Fleximan ritorna in strada, ma combina un pasticcio
Fleximan colpisce ancora: tentato sabotaggio di un autovelox a Riese Pio X. Polemiche su omologazione e battaglia legale in corso
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La notte tra il 24 e il 25 aprile a Riese Pio X, nel cuore del Trevigiano, un nuovo tentativo di sabotaggio ha acceso il dibattito pubblico. Il misterioso sabotatore noto come Fleximan, armato della sua inconfondibile smerigliatrice angolare, ha cercato di distruggere un autovelox. Tuttavia, il piano è fallito a causa dell’attivazione dell’allarme antifurto, costringendo il vandalo alla fuga. Questo episodio si aggiunge a una lunga serie di atti vandalici che hanno reso il personaggio un simbolo controverso: per alcuni un eroe che combatte contro un sistema percepito come oppressivo, per altri un criminale che mette a rischio la sicurezza stradale.
Una questione da analizzare approfonditamente
Parallelamente all’azione di Fleximan, si intreccia una complessa questione giuridica. L’associazione Altvelox ha infatti avviato una battaglia legale contro la sindaca di Riese Pio X e altri rappresentanti istituzionali, sostenendo che molti autovelox in uso manchino della necessaria omologazione tecnica prevista dalla normativa. Secondo Altvelox, i dispositivi dispongono di semplici autorizzazioni amministrative, insufficienti a garantirne la conformità. Questo argomento ha trovato eco in numerose sentenze di Giudici di Pace e persino in pronunciamenti della Corte di Cassazione, che hanno stabilito che l’assenza di omologazione può rendere illegittime le multe e giustificare il sequestro degli apparecchi non conformi.
Nel tentativo di arginare il fenomeno, il Ministero delle Infrastrutture sta lavorando per chiarire e unificare i concetti di “approvazione” e “omologazione”. Tuttavia, il dibattito resta acceso, alimentato dalla crescente attenzione mediatica e dai ricorsi legali che mettono in discussione la trasparenza e la legittimità delle sanzioni.
Un’aura mitologica
Sui social media, la figura di Fleximan ha assunto un’aura quasi mitologica. Per molti cittadini, rappresenta un moderno Robin Hood che si oppone alla proliferazione incontrollata di autovelox, percepiti più come strumenti per fare cassa che come dispositivi per garantire la sicurezza. Tuttavia, le forze dell’ordine mettono in guardia contro la glorificazione di tali azioni, sottolineando i danni economici arrecati alle amministrazioni locali e i rischi per la sicurezza stradale.
Intanto, Altvelox continua la sua campagna, annunciando verifiche tecniche sugli autovelox installati in diverse località italiane. Questo scontro si sviluppa su due fronti: da un lato, la repressione degli atti vandalici; dall’altro, l’accertamento della conformità normativa dei dispositivi e delle relative sanzioni. La vicenda mette in evidenza una tensione profonda tra la necessità di garantire strade sicure, il rispetto della trasparenza amministrativa e i diritti dei cittadini.
Il caso di Riese Pio X rappresenta un microcosmo di un problema più ampio che coinvolge tutto il Paese. Fleximan, intanto, rimane nell’ombra, simbolo di una protesta civile che divide l’opinione pubblica e continua a sfidare le autorità.
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