F1: si infiamma il caso Verstappen
I giudici di gara del GP del Brasile dovranno tornare sulla vicenda che ha visti protagonisti Verstappen e Hamilton nel giro 48 di Interlagos.
La battaglia è serratissima, la posta in palio è talmente alta che Mercedes e Red Bull non si fermano soltanto ai verdetti della pista, ma vanno oltre. Alla luce delle ultime immagini rilasciate dalla camera car della monoposto di Max Verstappen durante il GP del Brasile, la Mercedes ha risposto con un ricorso per rivedere una potenziale penalità da infliggere al pilota della Red Bull, reo di aver volontariamente spinto fuori dal tracciato Lewis Hamilton. Se il ricorso venisse approvato, Max Verstappen verrebbe retrocesso in terza posizione, il che diminuirebbe di altri tre punti il divario nella classifica piloti tra il leader olandese e l’inseguitore inglese.
Perché i giudici non hanno investigato
Michael Masi, direttore di gara a Interlagos, si era giustificato con la mancanza di immagini per non proseguire con l’investigazione per la manovra incriminata del giro 48. In quel frangente sulla monoposto dell’olandese era attiva la telecamera che inquadrava il posteriore della vettura e, per recuperare la visione anteriore, sarebbe servito del tempo. Una spiegazione non pienamente convincente, soprattutto alla luce delle immagini dall’alto che hanno dato un quadro chiaro dell’accaduto. Successivamente la produzione televisiva di Formula 1 ha estrapolato delle immagini registrate, che mostrano come Verstappen nell’ingresso alla curva ‘4’ abbia ruotato il volante con un minimo angolo, uscendo dalla traiettoria e spingendo di fatto Hamilton nella via di fuga. Le nuove immagini hanno dato la spinta a Mercedes per chiedere alla FIA di rianalizzare il caso.
Possibili esiti
I commissari sportivi del GP del Brasile dovranno riesaminare la faccenda, e tra giovedì e venerdì dovrebbero riunirsi in videoconferenza per scegliere se sanzionare l’olandese o archiviare il caso in modo definitivo. Non è del tutto chiaro se un’eventuale sanzione potrebbe retrocedere Verstappen di una posizione nella classifica del Gran Premio del Brasile o se dovrà scontare una penalità in griglia a Losail. La cosa più probabile, tuttavia, è che il collegio degli sportivi che ha operato a Interlagos non cambierà la sua visione sulla vicenda, come dimostrano alcuni precedenti, come ad esempio il caso dell’incidente di Silverstone (imputato Hamilton) della stagione corrente o il discusso caso di Sebastian Vettel a Montreal nel 2019. Quello che invece è certo è che la battaglia non finirà qua, infatti il clima è incandescente tra i due rivali, con Wolff e Horner, rispettivamente team principal di Mercedes e Red Bull, che minacciano la reciproca tolleranza zero. La parola passa alla pista, dove spesso vince il migliore.