Furti d’auto: SUV sempre più ambiti dai ladri, ecco i modelli più rubati
Se il 2020 ha registrato (almeno nella prima parte, causa emergenza sanitaria) una generale diminuzione delle auto illecitamente sottratte ai legittimi proprietari, il 41% dei furti ha riguardato gli Sport Utility: dato in sostanziale crescita rispetto al 2019.
I “soliti ignoti” hanno guadagnato rapidamente terreno. Se nelle drammatiche settimane del primo lockdown di inizio primavera 2020 i furti di autoveicoli avevano fatto registrare un significativo calo, complice la successiva riapertura delle attività… anche i ladri hanno ripreso le proprie attività criminali. Tanto più odiose quanto perpetrate a danno di beni di proprietà di persone che le hanno acquistate spesso con sacrifici, e ciò che più conta causando dei danni non soltanto economici ai legittimi proprietari, ma anche psicologici (basti pensare alle incombenze di tipo legale e burocratico che ci si trova a dover affrontare, al grave fastidio di vedersi come “invasi” nella propria vita privata, o alle difficoltà nell’essere costretti, per diverso tempo, a rinunciare alla propria vettura, cosa che è ancor più esecrabile se l’automobilista derubato necessita del veicolo per particolari esigenze di mobilità).
Diamo un po’ di numeri
Le cifre, in questo senso, parlano chiaro: a marzo 2020, i furti di auto erano diminuiti del 56% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente; ad aprile, addirittura, vi fu un clamoroso -87%; tuttavia, già a ridosso dell’estate la tendenza iniziò a mutare, con un -39% di maggio 2020 rispetto a maggio 2019, per poi proseguire “al rialzo” nell’intero secondo semestre. I dati definitivi, riassunti nell’analisi “Stolen Vehickle Recovery 2020” di LoJack (società americana che fa parte del “colosso” CalAmp leader nel settore dei servizi telematici e nel recupero di veicoli rubati), indicano a questo proposito che dal 1 luglio al 31 dicembre 2020 la percentuale di furti di auto è salita del 30% in rapporto ai primi sei mesi dello scorso anno.
Come testimoniato dalle rilevazioni dell’Osservatorio LoJack che si affida ai circa 500.000 dispositivi installati a bordo di auto e moto che circolano in Italia, nella seconda parte del 2020 i ladri di auto hanno via via riconquistato il terreno perduto, tanto da tornare sui livelli degli anni precedenti (anzi: in alcuni casi superandoli), e concludere l’anno con un calo complessivo del 23% rispetto al 2019.
SUV e crossover: se ne vendono di più…
Incidentalmente, la medesima percentuale di diminuzione ha riguardato il monte immatricolazioni 2020 di SUV e crossover, che hanno fatto segnare un -23,1% rispetto all’anno precedente. Questo valore va ovviamente interpretato in relazione al generale crollo delle vendite che ha riguardato l’intero anno a causa dell’emergenza sanitaria e delle restrizioni in materia di spostamenti. Per converso, i veicoli “a ruote alte” godono di ottima salute, come dimostra la quota di mercato di Sport Utility e crossover che nel 2020 si è attestata al 45,2%, come dire quasi tre punti percentuali in più in relazione al 42,4% che era stato registrato nel 2019.
… Tuttavia se ne rubano sempre di più
In pratica, in Italia quasi un’autovettura su due appartiene alla fascia SUV e crossover. E, purtroppo, i “topi d’auto” lo sanno bene, e tengono questi tipi di veicoli in (purtroppo) grande considerazione. Tant’è vero che, rileva LoJack, la tendenza dei furti a danno degli “Sport Utility” – già rilevante in passato – ha lo scorso anno conosciuto un’ulteriore escalation: addirittura, nel secondo semestre dell’anno le sottrazioni di Sport Utility ai rispettivi proprietari hanno finito per raggiungere un’incidenza del 41% sul totale dei furti di autovetture (ed è da notare che nel 2019 questa percentuale aveva raggiunto il 33%). Quota che porta gli analisti LoJack ad indicare come proprio questo fenomeno abbia “contribuito” all’aumento dei furti, nella loro interezza, durante il secondo semestre del 2020.
Identikit del fenomeno in Italia
“La pandemia non ha fermato il business criminale dei furti d’auto che, dopo un passaggio a vuoto nei mesi in cui tutto il Paese si è dovuto fermare, ha ripreso velocità – commenta Massimo Braga, vicedirettore generale di LoJack Italia – Dalla fine del lockdown sono emerse due indicazioni che sembrano segnare una nuova svolta nell’attività delle organizzazioni criminali: la polarizzazione geografica del fenomeno su alcune aree del nostro Paese e il focus sulla categoria SUV, sempre più spesso sottratti anche attraverso nuovi dispositivi hi-tech che non lasciano tracce sul veicolo e consentono in pochi secondi di dileguarsi indisturbati a bordo dello stesso”.
I 10 SUV più rubati nel 2020
- Fiat 500X;
- Toyota Rav4;
- Jeep Renegade;
- Toyota CH-R;
- Peugeot 3008;
- Ford Kuga;
- Volkswagen Tiguan;
- Range Rover Evoque;
- Volkswagen T-Roc;
- Range Rover Sport.
In quali aree ci sono stati più furti di SUV
L’emergenza sanitaria, osserva LoJack, ha prodotto un’ulteriore polarizzazione intorno alle aree da sempre più a rischio furto: la Campania è stata teatro del 37% degli episodi criminali, il Lazio del 24%, la Puglia del 18% e la Lombardia del 10%. Lo scorso anno 9 furti di auto su 10 sono avvenuti in queste quattro Regioni.
Regioni con la più elevata percentuale di furti a danno di SUV
- Puglia (51%);
- Lazio (43%);
- Lombardia (40%);
- Campania (31%).
Regioni con la più elevata percentuale di furti auto 2020
- Campania (38%);
- Lazio (25%);
- Puglia (16%);
- Lombardia (9%)
- Sicilia (3%).
I dieci modelli più rubati nel 2020
- Fiat Panda;
- Fiat 500X;
- Toyota Rav4;
- Fiat 500;
- Nissan Qashqai;
- Fiat 500L;
- Jeep Renegade;
- Toyota CH-R;
- Lancia Ypsilon;
- Citroen C3.
I dieci modelli più recuperati nel 2020
- Fiat Panda;
- Fiat 500;
- Toyota Rav4;
- Fiat 500X;
- Lancia Ypsilon;
- Fiat 500L;
- Jeep Renegade;
- Toyota CH-R;
- Nissan Qashqai;
- Range Rover Evoque.