Guerra in Ucraina: conseguenze su carburanti e Case auto
Fra le conseguenze dell’attacco russo in Ucraina, una nuova impennata delle quotazioni di gas e petrolio che potrebbe tradursi in un’ulteriore stangata per i consumatori.
L’invasione russa in Ucraina è una tragedia che ci riguarda direttamente. Al primo posto, nella scala delle gravità, c’è ovviamente l’impatto sociale che riguarda le popolazioni locali. C’è poi un drammatico effetto domino che di fatto si riverbera sugli aspetti della vita quotidiana anche al di là dei confini. Ecco perché tutto il mondo si interroga, in queste terribili ore di assoluta apprensione, su quali conseguenze potrebbero arrivare – di riflesso –nell’energia e nei consumi.
Petrolio e gas: escalation dei prezzi
Nelle prime tragiche ore di guerra, la quotazione del brent (cioè il petrolio estratto nel mare del Nord) era arrivato a quota 105 dollari al barile, e il Wti americano ha raggiunto i 100 dollari al barile (il rialzo è stato, rispettivamente, dell’8% e del 7%).
Ormai sono da considerare peggio che un’emergenza: c’è ragione di ritenere che i continui rincari dei carburanti e del gas, ed i livelli da “record” raggiunti al distributore rischiano di incidere in maniera pesante sul già fragilissimo asset socioeconomico già duramente provato, negli ultimi due anni, dalla pandemia da Covid e da un’emergenza sanitaria che si tenta in ogni modo di arginare. Gli analisti non faticano a prevedere ulteriori rialzi del petrolio, anche fino a 120-130 dollari al barile. Valutarne con esattezza l’entità è difficile, proprio perché occorrerà capire quali saranno gli sviluppi nei prossimi giorni.
È chiaro che i continui aumenti delle quotazioni del petrolio al barile andranno a ripercuotersi sul prezzo che gli utenti saranno costretti a pagare alla pompa (prezzi che, come è noto, tengono conto anche delle spese di raffinazione, trasporto, distribuzione e delle accise sui carburanti).
A mercoledì 23 febbraio 2022 (quindi prima che avvenisse l’attacco russo nei confronti dell’Ucraina, e dunque prima dell’ulteriore “balzo” del petrolio), la rilevazione dei prezzi dei carburanti raccolta da Staffetta Quotidiana sui dati dell’Osservatorio Prezzi del Ministero dello Sviluppo Economico era la seguente:
- Prezzo medio agli impianti self service, 1,859 euro al litro per la benzina (fra 1,857 e 1,885 euro/l; impianti no logo: 1,838 euro/l), e di 1,733 euro al litro per il gasolio (fra 1,730 e 1,747 euro/l; no logo: 1,718);
- In modalità “servito”, il prezzo medio della benzina era di 1,992 euro al litro (fra 1,932 e 2,086 euro/l; no logo: 1,885 euro/l), e di 1,870 euro al litro per il gasolio (fra 1,810 e 1,950 euro/l; no logo: 1,765 euro/l):
- Prezzi del GPL fra 0,820 e 0,836 euro al litro (no logo: 0,812);
- Metano per autotrazione, fra 1,745 e 1,860 euro al kg (no logo: 1,754 euro/kg).
Ricadute per le Case costruttrici?
L’invasione russa in Ucraina potrebbe comportare, a brevissimo termine, delle conseguenze negative anche per i Costruttori presenti in Russia, sebbene si tratta di “brand” legati soprattutto al mercato locale ed a quello asiatico, che finora non ha annunciato sanzioni.
Renault Groupe
Il Gruppo della “Marque à Losanges” è quello che, fra i big player europei, ha la più elevata penetrazione in Russia. Renault Groupe controlla, con una quota del 67,61%, AvtoVaz (Costruttore creato nel 1966 con la partecipazione diretta di Fiat), nella cui orbita c’è Lada. Gli stabilimenti in Russia sono due: quello storico di Togliatti, ed un secondo complesso vicino a Mosca.
Stellantis
Il gruppo Stellantis produce a Kaluga Peugeot Expert, Opel Vivaro e Citroen Jumpy, ai quali dovrebbe aggiungersi il nuovo Fiat Scudo destinato all’esportazione. Un quantitativo di 10.000 furgoni, previsto per i prossimi mesi per via di un aumento della domanda, resta al momento congelato: la produzione potrebbe essere limitata oppure allocata in altre fabbriche del Gruppo.
Gruppo Volkswagen
Il gruppo tedesco, che nel 2007 aveva inaugurato uno stabilimento a Kaluga, vi produce, soprattutto per il mercato interno, VW Tiguan e Polo e Skoda Rapid, oltre ad occuparsi dell’assemblaggio degli “Sport Utility” alto di gamma Audi Q7 e Q8. Nel 2021 la produzione complessiva è stata di quasi 120.000 veicoli.
Mercedes
In un impianto situato a nord di Mosca, inaugurato nel 2019 e che conta oltre un migliaio di dipendenti, Mercedes produce lo “Sport Utility” GLE e la berlina Classe E: “Siamo molto preoccupati per i recenti sviluppi. Tuttavia è troppo presto per fare previsioni sull’impatto di questa situazione sulle nostre attività”, è la dichiarazione del presidente del CdA di Daimler AG Ola Källenius, rilasciata a margine della conferenza stampa sui risultati 2021 del Gruppo raccolta da un “lancio” Ansa.
F1, test a Barcellona: Vettel annuncia che non sarà al via del GP di Russia
Proprio ieri, a Montmelò si è svolta la seconda giornata dei test prestagionali di Formula 1. E la notizia dell’attacco armato russo in Ucraina è stata, ovviamente, accolta con apprensione nei paddock. Sebastian Vettel ha assunto una netta presa di posizione al riguardo: “Quando mi sono svegliato questa mattina e ho letto le notizie sono rimasto shoccato – ha affermato in conferenza stampa il quattro volte campione del Mondo – Quello che sta accadendo è orribile. Persone innocenti stanno perdendo la vita per ragioni stupide ed una leadership folle”. Per il 25 settembre, è in programma a Sochi il GP di Russia 2022. “Non posso parlare per conto della GPDA (l’Associazione dei piloti di Formula 1, n.d.r.), tuttavia personalmente non voglio correre in Russia e la Formula 1 non dovrebbe correrci. Per quanto mi riguarda la decisione l’ho già presa: a Sochi a settembre non correrò”, è l’annuncio del pilota Aston Martin.
Haas tutta in bianco
Per la terza e ultima giornata di prove a Montmelò, in programma oggi (venerdì 25 febbraio), la nuova monoposto VF-22 del team Haas scende in pista con una livrea tutta in bianco, senza cioè i colori della bandiera russa ed i loghi di Uralkali. Si tratta, nella fattispecie, dell’azienda chimica con a capo Dmitry Mazepin, padre di Nikita Mazepin che con Mick Schumacher compone il duo Haas. Entrambi i piloti saranno dunque in pista: Mazepin affronterà la sessione del mattino, e Schumacher quella del pomeriggio.