Ferrari 296 GTS: come va la spider da 830 CV
La Ferrari 296 GTS è la declinazione a cielo aperto dalla 296 GTB e si scopre in appena 14 secondi.
La Ferrari 296 GTS è la variante a cielo aperto della 296 GTB, ed offre l’opportunità di sfruttare tutte le particolarità tecniche della sorella con il tetto chiuso en plein air. L’abbiamo guidata illuminati dal sole autunnale, forse il migliore per godere a pieno delle sue qualità dinamiche con il vento tra i capelli.
Ferrari 296 GTS: le differenze con la GTB si intravedono appena
Non ci sono differenze visibili tra la Ferrari 296 GTS e GTB, o meglio, sono inserite così bene nel corpo vettura che quando l’auto è chiusa si intravedono appena. Il tutto è merito di un matita particolarmente ispirata, quella di Flavio Manzoni, e di uno studio certosino del team di progettazione. Così, la zona posteriore è stata rivista con una copertura del motore ridotta, ma sempre con una finestra sul V6 biturbo, ci sono nuovi elementi laterali, ma rimane intatto il flying bridge. Adesso però, il tetto si ripiega dietro le spalle del guidatore, e la fun drive di Maranello lascia aperto l’abitacolo con una magia che si compie in 14 secondi fino a 45 km/h. Rimane tutta l’aerodinamica della coupé, a cominciare dal “vassoio da tè” anteriore, finendo con l’ala attiva posteriore. Brancardi e montanti anteriore e posteriore sono stati rivisti, in modo da garantire l’adeguata rigidità strutturale quando si viaggia a cielo aperto, mentre i condotti d’aspirazione hanno beneficiato di una rivisitazione per garantire la purezza del sound del “piccolo V12”, così viene chiamato il V6 sovralimentato della 296 GTS.
Al volante è emozione pura
La Ferrari 296 GTS si apre con il rituale del tetto che si ritrae ed il sole che entra nell’abitacolo. Così, apprezzo ancora di più i sedili chiari abbinati al blu della carrozzeria per una combinazione di colori elegante e raffinata. Si può partire in elettrico, perché è una ibrida plug-in, come la GTB, e si possono persino percorre 25 km ad impatto zero. Ma quando entra in scena il V6 sovralimentato con l’angolo di 120° tra le bancate ed i turbocompressori montati al centro della V, in alto, tutti i recettori presenti sulla pelle, e sono 130 per centimetro quadrato, si attivano all’unisono.
Nel momento in cui arrivano le curve poi, il battito impazzisce, e si ritrovano gli occhi del bambino, quelli, che Ligabue diceva “non li danno indietro mai”. Beh, si sbagliava, perché non si era ancora confrontato con la gioia pura di guidare una 296 GTS! Supportato dall’elettronica di ultima generazione, in Race l’auto mi concede persino di giocare con il posteriore in sicurezza, a patto di fare le cose per bene. Nel misto gli 830 CV totali esaltano le qualità di un telaio straordinario, si apprezza la solidità dell’avantreno contraddistinto da un’immediatezza d’azione fulminea, ed i 70 kg in più rispetto alla GTB proprio non si avvertono. La GTS offre il bello della GTB esaltandolo nella guida en plein air.
Prezzo: a partire da 320.000 euro
La Ferrari 296 GTS presenta un costo inevitabilmente più alto rispetto alla 296 GTB, visto che passa dai 275.000 euro di quest’ultima ai 320.000 euro, ma la scelta dipende dalla destinazione d’uso. Per chi ama viaggiare, e godere dell’auto su percorsi panoramici, è difficile rinunciare alla libertà offerta dalla GTS. Mentre chi frequenta spesso la pista nei trackday potrebbe prendere in considerazione la versione chiusa, anche se bisogna dire che la GTS non disdegna assolutamente la guida tra i cordoli.