F1 GP di Stiria: Testa a Testa
Analizziamo il rendimento dei piloti e in un Testa a Testa vediamo come è andato nel weekend il confronto tra compagni di squadra.
Nel GP di Stiria di F1 dietro le prime posizioni i piloti hanno dato spettacolo con sorpassi memorabili: analizziamo la sfida interna di ogni box nel nostro testa a testa.
Verstappen VS Perez: Max è inavvicinabile a Spielberg
In questo weekend chiunque avesse tentato di sfidare Max Verstappen sulla pista di Spielberg al volante della Red Bull più incisiva degli ultimi anni avrebbe avuto la peggio. L’olandese è stato come il cavaliere nero della famosa barzelletta di Gigi Proietti: implacabile, inarrivabile e, soprattutto, imbattibile. Anche avendo la stessa monoposto, Perez non ha potuto far altro che guardarlo da lontano, e in gara, se non fosse stato per il cambio gomme al rallentatore, magari sarebbe salito sul podio, ma solo sul gradino più basso, ad accompagnare l’ascesa del divino Max. Il confronto su questo tracciato è stato impari, ma Perez ha fatto il suo, da buon secondo, e Marko offrirà un giro di Spritz anche a lui.
Hamilton VS Bottas: il divario è netto ma non basta a Lewis che vorrebbe più potenza per la sua Mercedes
Oggi più che mai si è vista la differenza tra le prime e le seconde guide, e il distacco tra Hamilton e Bottas nei momenti caldi della gara è stato siderale. Certo, Bottas in Stiria ha corso bene, conquistando un podio con l’aiuto della strategia, ma Lewis ha dimostrato di essere di tutt’altra pasta, pur perdendo il confronto in qualifica. Il campione del mondo ha tentato in tutti i modi di rimanere in scia alla Red Bull numero 33, poi, quando ha capito di non poterci riuscire, ha cambiato le gomme e si è preso il punto del giro veloce. La speranza è l’ultima a morire ma di questo passo il re della scorsa stagione dovrà abdicare ed avrà bisogno di un sostegno costante, così si coccola il bistrattato Bottas dicendo che vorrebbe tenere lui anche l’anno prossimo, consapevole anche dei maggiori grattacapi che riceverà da Russell.
Leclerc VS Sainz: la furia rossa di Charles terrorizza Spielberg e incanta in TV
Quando sbaglia lo fa alla grande, dilapidando in pochi istanti delle possibili vittorie, ma quando la fortuna è dalla sua, e ci mette tutta la grinta che ha, Leclerc fa letteralmente sognare, è un mix tra Villeneuve e Schumacher. La sequenza di sorpassi con cui si è sbarazzato dei vari Raikkonen, Vettel, Tsunoda, Alonso e Stroll, è stata incredibile. Certo, qualche contatto poteva penalizzarlo, ma è andata bene ed è riuscito a conquistare la settima posizione dietro a Sainz anche se al secondo giro è dovuto rientrare per cambiare l’ala dopo una toccatina con Gasly. Chissà senza quel contrattempo cosa avrebbe potuto fare… Ma il prossimo GP si correrà sulla stessa pista per cui aspettiamoci grandi cose! Sainz dal canto suo è partito 12esimo, ha gestito le gomme da maestro, ed è arrivato sesto facendosi rispettare nei duelli. Lo spagnolo è stato più lento in qualifica, uscendo nel Q2, ma in gara è stato costante e valoroso, anche se la sua giornata positiva è stata offuscata dal talento di Leclerc, vero eroe della gara e dei telespettatori rimasti orfani del duello tra Verstappen ed Hamilton.
Norris VS Ricciardo: la fascia da capitano è sempre nelle mani di super Lando Norris
Norris è stato la sorpresa delle qualifiche, in gara ha stupito tenendosi dietro per diverse tornate sia Perez che Bottas, poi la sua monoposto ha iniziato ad avere problemi misteriosi ed ha tirato i remi in barca, accontentandosi di un dignitosissimo quinto posto. Tanta roba rispetto ad un Ricciardo che è sempre di più la brutta copia di quello conosciuto in Red Bull ed in Renault, al punto che iniziamo a sospettare che stia correndo un sosia dal piede leggero. In realtà le cose per Daniel non stanno andando bene per niente, e se in qualifica ha salutato la compagnia nel Q2, in gara non è andato oltre una 13esima posizione che lascia perplessi, anche se bisogna ammettere che anche la sua McLaren è stata altalenante nelle prestazioni. Il campionato è ancora lungo ma la pazienza dei vertici della squadra di Woking inizia ad essere messa a dura prova.
