FIA: il presidente Ben Sulayem contro Hamilton e Vettel
Il nuovo presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, ha recentemente criticato la tendenza della F1 a parlare di diritti e questioni non sportive.
Che non sia un periodo, sportivamente parlando, positivo per Lewis Hamilton e Sebastian Vettel lo dimostrano i risultati in pista in questa prima porzione di campionato di F1. Il sette campione del mondo della Mercedes è costretto costantemente a remare in posizioni di classifica in cui non era mai stato abituato in quindici anni di militanza nella categoria, mentre il tedesco della Aston Martin sembra aver spento quella luce che per anni lo ha contraddistinto come uno dei piloti più veloci in griglia. A rincarare la dose ci ha pensato il presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, che pubblicamente ha punzecchiato i due titolati driver del Circus.
Troppa politica in F1
Il nuovo presidente della FIA non ha criticato i risultati ottenuti in pista dai due campioni, bensì ha posto l’attenzione su un fenomeno che ultimamente sta cominciando a imperversare nell’ambiente dalla F1: la politica. Troppo spesso – secondo Ben Sulayem – si affrontano tematiche che poco hanno a che fare con i motori, e spesso e volentieri i due porta bandiera di questi messaggi sono proprio Hamilton e Vettel. In un’intervista a GrandPrix247, l’emiratino ha detto:
Purtroppo, il motorismo tende a essere troppo politico. Lo statuto FIA prevede la neutralità su certi temi, ma credo che alcuni la vedano solo quando fa comodo. Io sono più drastico, siamo qui per una sola ragione: lo sport.
A Niki Lauda e Alain Prost interessava solo guidare. Ora Sebastian Vettel guida una bicicletta arcobaleno, Lewis Hamilton è appassionato di diritti umani e Lando Norris si occupa di salute mentale. Tutti hanno il diritto di avere le loro opinioni, certo. Ma dobbiamo decidere se sia corretto imporre in ogni momento i nostri pensieri in qualcosa legato allo sport.
FIA: più corse meno messaggi
In sostanza il presidente della FIA si aspetta di ritornare a parlare solo di sport, di concentrarsi solo sulle corse che sono il focus principale della F1, mentre i messaggi riguardanti diritti e altre tematiche di rilievo umano dovrebbero essere lasciate ad altre sedi. Vedremo se i piloti presi in causa in tale questione vorranno lasciare una contro risposta o se faranno finta di nulla.