Figlio abbandonato all’Autogrill: lo manterrà il Comune
La cronaca ci riempie di fatti ai quali è difficile abituarsi, per la loro crudeltà.
Un ragazzo di 16 anni è stato abbandonato al proprio destino in un autogrill della rete viaria italiana. I familiari lo hanno lasciato da solo e se ne sono andati. Episodi del genere lasciano storditi, per la loro crudezza. Teatro dei fatti, un’area di servizio della A4, in direzione Trieste. Il sostentamento del minore è stato affidato al Comune di Cessalto, nel cui territorio si è consumato l’increscioso fatto.
Appello alle istituzioni sovracomunali
La gestione del ragazzo, che dovrà essere mantenuto fino a quando diventerà maggiorenne, avrà un costo giornaliero di 150 euro per il piccolo centro veneto: un vero salasso per le magre casse di un comune di soli 3738 abitanti. Da un lato, ovviamente, c’è il desiderio e l’imprescindibile dovere di essere solidali, dall’altro però sorge il problema di come reperire le risorse. Dal Municipio fanno sapere che presto l’amministrazione sarà costretta a chiedere un contributo alla Regione e allo Stato.
I fatti dell’autogrill
Ad abbandonare il sedicenne, giunto in Italia dall’Albania, sono stati i genitori, che non si sono fatti vivi per cercarlo. Un comportamento da brividi, quello messo in atto. Non si capisce come si possa essere così indifferenti verso un essere umano, specie trattandosi di un figlio in giovane età. La carenza di risorse finanziarie del nucleo familiare non è una buona giustificazione per un gesto del genere: il welfare italiano consente altre strade, anche riducendo la questione a un mero fatto economico.
Il ragazzo abbandonato all’autogrill dell’area di servizio di Calstorta è stato adottato, per competenza territoriale e a norma di legge, dal Comune di Cessalto, la cui giunta ha deliberato un contributo di 18 mila euro in suo favore, per mantenerlo almeno fino al 2022. Poi dovrà assumere un altro provvedimento, perché l’assegnazione durerà per tutta la fase della minore età.
Le parole del primo cittadino
Il sindaco Emanuele Crosato, come riporta Repubblica, si esprime in questi termini:
In Italia abbiamo un welfare che funziona, ma l’autostrada, per Comuni come il nostro, è un’arma a doppio taglio. Fa bene alle imprese ma non alle casse comunali, perché nelle due aree di servizio che si trovano nel nostro territorio comunale vengono abbandonati anche veicoli a cui vengono tolte le targhe, che poi tocca a noi smaltire. Un salasso per il nostro bilancio che deve fare i conti anche con i rincari energetici.
L’adolescente vorrebbe pesare poco sulle casse degli enti pubblici. Da quel che si apprende, avrebbe manifestato il desiderio di andare a lavorare per dare una mano d’aiuto ai genitori, verso i quali non nutre rancore, ma la strada non è percorribile. Una situazione davvero difficile, che muoverà certamente la rete della solidarietà. Il sindaco sta cercando delle soluzioni alternative che, al momento, non si intravvedono all’orizzonte. Attualmente il minore si trova in una struttura d’accoglienza.