F1: Sebastian Vettel e il lockdown in una fattoria biologica
Sebastian Vettel, a margine di un evento a Vienna, ha dichiarato di aver passato lo scorso lockdown in una fattoria biologica come stagista.
Sebastian Vettel è un quattro volte campione del mondo di F1, uno dei piloti più vincenti di sempre e un uomo dalle mille risorse. Quindi, non sorprende più di tanto sapere che durante il lockdown dello scorso anno, il pilota tedesco abbia scelto di spendere gran parte del suo tempo in una fattoria biologica. Non lo ha fatto da turista, ma ha partecipato attivamente come stagista, per cercare di carpire i segreti di questo mondo.
L’agricoltura e l’alimentazione sono due settori che stanno molto a cuore al nativo di Heppenheim, specialmente il secondo riveste un ruolo primario nella sua vita da atleta. L’ex driver della Ferrari è infatti molto attento alla sua nutrizione che segue scrupolosamente per poi rendere al meglio dentro all’abitacolo di una monoposto.
Il segreto di Vettel
Nel corso di un evento a Vienna per Bio Bienen Apfel, il tedesco ha rivelato questo piccolo segreto, cioè quello di aver trascorso alcuni mesi in questa fattoria bio. “È stato entusiasmante imparare dalla pratica e parlarne con chi se ne occupa tutti i giorni”, ha dichiarato il nuovo alfiere di Aston Martin, che a sua volta ha aggiunto: “Cosa si può fare per mangiare più sano ed estrarre più performance dal tuo corpo? Ti poni delle domande, e, alla fine, ti rendi conto che ogni verdura è diversa, e non tutte le mele hanno le stesse sostanze nutrienti”.
Attento alle tematiche ambientali
Vettel ha sviluppato una certa sensibilità nei confronti delle tematiche ambientali, tanto che durante lo scorso GP del Bahrain si è posto delle domande sugli sprechi del Circus. Dopo aver visto l’aereo della Gulf Air provare il volo di parata, ha domandato a Stefano Domenicali, CEO della F1, cosa si potesse fare nel concreto per non sprecare benzina in questo modo. E Gulf Air ha risposto alle preoccupazioni di Vettel utilizzando carburante bio per la passerella d’onore. Piccole cose, ma sicuramente concrete per cominciare a cambiare qualcosa anche nel proprio mondo di appartenenza.