F1 GP di Ungheria 2021: testa a testa
A seguito del controverso GP di F1 andato in scena in Ungheria analizziamo le sfide tra i compagni di squadra di ogni team
Il compagno di squadra è sempre il primo avversario, quindi, a seguito di questo folle GP di F1 di Ungheria, andiamo a scoprire come sono andate le sfide all’interno di ogni box.
Hamilton VS Bottas: il re non si batte
Cosa dire di Hamilton, ha digerito ogni genere di insulto nelle ultime 2 settimane, sia social che ufficiale, con Horner e Marko sempre con il dito puntato verso di lui, ha dovuto subire anche i versi ingiudicabili dei soliti razzisti dopo la pole position e poi si è ritrovato dietro al gruppo per un errore di strategia nella ripartenza del GP di Ungheria. Nonostante questo è riuscito a risalire fino al terzo posto, evitando che Alonso lo buttasse fuori in un duello tanto epico quanto delicato, considerato che tra i due sono affiorate vecchie ruggini e che Lewis era l’unico ad avere qualcosa da perdere. Se tornassimo indietro di 2 GP sarebbe stato improbabile vedere il numero 44 in testa al mondiale piloti con 8 punti di vantaggio, e invece è accaduto, perché il campione del mondo ha dato tutto, supportato da una Mercedes tornata di colpo competitiva come ad inizio stagione. Per Bottas è stato praticamente impossibile stare al passo, considerato che il finlandese è ormai palesemente fuori dal progetto Mercedes, ma in Ungheria ha dato una grande mano al compagno di squadra, prima conquistando la prima fila, e quindi creando una possibile difficoltà a Verstappen in partenza, e poi innescando, inconsapevolmente, la carambola al via in cui sono state danneggiate le monoposto di Verstappen, Norris, Perez e la sua.
Verstappen VS Perez: Max vince per orgoglio
Dopo le polemiche post Silverstone e in seguito alle poco edificanti dichiarazioni a fine GP di Ungheria, Verstappen non ha dato una bella immagine di sé, ma in pista, in gara, non ha mollato, ha conquistato punti mondiali nonostante una vettura danneggiata al via dopo l’impatto con la McLaren di Norris, ed ha ridotto il più possibile il vantaggio di Hamilton in classifica mondiale. Certo, da lui in qualifica ci saremmo aspettati qualcosa di più, ma dopo l’impatto di Silverstone è già tanto che sia arrivato così combattivo in Ungheria. Perez è stato vittima dell’incidente causato da Bottas, abbattuto letteralmente dal finlandese ormai con la vettura fuori controllo, è stato costretto ad abbandonare la gara, perdendo così l’arduo confronto con il compagno di box.
Leclerc VS Sainz: un confronto deciso da Stroll in versione kamikaze
Leclerc è sconsolato mentre lascia la gara prima del tempo, perché in partenza non ha potuto evitare un Lance Stroll fuori controllo, che è andato a frenare sull’erba con la pista bagnata prima di centrarlo in pieno. Il monegasco forse avrebbe potuto battagliare per le prime posizioni ma non lo sapremo mai, ed è inutile che in telecronaca si parli in continuazione di cosa avrebbe potuto fare, un pilota fuori dalla corsa è fuori, con i se e con i ma nessuno ha mai vinto nulla! Ma questo è un altro discorso, perché quello che ci interessa sottolineare è che Sainz, complice la squalifica di Vettel, ha conquistato, seppur a gara abbondantemente conclusa, il terzo gradino del podio. Un ottimo risultato? Non proprio, perché Carlos in qualifica ha dilapidato tutto in Q2 andando contro le barriere e poi in gara non è mai stato realmente in lotta per qualcosa di importante, visto che non ha mai raggiunto gli scarichi di Vettel, e che una volta arrivato Hamilton non ha potuto opporre la stessa resistenza di Alonso. Il confronto tra i due ferraristi è stato deciso da Stroll, che ha compiuto un’azione molto più irresponsabile di quella di Bottas, reo essenzialmente di guidare una Mercedes e perciò inviso alle ire di Horner e Marko ormai fuori controllo.
Vettel VS Stroll: il veterano in Ungheria è inarrivabile per Stroll
A volte ritornano, a piccoli passi, ma ritornano, magari in maniera fortuita, ma i piloti come Vettel possono sempre piazzare la zampata vincente, perlomeno contro un compagno di squadra surclassato e colpevole fino al midollo di aver compiuto una manovra che dovrebbe togliergli punti dalla super licenza. L’errore di Stroll è stato imbarazzante, frenare sull’erba con la pista bagnata è da folli, e per fortuna nessuno ha riportato guai fisici, ma è meglio che per qualche giorno il canadese non si faccia vedere da Leclerc… Vettel invece, si è trovato nel posto giusto al momento giusto, è stato secondo da inizio gara ed ha concluso in quella posizione, poi è stato squalificato, ma comunque aveva raggiunto un podio, che però è stato macchiato dal fatto di non essere riuscito ad impensierire realmente Ocon, un pilota molto meno blasonato del 4 volte campione del mondo.
