Ford Sierra RS500 Gruppo A: così rinasce la regina del Btcc
Vincitrice del Campionato britannico Turismo nel 1990, e protagonista per diverse stagioni nelle gare in circuito, il leggendario “mostro” viene rifatto ex novo, in tre esemplari, con la collaborazione di Andy Rouse e dei tecnici che ne curarono la preparazione all’epoca.
Più “ufficiale” di così… Gli elementi ci sono tutti: il “pedigree” del modello di origine, il grande prestigio dell’ex pilota (e imprenditore nel Motorsport) che ha commissionato il progetto; e la lunghissima tradizione della Casa costruttrice nelle competizioni. Il “prodotto finito” è un qualcosa che va oltre il semplice concetto di restomod: si tratta di una realizzazione ex novo sulle esatte specifiche dell’epoca. E per di più, con il coinvolgimento degli stessi tecnici che operarono in origine.
Ecco, in estrema sintesi, i contenuti-chiave messi sul tavolo per la costruzione di tre esemplari pronti-corsa di Ford Sierra RS500 secondo le specifiche di Gruppo A relative alle vetture che nel 1990 presero parte al Btcc (il Campionato Turismo britannico). Il programma vede la collaborazione fra il leggendario Andy Rouse (quattro volte campione Btcc, fondatore nel 1981 dell’atelier Andy Rouse Engineering con cui ha vinto i titoli nazionali Turismo nel 1983, 1984 e 1985 ed ogni volta con una vettura differente), ed a suo tempo attivo nello sviluppo, insieme alla squadra Ford ufficiale, delle Sierra Cosworth da impiegare in pista, e Cnc Motorsport Aws, factory con sede nel Cotswold (Glochestershire) guidata da Alan ed Andrew Strachan (padre e figlio) specializzata nel restauro e nella ricostruzione di vetture Turismo dagli anni 70 alla fine degli anni 90.
Tutta omologata e pronta per scendere in pista
L’”operazione-recreation” delle tre “nuove” Ford Sierra RS500 Gruppo A è già iniziata: il primo dei tre esemplari (ciascuno dei quali verrà messo in vendita ad un prezzo-base di 185.000 sterline, corrispondenti a circa 219.000 euro), che sfrutta una scocca Ford Motorsport “909” prodotta nel 1987 (anno di inizio della realizzazione dei 500 esemplari di Sierra RS500 necessari per ottenere l’estensione di omologazione in Gruppo A) mai utilizzata all’epoca e da sempre conservata, sarà completato entro l’inizio del 2022. Le altre due unità impiegheranno scocche provenienti da vetture “donatrici”. Ogni vettura verrà fornita all’acquirente completa del “passaporto tecnico storico” Fia HTP, le dotazioni di sicurezza omologate ed il serbatoio del carburante a norma Fia per poter essere utilizzata nelle gare internazionali dedicate alle auto storiche.
I grandi nomi alla base del progetto
Lo stesso Alan Strachan conosce bene il modello, avendo fatto parte del team Andy Rouse Engineering che allestì e si occupò della gestione del parco auto della squadra fra il 1989 ed il 1992 (cioè le stagioni di apice del dominio di Ford Sierra RS500 nel Btcc) e, successivamente, fra il 1993 ed il 1996. Per questo, ha avuto modo di accedere ai disegni dell’epoca e alle specifiche di preparazione di origine per produrre tutte le parti speciali esattamente identiche a quelle di trent’anni fa, come i montanti delle sospensioni anteriori, i bracci posteriori, l’involucro delserbatoio della benzina, il sistema di riscaldamento alleggerito per il parabrezza, l’impianto di scarico con terminale laterale ed il rollbar a gabbia, in acciaio, progettato da Andy Rouse in persona.
Specifiche originali dell’epoca
L’impostazione tecnica dei tre esemplari di Ford Sierra RS500 Gruppo A “recreation” prevede l’impiego di unità motrici Cosworth YB da 575 CV (anch’esse ricostruite con il contributo del motorista Vic Drake, che negli anni di riferimento produsse più di 100 motori RS500 preparati per il Gruppo A), un cambio Getrag a cinque rapporti, un sistema di alimentazione Profilex Advanced Technology ed un differenziale a giunto viscoso da 9”. Altre caratteristiche comprendono la strumentazione corretta con le Sierra da gara, il serbatoio della pompa dei freni in metallo ed una targhetta “ARE” specifica. La tinta carrozzeria è, per tutti e tre gli esemplari previsti, in bianco, con differenti opzioni di livrea.
Si preannuncia un “lotto” esaltante
L’effetto sul pubblico si annuncia entusiasmante: in effetti, da più parti si assiste ad un notevole incremento della richiesta di vetture storiche Gruppo A, considerato il fatto che le “Youngtimer da gara” sono ammesse ai più importanti eventi sportivi, e per di più sono molto divertenti da guidare, relativamente facili da mantenere e molto più economiche nella gestione rispetto alle coeve “derivate” del Superturismo. Dal canto suo, la leggendaria Sierra RS500 è rimasta nel cuore di milioni di appassionati, che ne ricordano molto bene l’immagine “estrema” del modello (sottolineata dalle fiammate in rilascio che fuoriuscivano dallo scarico laterale), celata sotto un corpo vettura indimenticabile.