Ferrari Purosangue: il comfort delle prestazioni
La Ferrari Purosangue unisce il fascino del V12 ad una tecnologia unica per le sospensioni attive.
Ferrari Purosangue, un Cavallino che galoppa sulle ruote alte senza timori cambiando le regole del gioco. L’abbiamo guidata tra le strade dolomitiche, anche sul ghiaccio, per scoprire i segreti della vettura più cool degli ultimi anni.
Ferrari Purosangue: un’amazzone da corsa
Una Ferrari non è mai stata così alta, una distanza da terra di oltre 18 cm su sportiva del Cavallino non si era mai vista. Eppure sulla Purosangue non sembra essere un problema. Già, perché lei si adatta alla strada, smorza rollio e beccheggio con la stessa naturalezza con cui un influencer si spara un selfie, e copia l’asfalto come se ci fosse spalmata sopra. Il trucco c’è, ma come ogni mago che si rispetti, non lo svela, a meno che non si smontino le sospensioni con tecnologia TASV (True Active Spool Valve) di Multimatic. Una novità a livello mondiale, che racchiude in un sistema integrato un motore elettrico a 48 volt ed un ammortizzatore idraulico di alta precisione per ogni ruota. Questo lavora in sinergia con così tanti dispositivi che la rendono una sorta di F22 Raptor da strada.
Nel team Purosangue giocano, nell’ordine, le 4 ruote sterzanti prese in prestito dalla 812 Competizione; l’ABS Evo, ereditato dalla 296 GTB, con adattamento specifico per i fondi a bassa aderenza; e la PTU, che sta per Power Transfer Unit, e trasferisce parte della coppia alle ruote anteriori: un’evoluzione della trazione integrale 4RM-S della GTC4 Lusso. Il tutto agisce sotto la regia del sistema SSC (Side Slip Control) 8.0. E quando il gioco si fa ripido entra in scena l’Hill Descent Control, per mantenere la velocità impostata nelle discese più insidiose. Così, si può sfruttare a dovere il V12 da 6,5 litri che allunga fino ad 8.250 giri dai collettori di scarico della stessa lunghezza pensati per enfatizzare il sound.
Inoltre, con il sistema di iniezione diretta che sfrutta due pompe ad alta pressione da 350 bar per inviare la benzina agli iniettori direttamente in camera di combustione la risposa al pedale del gas è sempre corposa ed omogenea. Docile e comoda come nessuna Ferrari è mai stata, quando allunga combina l’agilità di una 296 GTB al tiro infinito del V12. Bisogna leggere la scheda tecnica per credere che pesi veramente oltre 2000 kg, perché su strada, tra le curve, le sospensioni la rendono diretta e pungente come una roadster da 1000 kg. Lo scatto da 0 a 100 km/h coperto in 3,3 secondi e la velocità massima di 310 km/h non stupiscono, ma la precisione dello sterzo, e la rapidità nell’eseguire ogni input del guidatore sì! Sul ghiaccio poi, dove ogni Ferrari, tranne la GTC 4 Lusso, farebbe fatica, la Purosangue sfoggia sicurezza anche con le modalità di guida più impegnative, certo, in determinati frangenti ci vuole dell’esperienza, ma lei rende le cose più semplici di quello che sono, si toglie i meriti e li regala, in blocco, a chi è al volante.
Ferrari Purosangue: aprite quelle porte
Sulla Ferrari Purosangue le portiere posteriori non sono come quelle delle auto convenzionali, si aprono controvento a 73°, mentre quelle anteriori hanno un’apertura di 63°. E’ la prima della Casa di Maranello con 4 porte e da accesso ad un abitacolo con 4 poltrone singole. Per il quinto non c’è posto, perché in fondo è più bella così, e poi, l’esclusività si vede anche in queste scelte. Perché offrire un posto centrale meno edificante delle quattro poltrone singole? Sulla Purosangue tutti i passeggeri viaggiano in business. Con i comandi per il climatizzatore che fuoriescono come per magia sia davanti che dietro, ognuno può regolare il suo microclima. Ma le sedute anteriori possono offrire anche la funzione massaggio con 5 tipologie di massaggio differenti e tre intensità.
Volendo, al posto del tetto in carbonio, si può optare per un tetto in vetro che cambia opacità. Mentre il passeggero può contare su uno schermo grande 10,2 pollici per gestire l’infotainment ed osservare, in tempo reale, i parametri dinamici. Quando si viaggia in relax, poi, si può beneficiare di un’altra chicca: l’impianto audio Burmester con tweeter a nastro, per la prima volta al debutto su un’auto di serie. Il collegamento ad Android Auto e ad Apple CarPlay è assicurato, la Purosangue è un’auto moderna, anche se si riallaccia alla tradizione con il mitico motore V12. Se tanti aspetti la rendono unica rispetto alle altre Ferrari, il bagagliaio da 473 litri che si apre elettronicamente, le regala una praticità sconosciuta alle sue sorelle a baricentro basso. Difficilmente verrà utilizzata per grandi carichi, ma, volendo, è attrezzata anche per quello.
Prezzo: 390.000 euro per la Ferrari a 4 porte
Tutta nuova, a partire dal telaio, che sfrutta fusioni cave a spessore sottile per ridurre il quantitativo di linee di saldatura, la Purosangue ha una scocca realizzata in materiali che vanno dall’alluminio alla fibra di carbonio, con acciaio ad alta resistenza nei punti nevralgici. Per lei è stato scelto solo il meglio, e la sua esclusività impone un assegno da 390.000 euro.