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Gomme invernali: guida alla scelta e normativa

Come individuare le giuste gomme invernali, gli obblighi emanati dagli enti proprietari delle strade, e come leggere i test comparativi.

Quali sono le gomme invernali da preferire? Cosa significa scegliere uno pneumatico da neve? Quali caratteristiche deve possedere? A quali elementi fare attenzione? Esistono dei test in grado di aiutare gli automobilisti nella scelta delle gomme? Si tratta di questioni di fondamentale importanza.

Con l’arrivo dei mesi più freddi, milioni di utenti tornano di fronte all’eventualità di sostituire gli pneumatici estivi con quelli invernali, oppure di circolare con un set di gomme 4 Stagioni M+S, o ancora di avere sempre nel bagagliaio le catene da neve, pronte per essere montate in caso di nevicata.

È una disposizione ministeriale recepita dal Codice della Strada (art. 6 comma 4) che in Italia resta in vigore dal 15 novembre al 15 aprile di ogni anno (con un mese di tolleranza prima e dopo: di fatto, per equipaggiare l’auto in vista dell’inverno si può iniziare a prepararsi dal 15 ottobre, e c’è tempo fino al 15 maggio successivo per tornare agli pneumatici estivi).

In questa guida analizziamo quali parametri avere sempre presenti quando si tratta di acquistare gli pneumatici invernali per la propria auto, perché è importante rivolgersi a gomme di buona qualità, e quali sono le caratteristiche che le determinano.

Pneumatici invernali: dove leggere le misure ammesse nel libretto di circolazione

Attenzione: per essere in regola, bisogna prima di tutto osservare il retro della carta di circolazione del veicolo, nel riquadro riservato alla misura (o alle misure) di pneumatico che possono essere montati sul quella determinata vettura. Se la misura delle gomme invernali ammesse dalla Casa costruttrice del veicolo possiede un codice di velocità inferiore rispetto a quello delle gomme estive (e in ogni caso mai inferiore a “Q”, ovvero 160 km/h), gli pneumatici invernali non possono essere utilizzati al di fuori del “semestre invernale”.

Vale tuttavia la raccomandazione di non utilizzare gli pneumatici invernali al di fuori dell’inverno: per le loro caratteristiche (maggiore impiego di silicio nella carcassa, in modo da renderla più morbida, battistrada disegnato specificamente per offrire le migliori prestazioni su asfalto freddo, bagnato e su neve), le gomme invernali garantiscono la migliore risposta quando le temperature sono inferiori a 7-8°C. Diversamente, è sempre bene orientarsi verso pneumatici estivi “tout court”, oppure 4 Stagioni.

Pneumatici invernali: è un obbligo o no?

La guida in inverno presuppone uno specifico equipaggiamento dell’auto. Per questo motivo, molti utenti adottano gli pneumatici invernali, ritenendoli i più adatti alle basse temperature ed alle particolari condizioni che possono verificarsi nei mesi freddi.

In materia di gomme invernali, è tuttavia necessario distinguere bene ciò che è obbligatorio da quello che non lo è. In effetti, le varie ordinanze emanate in Italia non hanno mai prescritto l’obbligo di montare pneumatici invernali. L’unico obbligo riguarda la circolazione con catene da neve a bordo dell’auto, oppure “mezzi antisdrucciolevoli” che siano equivalenti. Come, appunto, le gomme invernali o gli pneumatici 4 Stagioni.

Ciò che certifica l’obbligatorietà dei provvedimenti viene contrassegnato, sulle nostre strade e autostrade, dalla segnaletica verticale di “Obbligo di pneumatici invernali o catene a bordo” (con l’indicazione relativa alla data di inizio e di fine provvedimento, il tratto della strada interessato) su fondo verde per le autostrade e su fondo blu per tutte le altre strade.

Gomme invernali: come leggere i simboli

Fatta questa doverosa precisazione, è opportuno indicare quali sono i simboli e le marcature che contrassegnano gli pneumatici invernali.

Sulla spalla di ciascuna gomma invernale deve essere ben visibile la dicitura “M+S”, ovvero “Mud and Snow” (dall’inglese: fango e neve). Questa indicazione può, a seconda dell’azienda produttrice, essere indicata con “M-S”, “MS”, o “M&S”. Si tratta di un’indicazione del produttore, adottata universalmente in base a caratteristiche progettuali e costruttive ben precise per le gomme invernali e che si differenziano dagli pneumatici estivi:

  • Disegno del battistrada più “marcato”;
  • Scolpiture più profonde;
  • Mescola più morbida (per via di un maggiore contenuto di silicio) in ordine ad una più elevata aderenza della gomma su strada bagnata o innevata, ed alle temperature più basse.

In più, molti pneumatici invernali e 4 Stagioni di nuova generazione presentano il pittogramma “3PMSF” (Three Peak Mountain Snow Flake) rappresentato visivamente da una montagna a tre punte con un fiocco di neve al centro.

Questa indicazione certifica che la gomma in questione ha superato i test di omologazione europei (condotti in base a determinate condizioni meteorologiche e stradali) disposti dal regolamento UE n. 117 nel quale i tecnici prendono in considerazione una gomma-tipo, codificata SRTT-Standard Reference Test Tyre prodotta da almeno 30 anni dalla medesima Casa costruttrice e che possiede caratteristiche intermedie.

