Fiat Panda Hybrid diventa a biometano: la sfida lanciata da Federmetano

Scopri il progetto di Federmetano: Fiat Panda Hybrid trasformata a biometano per una mobilità ecologica, con zero emissioni e costi ridotti

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 12 mar 2025
Fiat Panda Hybrid diventa a biometano: la sfida lanciata da Federmetano

“L’auto verde del futuro è già qui, ed è una trasformazione sorprendente della Fiat più amata dagli italiani”. Con queste parole, il Presidente di Federmetano, Dante Natali, ha presentato i primi risultati positivi del progetto di conversione delle Fiat Panda Hybrid in veicoli alimentati a biometano, una soluzione che promette di superare le auto elettriche in termini di sostenibilità ambientale.

Fiat Panda Hybrid a biometano: figlia di una collaborazione nutrita

Il progetto, frutto della collaborazione tra diverse aziende del settore, dimostra come sia possibile coniugare innovazione e tradizione nel campo automotive. La sinergia tra ME-TRA SpA, DINAMICA ECOSERVIZI SRL, ECOMOTIVE SOLUTIONS e il concessionario FIAT AUTOSTILE ha permesso di sviluppare una soluzione tecnicamente avanzata e al tempo stesso accessibile.

L’iniziativa “Panda Hybrid a biometano” rappresenta una svolta nel panorama della mobilità sostenibile. Il veicolo modificato non solo azzera le emissioni di CO2, ma offre anche prestazioni notevoli: con un solo chilogrammo di biometano può percorrere fino a 33 chilometri in percorso misto, grazie alla combinazione del motore tre cilindri da 999 cc con il sistema di recupero energetico elettrico.

Metano, un patrimonio per l’Italia

La rete distributiva italiana, con oltre 1.600 punti vendita, molti dei quali self-service, rende questa soluzione particolarmente pratica e conveniente. Il sistema si appoggia inoltre su una consolidata rete di officine specializzate, confermando la leadership italiana nel settore a livello europeo.

Secondo Natali, il biometano rappresenta una risposta concreta alle sfide della transizione ecologica, offrendo vantaggi sia economici che occupazionali per il sistema paese. L’invito del Presidente è quello di non focalizzarsi esclusivamente su tecnologie come l’elettrico e l’idrogeno, considerate più onerose e meno immediate.

Il successo di questa iniziativa dimostra come l’Italia possa giocare un ruolo chiave nella transizione verso una mobilità più sostenibile, valorizzando al contempo il proprio patrimonio industriale e tecnologico.

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