Ford Mustang Mach-1: la prova su strada
Al volante della Mustang più selvaggia venduta in Italia puoi sentirti un cowboy del volante ma domarla richiede testa e piede.
Si chiama Mach-1, si riallaccia alla tradizione, e promette emozioni forti, è la Ford Mustang più cattiva tra quelle arrivate sul nostro mercato, e dopo averla guidata vi spiego il perché.
Esterni: non è un’auto per timidi
La mascherina con i due fori a richiamare l’illustre antenata, i cerchi da 19 pollici a 10 razze che non nascondono un impianto frenante dotato di pinze Brembo a 6 pistoncini all’anteriore, le decalcomanie, e il nome del modello ripreso nei badge disseminati lungo la carrozzeria rendono questa Mustang una calamita per gli sguardi, per cui se siete timidi lasciate stare: non è un’auto per chi non ama stare al centro dell’attenzione! Ovunque tutti gli sguardi saranno per voi, anche se non darete fiato al V8, anche se l’andatura sarà in punta di gas, la Mustang si prenderà la scena e non la dividerà con nessun’altra, e così anche la provincia si trasformerà di colpo in un set cinematografico. Le dimensioni sono imponenti, ma è proprio questo il bello, non finiranno mai di guardarla e ogni sortita in città sarà epica.
Interni: tocchi di modernità nella plancia ad effetto vintage
Una targhetta in bella mostra davanti al passeggero anteriore ricorda a tutti che si tratta di una Mustang speciale, le soglie battitacco contribuiscono all’atmosfera, mentre il pomello del cambio è di stampo retrò, così come la plancia, che però ingloba uno schermo per l’infotaiment ed una strumentazione digitale al passo coi tempi. La seduta è comoda, ma il volante, per quanto caratteristico, è ancora troppo grande e ospita un numero di pulsanti considerevole sulle razze. Davanti c’è spazio in abbondanza, dietro invece possono viaggiare due bambini, al massimo due adulti di bassa statura, ma solamente per dei trasferimenti veloci. Per i bagagli nessun problema, il volume di carico è adeguato, ma chi compra una Mustang non lo fa certo per caricare le valigie, anche se non presenta controindicazioni in questo senso.
Al volante: dura e pura, ma con tanta tecnologia al suo servizio
Il motivo principale per cui si acquista una muscle car, anzi la muscle car per eccellenza, è per provare autentiche emozioni USA, e sulla Mach-1, statene certi, troverete l’America. Con il V8 Ford rigorosamente aspirato da 5 litri che si estende per tutta la superficie del cofano ed occupa buona parte della visuale anteriore si domina la strada, mentre un sound rock penetra nell’abitacolo come un assolo degli ZZ Top. La potenza c’è, i 460 CV si sentono, sono puri, così come i 529 Nm di coppia massima, ed il cambio automatico a 10 rapporti è sempre pronto a richiamare all’appello anche l’ultimo cavallo a disposizione non appena si sfiora l’acceleratore con decisione.
Per questo è bello sapere che al retrotreno c’è un differenziale a slittamento limitato, che l’aerodinamica è stata ottimizzata con elementi nel frontale e nel sottoscocca, con un carico superiore del 22%, che lo sterzo è stato rivisto nella taratura, e che gli ammortizzatori sono MagneRide e le boccole specifiche per questo modello. Con tutto questo corredo tecnologico devo ammettere che la guida è più incisiva, e, tra le curve, ancora più europea. Ma il V8 è un M16 che scarica bordate di coppia sull’asfalto, e basta una strada che non sia perfettamente liscia, un asfalto leggermente umido, o una curva presa con più angolo di sterzo mentre si schiaccia l’acceleratore per mettere in gioco il retrotreno.
La trazione è posteriore, come vuole la tradizione, per cui, volendo, ogni strada può trasformarsi in un rodeo, ma se non siete i cugini Duke e non vivete nella contea di Hazzard, allora è meglio prenotare una pista o inserivi nella lista di auto di un trackday per domare la bestia! Detto questo, riconosco che l’avantreno è diventato più preciso, più solido, e che la frenata non è mai a corto di mordente, per cui il passo avanti rispetto alla Mustang come la ricordavo c’è e si percepisce. Certo, le dimensioni della carrozzeria impongono una precisa valutazione degli spazi prima di entrare in curva portando velocità in ingresso, ed il volante dal diametro importante non aiuta, ma si tratta di dettagli, perché le sensazioni annientano qualsiasi imperfezione.
Inoltre, quando non si ha voglia di guidarla come una vettura selvaggia, cioè quasi mai, la Mustang Mach-1 è anche comoda, e consente di viaggiare senza stancare gli occupanti, con il cambio che aiuta persino a tenere a bada i consumi. Ovviamente, basta una sgasata per sentire il rombo, o un sorpasso effettuato con più veemenza, per rovinare una media che può arrivare anche intorno ai 12 km/l in autostrada.
Prezzo: 66.900 euro per un pezzo da collezione
Saranno solamente 57 le Mustang Mach-1 in vendita in Italia, un numero di esemplari tale da renderla una vettura da collezione già oggi, per cui il prezzo di 66.900 euro risulta persino vantaggioso considerando il valore nel tempo della vettura, la presenza del V8 sotto il cofano, ed i tanti accessori di serie.