Vettell VS Stroll: due passi indietro per Seb che piomba nell’abisso delle retrovie
Una rondine non fa primavera, ed un secondo posto fortunoso non fa un campione, perché Seb, in arte Vettel, dopo la prestazione di Baku non ha più brillato, e in Stiria ha corso come un gambero, un grande gambero verde inglese, o british racing green per gli amici dell’Aston Martin. In qualifica non è andato oltre il Q2 e in gara è stato superato persino da Iceman con l’Alfa Romeo, che quando se l’è visto davanti non ha esitato, ed ha voluto dimostrargli che in Ferrari era secondo solamente per contratto! Alla fine, torna a casa con un 12esimo posto che metterà dei seri dubbi a Lorenz Stroll quando dovrà inviare il bonifico mensile al 4 volte campione del mondo. Eh già, perché il figlio Lance, nel frattempo, è entrato in Q3, ed ha chiuso la gara in ottava posizione.
Gasly VS Tsunoda: il giapponese punta sulla concretezza ma Gasly è sfortunato
Purtroppo Gasly ha dovuto lasciare la compagnia al termine del primo giro per una foratura rimediata da un contatto con Leclerc in partenza che ha generato danni maggiori alla sua monoposto. Ma il pilota di punta dell’Alpha Tauri in qualifica è stato veloce, con un sesto tempo decisamente valido, e comunque migliore dell’ottavo di Tsunoda, mentre in gara ha dovuto dare forfait senza avere colpe. Il giapponese dal temperamento latino invece ha ben figurato in qualifica e poi ha conquistato un decimo posto tutta concretezza, portando a casa la monoposto intatta. Vista così, la sua corsa è stata un successo, ma in questo caso un pareggio ci sta tutto.
Alonso VS Ocon: Nando ci prende gusto e si aggiudica un altro duello con il compagno di squadra
Alonso sembra veramente essere tornato quello di una volta, a differenza di Vettel manda segnali sempre più incoraggianti, e con l’Alpine compie prodezze in gara ed è concreto in qualifica. Infatti, parte nono e arriva nono in una corsa dove niente era scontato, e in cui ha lottato quando c’era da lottare, sempre nel massimo rispetto degli avversari e della monoposto. Ocon non è approdato al Q3 per la seconda volta consecutiva e poi in gara ha fornito una prestazione opaca, con un 14esimo posto che non giova all’immagine di chi ha appena rinnovato il contratto. Forse si è rilassato troppo, ma quando sei nella savana della F1 e il tuo primo avversario è il vecchio Simba, non ce ne voglia Alonso, è meglio non distrarsi perché il Leone asturiano è sempre a caccia!
Raikkonen VS Giovinazzi: risvegli di Iceman in una gara ad effetto amarcord
Giovinazzi si ritrova nella mischia in partenza e la sua gara parte in salita mentre Raikkonen riassapora il piacere della caccia, soprattutto quando la preda è un certo Vettel, che corre con una monoposto più performante. Iceman nelle fasi finali del GP di Stiria sembra accendersi, e prima si tocca con Leclerc, poi supera Vettel con un sorpasso da manuale dimostrando una classe ancora viva e cristallizzata da un’Alfa Romeo poco incisiva. In qualifica però non brilla, e Giovinazzi è più rapido nel giro secco. Così, anche in questo caso è un pareggio, d’incoraggiamento, per entrambi.
Russell VS Latifi: la sosta ai box per Russell è sempre un rischio
Non c’è pace per George Russell, ogni volta che si ferma ai box sembra che qualcuno abbia in mente un piano diabolico per sabotarlo. Anche oggi era abbondantemente in zona punti, poi è arrivato il cambio gomme, che puntualmente è diventato più lungo del solito quando c’è la necessità di essere risoluti e sbrigativi, ed ecco che il numero 63 è piombato di nuovo nella palude delle retrovie. Latifi non può avvicinarsi alle sue prestazioni e le qualifiche, così come la prima parte della gara, lo hanno dimostrato. La Mercedes lo aspetta ed Hamilton no, già questo è un attestato di stima indiretto di cui essere orgogliosi!
Schumacher VS Mazepin: il tedesco si aggiudica il GP delle Haas
La corsa delle Haas è sempre una gara a parte e il fatto che Schumacher sia finito davanti alla Williams di Latifi è passato in sordina, ma ha un significato importante per il figlio di Michael, che ha imparato il russo stretto per rispondere alle provocazioni in pista di Mazepin, al punto che il muretto box l’ha richiamato prima che i due si toccassero. Il tedesco, nonché figlio d’arte, continua a fare il suo e Mazepin continua il suo anno da rookie dimostrando un temperamento poco incline ai compromessi. Schumacher, più diligente, si aggiudica l’ennesimo confronto, e fa i compiti a casa, Mazepin interpreta la F1 in maniera più viscerale, e non si tira mai indietro.