Green Pass 1 settembre, trasporti: le regole per gli spostamenti
Treni, navi e traghetti, aerei, pullman: ecco tutti i casi nei quali la “Certificazione verde” si appresta a diventare obbligatoria per muoversi.
Settembre 2021 è alle porte: e con il mese che dà l’addio all’estate e accompagna la ripresa delle attività dopo la pausa vacanziera, quest’anno arriva il documento essenziale per quanti dovranno spostarsi. Si tratta del Green Pass, annunciato dal Governo lo scorso 22 aprile nel Decreto Riaperture ed entrato in vigore in prima battuta il 6 agosto 2021, inizialmente per accedere alle attività di ristorazione al tavolo (e al chiuso), gli spettacoli aperti al pubblico, gli eventi e le competizioni sportive, i musei, gli Istituti ed i luoghi di cultura e mostre, le piscine ed i centri natatori, le palestre, le attività di sport di squadra ed i centri benessere (limitatamente alle attività che si svolgono al chiuso), le sagre e fiere, convegni e congressi, i centri termali, parchi tematici e di divertimento, i centri culturali, sociali e ricreativi (anche qui, per le attività che si svolgono al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, i centri estivi e le relative attività di ristorazione), le sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò, ed i concorsi pubblici. Nessun obbligo, invece, per i bambini fino a 12 anni di età e per quanti possiedono un certificato medico che ne attesta l’esenzione dal vaccino per motivi di salute.
Dove e come
All’appello, come era stato fatto notare da più parti, mancava la regolamentazione relativa all’utilizzo della “Certificazione verde” nei trasporti. Il Green Pass, che viene rilasciato dopo la somministrazione della prima dose di vaccino anti-Covid oppure a chi sia guarito dal contagio (il certificato vale 180 giorni dalla data del primo tampone con esito positivo) oppure ancora si sia sottoposto a tampone – con esito negativo – nelle 48 ore precedenti, sarà obbligatorio per l’accesso a molti servizi, primo fra tutti l’utilizzo di alcune categorie di mezzi pubblici, per lo più a lunga percorrenza.
Treni
L’obbligo di essere muniti di Green Pass scatterà, dal 1 settembre 2021, per quanti utilizzeranno i treni ad alta velocità, gli Intercity e Intercity Notte, ed i treni interregionali. Di recente, l’esecutivo ne ha fissato all’80% l’aumento della capienza massima (in precedenza era del 50%).
Bus
Il Green Pass sarà indispensabile per i trasporti pubblici su gomma che effettuano servizi periodici o continuativi lungo tratte di collegamento fra più di due regioni e con modalità predefinite di itinerario, orario, frequenza e prezzi.
Navi e traghetti
Dalla stessa data (1 settembre) l’obbligo di avere la “Certificazione verde” con se (in formato cartaceo oppure scaricata, in Pdf, dal sito Web del Ministero della Salute), vale per tutti i traghetti e le navi a percorrenza medio-lunga, compresi i servizi di collegamento fra due territori regionali. Unica eccezione: i traghetti che collegano le due sponde dello Stretto di Messina. Capienza massima consentita: 80%.
Aerei
Green Pass obbligatorio per tutti i passeggeri di qualsiasi volo, anche per le tratte nazionali e locali.
Trasporto pubblico locale: serve la massima prudenza
Ben più complicata, anche in ragione delle difficoltà di completo controllo di chi sia in possesso del Green Pass e chi no, la gestione dei controlli su autobus urbani e interurbani, tram e metro. Per questo motivo, resta valida più che mai la prescrizione di rispettare la distanza interpersonale e l’utilizzo della mascherina.
Torna il controllore
Un’anticipazione avanzata dal ministro dei Trasporti e della Mobilità Sostenibile Enrico Giovannini ai microfoni di RaiNews24 si riferisce al ritorno del controllore sui mezzi pubblici, tanto a bordo del veicolo quanto a terra. Il controllo, inteso come verifica, è in effetti un tema fondamentale: compito del controllore sarà, secondo quanto annunciato dal ministro, non solamente comprovare che l’utente sia in possesso del “titolo di viaggio” (il biglietto), ma anche l’accertamento di una corretta applicazione delle misure di contenimento del virus. Cioè: l’80% di capienza massima a bordo del mezzo, il distanziamento fra i passeggeri, e l’utilizzo (obbligatorio) della mascherina ben calzata sul volto, con raccomandazione di utilizzare il dispositivo Ffp2, “Che può essere usata a discrezione dei singoli ma che protegge nei luoghi affollati”, aggiunge Enrico Giovannini. Le linee-guida in materia di trasporti pubblici in periodo di emergenza sanitaria sono state inviate, dal Ministero dei Trasporti, al Comitato Tecnico Scientifico ed alle Regioni, ciascuna delle quali dovrà attuare un proprio programma territoriale di controlli.
In effetti, la differenziazione degli orari di lavoro, delle aperture di uffici e di attività commerciali, delle scuole e dei servizi pubblici (con ampi margini di inizio e fine attività quotidiana) può rientrare fra le misure idonee a limitare o prevenire del tutto i rischi correlati all’aggregazione.
Scuole e trasporti locali: servono più corse
In tema scolastico, evidenziano le linee-guida ministeriali all’indirizzo di Cts ed amministrazioni regionali, si puntano i riflettori sull’attività “Fondamentale” dei Tavoli prefettizi, specificamente per uniformare gli orari di svolgimento delle attività didattiche con quelli dei sistemi di trasporto pubblico locale. Da qui la possibilità di provvedere all’aumento delle corse, soprattutto nelle ore di punta, questione “Fortemente auspicata”.
Green Pass autisti: discussione in corso
Sul Green Pass per gli autisti, si apprende che una discussione è sul tavolo. Si tratta di un argomento piuttosto complesso, e “Legato all’evoluzione della campagna vaccinale – osserva il ministro Giovannini a RaiNews24 in risposta all’ipotesi della “Certificazione verde” per determinate categorie di lavoratori più a contatto con il pubblico, come nella fattispecie i conducenti di autobus: “Più si accelera con la campagna di vaccini, e più si mette tutto il Paese in sicurezza. Naturalmente, gli operatori a diretto contatto con il pubblico dovrebbero essere i primi ad essere maggiormente protetti”. A questa considerazione, il ministro ha “agganciato” la raccomandazione di utilizzare la mascherina Ffp2.
Imminente l’incontro con le Regioni
La data di giovedì 26 agosto sarà da segnare sul calendario: per quel giorno, è in programma un incontro con i presidenti delle Regioni, che servirà a mettere a punto i programmi di trasporto pubblico e renderli pronti in occasione dell’imminente ripresa delle attività lavorative e delle scuole. “Il Governo – indica il ministro dei Trasporti – ha stanziato risorse eccezionali: per il secondo semestre 2021 ci sono più di 600 milioni di euro da utilizzare nei servizi aggiuntivi che le Regioni stesse devono organizzare sulla base dei Tavoli prefettizi, ovvero i luoghi in cui la pianificazione avviene provincia per provincia; e 800 milioni di euro utili a compensare i maggiori costi”.