a superarlo, ma, alla fine, il settimo posto vale più di quanto si possa pensare se si considera che l’altra McLaren, quella di Norris, è transitata in ottava posizione sotto la bandiera a scacchi. Certo, tutti vorremo vedere la Ferrari lottare per la vittoria, o perlomeno per il podio, ma con gli sviluppi concessi bisogna riconoscere che il team ha lavorato bene. Ora però, viene da chiedersi: che senso ha continuare ad impegnare risorse per raggiungere il podio, o sfiorare una vittoria fortunosa, quando cambierà il regolamento nella prossima stagione?
Vettel, Alonso e Raikkonen Flop
Scorri la classifica finale del GP di Spagna del 2021 e ti rendi conto come il tempo non sia clemente con nessuno, nemmeno con dei campioni del mondo che, insieme ad Hamilton e ad un mito come Schumacher, hanno scritto la storia della F1 recente. Infatti, Raikkonen, Vettel ed Alonso, sono arrivati, rispettivamente, in 12esima, 13esima, e 17esima posizione. Il primo dei magnifici 3 comunque ha l’ambizione di andare a punti, è consapevole di guidare un’Alfa Romeo che non gli può garantire le performance di un tempo, e sembra prossimo a lasciare in circus, per cui il suo risultato stupisce fino ad un certo punto. Comunque, la sua parabola discendente non entusiasma di certo gli appassionati, che saranno rimasti perplessi di fronte ai risultati di Vettel e di Alonso. Il tedesco è salito sull’Aston Martin con la volontà di dare del filo da torcere alla Ferrari che non aveva voluto rinnovargli il contratto alle sue condizioni, e con la consapevolezza di entrare nell’orbita Mercedes con la segreta speranza di poter prendere il posto di Hamilton qualora quest’ultimo avesse lasciato o cambiato team. L’asturiano è tornato per l’ultima chance di poter riassaporare il gusto della vittoria, e per dimostrare a tutti che è ancora uno dei migliori piloti di sempre. Peccato che Vettel corra quasi sempre nelle retrovie e non si dimostri veloce nel giro secco, mentre Alonso non riesca a battere Ocon che sembrava viaggiare distante anni luce da Ricciardo. Forse l’esperienza in Ferrari è risultata traumatica per Vettel, pronto a diventare il nuovo Schumacher, stratega nel cantare alla Toto Cutugno, prima di diventare più triste di una canzone di Cocciante all’arrivo in squadra di Leclerc. Mentre la pausa non ha rigenerato Alonso, nonostante le sue tante avventure motoristiche. Nando lotta, combatte, ma perde la sfida con il cronometro, e, per il momento, quella con Ocon. Dei tre è quello che ha le maggiori chance di risalire la china, e sarebbe bello rivederlo andare forte come un tempo, nella prima gara sembrava potercela fare, ma nei successivi tre GP ha deluso.
Ricciardo Top
Finalmente Daniel torna a sorridere, certo, ancora non può bere dalla scarpa sul podio, ma inizia a carburare con la McLaren e, per la prima volta si mette dietro Norris in qualifica, un cliente scomodo per chiunque. In gara poi tiene dietro Sainz mostrando una certa confidenza con la nuova monoposto, è il segno che sta tornando a fare la differenza, che il tempo di adattamento alla monoposto inglese è terminato. Il prossimo GP è quello di Monaco, dove Ricciardo ha detto di poter vincere, perché è il pilota a fare la differenza, per cui lo aspettiamo con grande interesse. Intanto Norris inizierà a guardarlo in un altro modo, inizierà a temerlo, e forse la competizione tra i due si farà più accesa.