Pneumatici invernali ed etichettatura europea

A venire in ulteriore aiuto degli automobilisti nella scelta delle gomme invernali e/o 4 Stagioni M+S, c’è anche la nuova etichettatura europea entrata in vigore il 1 maggio 2021, in sostituzione di quella precedente che era stata a sua volta adottata all’inizio dello scorso decennio.

Fra le novità recepite dalla etichettatura europea 2021 sugli pneumatici, le disposizioni contenute nel Regolamento UE 2020/74, che modificano (revisionandole) le seguenti classificazioni:

  • Resistenza al rotolamento;
  • Prestazioni dello pneumatico nella frenata sul bagnato;
  • Livello di rumorosità;
  • Presenza di un pittogramma che indica l’aderenza della gomma sulla neve, per avvenuto superamento dei test europei di omologazione;
  • Presenza di un simbolo che certifica che lo pneumatico offre un’adeguata aderenza su fondo ghiacciato (questa indicazione viene rivolta soprattutto alle gomme invernali destinate ai Paesi del nord Europa).

Quando montare gli pneumatici invernali

In Italia, come si specificava più sopra, gli pneumatici invernali (aventi codice di velocità inferiore rispetto a quello delle gomme estive, e in ogni caso mai inferiore a “Q”, cioè 160 km/h) possono essere montati dal 15 novembre al 15 aprile di ogni anno. In alternativa, si possono montare le gomme 4 Stagioni M+S, o circolare con le catene da neve nel bagagliaio, che andranno montate sulle ruote motrici (o su quelle anteriori, nel caso delle auto con trazione integrale) in caso di nevicata.

L’obbligatorietà dell’equipaggiamento con “Catene o mezzi sdrucciolevoli” (art. 6 comma 4 del Codice della Strada) viene demandata agli enti proprietari delle strade, secondo la seguente indicazione:

“(L’ente proprietario di una strada può) prescrivere che i veicoli siano muniti ovvero abbiano a bordo mezzi antisdrucciolevoli o pneumatici invernali idonei alla marcia su neve o su ghiaccio”.

Le ordinanze, nello specifico vengono emanate (art. 6 comma 5 CdS):

  • Per le strade e le autostrade statali, dal capo dell’ufficio periferico dell’ANAS competente per territorio;
  • Per le strade regionali, dal presidente della giunta;
  • Per le strade provinciali, dal presidente della provincia;
  • Per le strade comunali e le strade vicinali, dal sindaco;
  • Per le strade militari, dal comandante della regione militare territoriale.

Scegliere le gomme invernali: i test comparativi

Individuare quali sono gli pneumatici invernali più performanti in relazione alle proprie esigenze, e mettendo la sicurezza sempre al primo posto nella scala dei valori da tenere presenti in materia di componenti fondamentali del veicolo, è un’operazione alla portata di chiunque. Un gommista, con il quale si è instaurato un rapporto di fiducia, è sempre in grado di consigliare al meglio il proprio cliente.

Chi vuole saperne di più su quali sono gli pneumatici invernali più performanti nella guida su fondo stradale asciutto e bagnato, su neve e ghiaccio, in relazione al consumo di carburante (quindi per resistenza al rotolamento) e all’usura del battistrada, può dare un’occhiata ai test comparativi svolti ogni anno dal TCS-Touring Club Svizzero.

La tornata 2022 dei test dinamici TCS sulle gomme invernali ha preso in esame 33 differenti modelli, suddivisi in due misure:

  • 185/65 R 15 88T;
  • 215/60 R 16 99H.

Gli pneumatici invernali “Molto consigliati” (cioè quelli che hanno riportato un giudizio complessivo finale a 4 Stelle) fra quelli di misura 185/65 R 15 88T sono stati, nell’ordine:

  • Continental WinterContact TS870 (“Molto equilibrato, buono su asciutto e bagnato, buono su neve e ghiaccio, buono per consumo di carburante e usura);
  • Goodyear UltraGrip 9+ (“Pneumatico molto equilibrato, miglior voto su bagnato, buono su neve e ghiaccio, buono su asciutto, per consumo di carburante, buono per l’usura”);
  • Semperit Speed-Grip 5 (“Pneumatico molto equilibrato, miglior voto per consumo di carburante, buono su asciutto e bagnato, buono su neve e ghiaccio”);
  • Michelin Alpin 6 (“Pneumatico molto equilibrato, miglior voto per usura, miglior voto per rumore, buono su neve e ghiaccio”).

Di seguito le gomme invernali più performanti (4 Stelle complessive), fra quelle di misura 215/60 R 16 99H, secondo i test comparativi 2022 del TCS.

  • Continental WinterContact TS870 7 (“Pneumatico molto equilibrato, buono su asciutto e bagnato, buono su neve e ghiaccio, buono per consumo di carburante e usura”);
  • Dunlop Winter Sport 5 (“Pneumatico molto equilibrato, buono su asciutto e bagnato, buono per consumo di carburante e usura”);
  • Goodyear UltraGrip Performance + (“Pneumatico molto equilibrato, miglior voto su neve, buono su asciutto e bagnato, buono per consumo di carburante e usura”);
  • Michelin Alpin 6 (“Pneumatico molto equilibrato, buono su asciutto e bagnato, buono su neve e ghiaccio, buono per consumo di carburante e usura”).

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