Gian Paolo Dallara: una vita per le corse
Dal lavoro per i grandi brand come Ferrari, Lamborghini e Maserati all’azienda personale.
Nel mondo delle competizioni c’è un nome che risuona in tutto il mondo, è quello di Gian Paolo Dallara. Fondatore della Dallara Automobili situata a Varano de’ Melegari, in provincia di Parma. L’ingegnere, classe 1936, è passato per i brand più famosi dell’Italia dei motori, prima di mettersi in proprio e realizzare il suo sogno.
Gian Paolo Dallara: l’inizio in Ferrari, poi l’esperienza in Lamborghini, Maserati e De Tomaso.
La storia di Gian Paolo Dallara prende il via nel lontano 1959, quando fu chiamato ad affiancare Carlo Chiti, allora direttore tecnico in Ferrari. Quindi, si sedette da subito nel tavolo dei grandi. Dopo 2 anni in Ferrari, il percorso lavorativo di Dallara proseguì in Lamborghini, dove curò il progetto Miura, la madre di tutte le supercar, con il motore centrale e la linea senza tempo disegnata da Gandini. Poi fu la volta della Maserati in cui lavorò a fianco di Giulio Alfieri e della De Tomaso, prima che l’azienda venisse acquisita dalla Ford.
Nel 1972 nasce la Dallara Automobili da Competizione
La svolta nella vita di Gian Paolo Dallara arriva però nel 1972, quando decise di mettersi in proprio, aprendo un’azienda che oggi è un vero e proprio riferimento: la Dallara Automobili da Competizione. Infatti, oggi sono diversi in campionati in cui corrono monoposto firmate Dallara: dalla Indycar, passando per la F3, la F2, e la Formula E. Senza dimenticare che, dal 1988 al 1992, Dallara fu fornitore di telai in F1 per la Scuderia Italia.
Le ultime fatiche tra le auto stradali
Nella produzione di stradali di nicchia tutte da guidare, Gian Paolo Dallara ha collaborato alla realizzazione della KTM X-Bow, ha contribuito alla costruzione del telaio in fibra di carbonio dell’Alfa Romeo 4C, ma, soprattutto, ha costruito la sua creatura che risponde al nome di Dallara Stradale. Questa è una barchetta progettata con simulatore 3D, tutta in fibra di carbonio. A fronte di un peso contenuto in circa 800 kg, sfrutta un motore 2.3 sovralimentato di origine Ford portato a 400 CV. La variante specialistica EXP, con potenza di 500 CV, è ancora più performante con una velocità massima di 290 km/h e accelerazioni in curva di oltre 2 G.