Ocon VS Alonso: non può esserci un vincitore nella giornata perfetta dell’Alpine
La vittoria di Ocon è frutto anche della difesa, quasi oltre i limiti, di Alonso nei confronti di Hamilton; se lo spagnolo avesse buttato fuori il campione del mondo tutti avrebbero rivisto il duello trasfigurato sulle 4 ruote tra Marquez e Valentino Rossi nel 2015, ma per fortuna non è andata così: i due non si sono toccati, ed Hamilton ha concluso la sua gara sul podio, ma non in prima posizione; proprio quello che voleva ottenere Alonso, per salvaguardare la vittoria del compagno di squadra Ocon. Il francese, dal canto suo, è stato tenace, ci ha creduto, non ha fatto mai avvicinare Vettel quel tanto che gli consentisse di attaccarlo, ed ha tagliato per primo il traguardo sotto la bandiera a scacchi. Un risultato che indica parità tra due compagni di squadra, che si sono abbracciati a fine gare restituendoci una bell’immagine di questo sport: ne avevamo tutti bisogno dopo i veleni di Silverstone!
Norris VS Ricciardo: la gara opaca di Ricciardo non è sufficiente anche con Norris fuori dai giochi
Lando Norris è arrivato in Ungheria con la voglia di tornare a frequentare il podio come ci aveva abituato prima di Silverstone, ma non ha fatto i conti con Bottas che l’ha tamponato al via scaraventandolo contro Verstappen: bandiera rossa e gara finita per il campioncino inglese! Ricciardo nel frattempo ha corso una gara in ombra e alla fine si è fatto passare anche da un Verstappen con la monoposto rappezzata. Non ha raggiunto nemmeno la zona punti, e in qualifica ha salutato la compagnia nel Q2, mentre Norris era entrato con autorità in Q3, troppo poco per vincere un confronto con il compagno di squadra che è rimasto subito fuori dalla corsa, troppo poco per uno come lui.
Gasly VS Tsunoda: troppo forte Gasly per questo Tsunoda
Nonostante sia stato costretto a lasciare il sedile della Red Bull da Marko, Gasly si è dimostrato uomo squadra e questo gli fa onore, visto che ha conquistato il giro veloce al termine del GP di Ungheria per sottrarlo ad Hamilton. Al di là di questo aspetto, il confronto con Tsunoda è ancora ingeneroso per il Giapponese, surclassato nel giro secco, e poi costretto a cedere la posizione al compagno di squadra con un certo disappunto. Ormai Gasly è da top team e le sue performance non suscitano più clamore, ma non ditelo a Marko…
Raikkonen VS Giovinazzi: Kimi la spunta con un 1 punto mondiale
La velocità troppo alta in corsia box ha generato una penalità che ha praticamente rovinato la gara del nostro Giovinazzi, peccato, perché Antonio è veloce e meriterebbe delle chance pulite per far valere le sue prestazioni. In questo contesto invece è stato particolarmente concreto Raikkonen, a un passo dalla pensione, ma con la determinazione del campione. Con la squalifica di Vettel ha conquistato il decimo posto, quindi un punto mondiale, che gli basta per aggiudicarsi il confronto con Antonio.
Russell VS Latifi: la Williams va a punti con entrambi ma vince Latifi
Finalmente Russell è andato a punti, una notizia di questi tempi, perché il talentuoso inglese, fenomenale nel giro secco, va sempre in difficoltà quando si tratta di conquistare punti importanti in gara. Ma la beffa sta nel fatto che Latifi, il suo compagno di squadra, è arrivato una posizione davanti a lui, aggiudicandosi il derby interno nel team che fu del mitico Frank Williams. La scuderia inglese non starà a pensare troppo a questo aspetto, considerati i punti totali incamerati, ma Russell appare sempre più distratto dalle voci del mercato, ed è più che comprensibile visto che attende il sedile di Bottas con una certa impazienza.
Schumacher VS Mazepin: il derby degli ultimi va Schumi Jr.
La Haas continua ad inseguire con una monoposto troppo vecchia per essere competitiva, ma, complice la penalizzazione occorsa a Giovinazzi, Mick Schumacher non ha chiuso ultimo il GP di Ungheria, per cui può continuare il suo apprendistato nella massima formula con una certa tranquillità, anche se ha picchiato contro le barriere nelle libere. Il risultato lo porta in vantaggio rispetto a Mazepin, compagno di squadra che ha già rinnovato e che sarà una presenza certa nel mondiale di F1 del 2022.