Ferrari F355 berlinetta: la splendida coupé compie 30 anni
Ci sono auto che entrano nel cuore della gente, con il fascino delle loro alchimie. La Ferrari F355 berlinetta appartiene sicuramente alla specie.
La Ferrari F355 berlinetta celebra il suo trentesimo compleanno. Anche per i miti il tempo vola: sono passati tre lustri dalla presentazione del modello, avvenuta nella primavera del 1994. Qui, però, lo scorrere degli anni non ha lasciato rughe. Il look del modello è più bello che mai. Anche la tela ingegneristica ed emotiva restano coinvolgenti al più alto livello. Parlare di un’opera d’arte è perfettamente in linea coi contenuti di questa magnifica “rossa”, entrata in modo perenne nel cuore degli appassionati.
Con lei si è registrato un cambio di passo nelle berlinette V8 di serie. Notevole il progresso messo a segno sulla precedente 348, da cui discende. La Ferrari F355 berlinetta è un’auto più curata, sotto tutti i punti di vista. Già l’estetica annuncia tutto questo. Anche se le alchimie volumetriche sono quelle della progenitrice, il tema estetico è curato con maggiore eleganza, senza perdere un briciolo di sportività. Ne deriva un design maggiormente ancorato alla tradizione di un marchio che ha saputo miscelare sempre al meglio l’impronta muscolare alla purezza espressiva delle carrozzerie, specie di quelle firmate Pininfarina. Una griffe di cui si fregia anche la “rossa” in esame.
Qui i codici espressivi sono meravigliosamente armonici. I tratti della Ferrari F355 berlinetta scorrono in modo plastico, con una fluidità espressiva che lascia a bocca aperta. Nessun dettaglio sporca la magia dell’esecuzione, praticamente perfetta. Impossibile non innamorarsi del design di questa sportiva, che incanta sin dal primo sguardo. Sublime da qualsiasi prospettiva di osservazione, raggiunge il suo diapason nello specchio di coda, a dir poco incantevole. Certe cose si riescono a produrre solo in Italia, dove il senso del gusto è di casa.
Ferrari F355 berlinetta: ricerca accurata
Se il design è al top, non meno apicale è la qualità del resto. A partire dall’aerodinamica, gestita in modo attento e con un approccio innovativo, per non sporcare la finezza dei lineamenti. Gli ingegneri, per ottenere il risultato, si sono concentrati sul fondo, completamente carenato, che crea un effetto risucchio, aumentando la deportanza senza vistose e antiestetiche appendici esterne.
Il vero fiore all’occhiello della Ferrari F355 berlinetta è però il motore. Sotto il cofano posteriore trova, infatti, accoglienza un V8 da 3.5 litri, a 5 valvole per cilindro, con 380 cavalli al servizio del piacere. Ai suoi tempi, esprimeva una potenza specifica di riferimento, sul piano assoluto. Ancora oggi si distingue con stile fra le endotermiche aspirate, a riprova della bontà del suo progetto. Dotato di bielle in titanio derivate dalla Formula 1, questo cuore può spingersi fino agli 8500 giri al minuto, regalando musicalità meccaniche di straordinario splendore.
Emozioni da corsa, sensazioni uniche
Tanta energia viene scaricata sulle ruote posteriori col supporto di un cambio manuale a 6 marce. Nel 1997 giunse anche l’opzione dell’elettroattuato F1, per la prima volta portato su un’auto di serie, ma sulla Ferrari F355 berlinetta è di gran lunga preferibile l’altro, quello con la classica griglia cromata che guida i passaggi di rapporto. Il telaio semi-monoscocca in acciaio garantisce un’ottima robustezza strutturale, con effetti benefici sull’handling, che si giova della finezza dell’assetto e della precisione dello sterzo. In base alle esigenze del momento, il conducente può regolare gli ammortizzatori a controllo elettronico in modo più o meno racing, con le impostazioni Comfort e Sport.
Grazie al tono muscolare del motore e al peso contenuto del modello, pari a soli 1350 chilogrammi a secco, la “rossa” di cui ci stiamo occupando è in grado di raggiungere i 100 km/h con partenza da fermo in soli 4.7 secondi e di raggiungere una velocità massima di 295 km/h. Oggi cifre del genere non fanno impressione, ma sono ancora toniche e maturano in un quadro sensoriale che quasi tutte le auto contemporanee possono soltanto sognare.