Il Governo Meloni cambia auto e sceglie un'italiana
Il governo Meloni sceglie Alfa Romeo Tonale per il parco auto di Palazzo Chigi, abbandonando le Ford Focus ibride
Il parco auto ufficiale del governo Meloni si rinnova, segnando un cambio di rotta verso il Made in Italy. La scelta di sostituire le ibride Ford Focus con sei nuovi modelli di Alfa Romeo Tonale 1.5 Hybrid Mhev rappresenta un ritorno a un marchio del gruppo Stellantis, riportando un’icona italiana nelle auto di servizio di Palazzo Chigi.
Il leasing di alcuni anni
La decisione, in linea con l’Accordo quadro Consip, prevede un leasing triennale gestito da Leasys, con un costo mensile di 463 euro per vettura. Questo importo risulta leggermente superiore rispetto a quello delle precedenti auto di servizio, che hanno accompagnato il governo negli ultimi quattro anni.
Il Governo, infatti, andrà a spendere 100 euro in più rispetto all’accordo passato (363 euro per le Ford Focus). Tuttavia, il passaggio a un marchio italiano sembra riflettere un rinnovato impegno verso la valorizzazione dei brand nazionali.
Governo Meloni, non è la prima auto del Gruppo Stellantis
Nonostante le speculazioni sui rapporti tra l’esecutivo e il gruppo Stellantis, la scelta delle nuove vetture sarebbe stata guidata esclusivamente da considerazioni tecniche, basandosi sulle opzioni disponibili nel listino ufficiale. La premier Giorgia Meloni, del resto, ha già dimostrato in passato una predilezione per i marchi italiani: basti ricordare l’uso di una Alfa Romeo Giulia come auto di servizio e di una Fiat 500 in versione spiaggina durante il G7. Nella sua vita privata, però, prima di diventare presidente del Consiglio, si spostava con una Mini Countryman.
Insomma, non si parla di un raffreddamento delle tensioni tra il Governo e il colosso franco-italiano, ma di una mera opportunità che, tuttavia, lascia il segno almeno nell’immagine. Le Alfa che tornano in un ruolo istituzionale favorisce una fotografia che riporta al passato e che rilancia il “Made in Italy“. La Tonale, fra l’altro, è prodotta in Italia a differenza della Junior, la prima vettura del Biscione realizzata in Polonia.