Honda Type R Tourer: il concept by Sugar Design
Il design digitale dà una dimensione quasi fisica alle proiezioni mentali, consentendo di valutare meglio il risultato.
Fonte: Sugar Design
I rendering a volte sono di grandissimo pregio, come quello relativo a un’ipotetica Honda Type R Tourer che l’estro creativo di Sugar Chow di Sugar Design offre all’attenzione degli appassionati. Il lavoro compiuto dal graphic designer cinese è magistrale, sia a livello di idea che di elaborazione digitale. Nel suo concept ci sono degli spunti stilistici davvero lodevoli, che migliorano addirittura il quadro espressivo rispetto alla vettura da cui il progetto ha preso le mosse.
Honda Type R Tourer: una familiare da sogno
Penso che una station wagon del genere avrebbe le carte in regola per guadagnare dei buoni numeri di mercato. Il successo di alcune berline di fascia alta, trasformate in grintose giardinette, sta a dimostrarlo. Qui, però, si andrebbe ad occupare un segmento diverso e meno elitario, ma ugualmente ricettivo per vetture del genere, secondo il mio modesto punto di vista. La Honda Civic Type R Tourer di Sugar Design mette sul piatto dosi di praticità aggiuntiva in un quadro dialettico raffinato, che profuma di classe e sportività: una connessione che alla cinque porte del marchio giapponese non riesce con altrettanta grazia.
Un modello distintivo
Se questa vettura prendesse forma, non avrebbe delle rivali dirette, ma sarebbe chiamata a confrontarsi con auto assimilabili per indole sportiva, come la Mini Clubman JCW, la Volkswagen Golf R Variant e la Cupra Leon Sportstourer. A conferire note caratteriali forti alla Civic Type R Tourer concorre l’alettone posteriore che, seppure vistoso, non è stravagante ed eccessivo come quello dell’omonima coupé. Senza starebbe pure meglio, ma anche così la purezza dell’esecuzione non viene sporcata tantissimo.
Tocchi da grande maestro
Le modifiche della Honda Civic Type R Tourer, rispetto al modello di partenza, si concentrano prevalentemente sul tetto, sul volume di coda e sulla finestratura. Per il resto, l’autore è intervenuto col bisturi, dove strettamente necessario. Direi che il risultato è notevole. Chi lo sa? Magari nel gruppo dirigente del colosso nipponico questa idea farà accendere qualche lampadina.