Ford Italia: intervista al Presidente e AD Fabrizio Faltoni
Una panoramica a 360 gradi sulla situazione attuale del mercato dell’auto ed un approfondimento sulle strategie di Ford fino al 2030.
Il mercato dell’auto sta cambiando, e la pandemia legata al Coronavirus ha decisamente contribuito a rendere più evidenti le esigenze di un settore che aveva già bisogno di un profondo rinnovamento sia a livello di prodotti che di strategia commerciale. Si punta molto sulla sostenibilità, ma c’è bisogno anche di un diverso approccio all’acquisto. Di tutto questo abbiamo parlato con il Presidente e AD di Ford Italia Fabrizio Faltoni.
D. Iniziamo dalla situazione del mercato, per capire come Ford Italia ha reagito all’epidemia tutt’ora in corso e per comprendere quali sono le misure che il governo dovrebbe attuare per sostenere e rilanciare il settore.
R. “La pandemia ci ha consentito di migliorare le strategie di vendita, continuando a puntare su una comunicazione chiara e reale, siamo cresciuti a livello di veicoli commerciali, con vendite favorite dalle necessità derivanti dal delivery, e dagli incentivi sulle ristrutturazioni e sull’edilizia. Inoltre, abbiamo puntato anche sugli acquisti online. Nel 2021 gli incentivi sul mercato dei privati stanno funzionando, favorendo anche le vendite delle auto a km0, e saranno sufficienti a coprire le immatricolazioni per tutto l’anno. Ritengo che sia importante per il settore che vengano rinnovati, visto che si autofinanziano: bisogna infatti considerare che 100 mila unità perse generano un mancato incasso di 500 milioni di euro solamente a livello di gettito d’Iva. La rottamazione è fondamentale per rinnovare il parco auto, e può essere una soluzione a breve termine, mentre in futuro è auspicabile che il governo garantisca degli incentivi sulle infrastrutture per eliminare il principale freno all’acquisto di veicoli elettrici: l’ansia da ricarica”.
D. Il rapporto con la clientela è cambiato, anche in virtù di una situazione che limita l’accesso ai punti vendita: come si è ovviato a questa problematica e quale apporto alle strategie future potrà fornire l’esigenza attuale?
R. “A casa o sicuri come a casa, è stato questo il claim di Ford in seguito alle necessità derivanti dalla pandemia e dal primo lockdown. Nello specifico, è possibile accedere alle strutture di vendita o alle officine in totale sicurezza; ma qualora si volesse rimanere a casa, i consulenti alla vendita possono spiegare il prodotto attraverso delle videochiamate, si può fare tutto online, arrivando anche alla fase di acquisto vera e propria, o alla prenotazione di un tagliando. Il futuro va anche in questa direzione e lo dimostra anche la strategia commerciale attuata con la Mustang Mach-E che si può acquistare solamente online. Attenzione però, le nostre sedi sono sempre pronte a ricevere il cliente ed a fornirgli tutto il supporto necessario, affiancandolo nel completamento del processo di vendita online di questo SUV elettrico altamente emozionale”.
D. Parliamo di elettrificazione, un percorso difficile per tutti i costruttori, che necessita di strategie corrette per non generare flop commerciali con perdite rilevanti. Qual è stato l’approccio di Ford e come si evolverà la strategia del brand in questa rivoluzione tecnologica?
R. “La nostra strategia è stata quella di introdurre l’elettrificazione in maniera graduale, garantendo nel contempo l’accessibilità a questa soluzione tecnica ad una grande platea di automobilisti. Infatti, non abbiamo puntato su modelli completamente elettrici per quanto riguarda i segmenti di grande volume di vendita, visto che attualmente i costi per gli acquirenti risultano elevati. Una leggera elettrificazione per auto come la Puma si è rivelata una scelta vincente, considerando la prevalenza delle ordinazioni delle versioni mild hybrid, che rappresentano il 90% della domanda. Sulla Focus siamo al 50%, mentre con la Kuga abbiamo offerto tutte le tipologie di ibrido: dalla mild hybrid per la motorizzazione a gasolio, passando per la soluzione full hybrid e plug-in hybrid in abbinamento con il motore a benzina.
Inoltre, abbiamo puntato sull’ibrido anche per i veicoli commerciali, affiancando questa soluzione tecnica alla motorizzazione diesel, e nelle vendite si è potuto riscontrare che 1 mezzo commerciale su 3, adibito a trasporto merci in configurazione van, è acquistato con questo sistema propulsivo, mentre tra i veicoli per il trasporto persone più di 1 su 2 è scelto con il sistema ibrido. Adesso abbiamo deciso di lanciare la Mustang Mach-E che andrà in concorrenza con la Tesla Model 3 e con il prossimo SUV della Casa statunitense. La scelta è ricaduta su un’icona che ha tutte le carte in regola per competere in questo settore considerando i suoi valori tecnici, e l’accoglienza da parte dei possibili acquirenti che, in gran parte, provengono da marchi legati a questa alimentazione ed hanno molta curiosità di scoprire le differenze tra la Mach-E e le altre proposte del mercato. Al momento, sono stati chiusi 250 contratti attraverso un processo di vendita che può avvenire solamente online, e prevediamo un quantitativo di ordinazioni di 200-250 unità al mese. Più avanti, alla fine del 2021, arriverà il Transit completamente elettrico, e inoltre, solamente per il mercato americano, la variante elettrica dell’F-150. Una scelta per mantenere sempre vive le caratteristiche del nostro marchio come la sicurezza, il piacere di guida, e la qualità costruttiva”.
D. L’obiettivo di Ford è quello di produrre solamente auto elettriche nel Vecchio Continente entro il 2030, ma come è iniziato e in che modo verrà portato a compimento questo cammino sostenibile?
R. “Il percorso di Ford nell’elettrificazione è iniziato nel 2019, e in 24 mesi ha visto il lancio di 18 prodotti elettrificati tra vetture e veicoli commerciali. Nel 2023 con un investimento di oltre 1 miliardo di dollari realizzeremo un nuovo impianto a Colonia dove verrà prodotta la prima automobile elettrica di volume. Poi dal 2026-2027 ogni modello del nostro brand avrà in gamma o una motorizzazione elettrica, o una variante ibrida plug-in. Quindi, si arriverà al 2030, quando venderemo in Europa solamente auto elettriche, mentre continueremo a vendere un veicolo commerciale su 3 non completamente elettrico”.